ciao a tutti... avrei bisogno di una piccola dritta.
Avendo una funzione di trasferimento del tipo G(s)=... come passo nella rispettiva forma matriciale A B C D?..
grazie a tutti...
michele.
ciao a tutti... avrei bisogno di una piccola dritta.
Avendo una funzione di trasferimento del tipo G(s)=... come passo nella rispettiva forma matriciale A B C D?..
grazie a tutti...
michele.
michele ha scritto:
Intendi "a mano"? Ossia facendo tu i calcoli?
R=2E MarcoGT ha scritto:
si si... ma non sono funzioni complesse... =E8 solo che non riesco a capire come trovare le matrici...
es. G(s)=3D1/(s+1) -------------> A=3D-1 B=3DC=3D1 D=3D0
quando mi si danno la matrici riesco a risalire al sistema attraverso G(s)=3D[C(sI-A)^-1]B+D =20 ma non riesco a fare il contrario...
"michele" ha scritto:
Se usi quella G(s) significa che il tuo sistema è lineare (quindi già sai che è lineare?) Per ricavare le matrici A B C D devi usare le trasformazioni di similitudine A*= TAT^-1 B*=TB C*=CT^-1 D*=D
dove T è la matrice di transizione e la A*,B*,C*,D* sono le matrici che possono essere diagonali, di Kalman, canoniche! Il procedimento non è per niente banale, bisogna osservare attentamente il sistema e vedere se risponde a determinati requisiti o se è in qualche forma nota: Kalman, diagonale, Canonica di controllo ecc.! Trovate le matrici A*,B*,C*,D* ricavi le matrici A,B,C,D applicando le proprietà delle matrici Se queste cose ti sembrano "arabo" cerca su internet (oppure sui libri) delle dispense di controllo dei processi oppure prendi il Matlab e ti fa tutto lui :-)
Ciao!
"michele" ha scritto:
[CUT]Comunque hai sbagliato NG, sarebbe stato meglio postare sul NG di ingegneria....qui è OT!
Airone ha scritto:
sorry... e grazie.. no non =E8 tutto arabo quello che hai detto... grazie e ciao.
ho trovato un po' di cose sul mio vecchio libro di teoria dei sistemi
il problema e' relativamente semplice da risolvere nel caso in cui ci sia un ingresso ed un'uscita cioe' se G(s) e' un semplice rapporto di polinomi ( e non una matrice di ... )
puoi passare tramite una rappresentazione di tipo ingresso-uscita (i-u), quella in cui , per intenderci , c'e' nella parte sinistra dell'equazione una combinazione lineare delle derivate dell'uscita e nella parte destra una combinazione lineare delle derivate dell'ingresso. questa rappresentazione e' piuttosto semplice da ricavare dalla G(s) ( trasformi tramite laplace i due membri dell'eq. per avere la G(s) e viceversa per ottenere la i-u ) da questa rapprresentazione si puo' passare alla rappresentazione ingresso-stato-uscita tramite un paio di formulette ( a vista mi sembrano banali ) ma piuttosto complesse da scrivere qui !!
cerca per rappresentazione in forma canonica di controllo e/o rappresentazione in forma canonica di osservazione su qualche libro di testo. come puoi intuire la soluzione al tuo problema non e' unica potendosi scegliere infiniti sistemi con la stessa G(s) ( a seconda di come di scelgono le variabili di stato )
per la cronaca il testo in mio possesso e':
Teoria dei Sistemi A.Balestrino G.Celentano
Il giorno Wed, 06 Sep 2006 09:44:06 +0200, mmm ha scritto:
Il mitico Celentano!!! Hai seguito il suo corso?
" e' chiaro no! "
ho un amico che da laureato in matematica voleva seguire il corso di teoria dei sistemi .....
... e' scappato dopo la seconda lezione :-)
"michele" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@m79g2000cwm.googlegroups.com...
La soluzione non mi pare univoca. Se i polinomi della G(s) sono completi mi sembra che puoi usare le forme canoniche, quelle con gli 1 quasi sulla diagonale, tipo quelle che insegnano a calcolo numerico. Oppure usa MATLAB, ci sono le funzioni tipo "???ss???" che ti fanno passare dallo spazio degli stati alla funzione e viceversa.
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