energy meter / power analyzer

ma sono realmente attendibili i valori che si possono ottenere con un microcontrollore?

leggendo vari application note e progetti che si trovano in rete (AVR

gli IC nati come energy meter (se non ho interpretato male quanto ho trovato con una rapida ricerca di "sample" nei datasheet) mi sembra che almeno usino diverse centinaia di campioni e con ADC a 16bit...

impiegando invece una soluzione analogica per convertire potenza attiva, Vrms e Irms in segnali DC da passare poi ad un microcontrollore per ulteriore elaborazione e display che svantaggi ci

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not1xor1
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not1xor1 ha scritto:

dipende da che tipo di conversione-lettura fai (RMS?)

itato

da...

volendo si puo fare la conversione RMS con un notevole numero di campioni....basta usare un uC idoneo (io ho usato un PIC 18F e non ho avuto problemi)

di questi e passare i dati convertiti ad un uC, che puo essere molto

  • semplice di un 18F
,

convertire in analogico un segnale alternato per avere un RMS, con forme d'onda frastagliate e fattori di cresta elevati, difficilmente fattibile......a livello hobbistico meglio un uC

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emilio

In un sistema monofase tipicamente ti ritrovi tutte le armoniche dispari da

3 in poi, per cui con otto campioni per semionda puoi apprezzare le

non per applicazioni particolari (ad esempio i sistemi polifase).

Con 10 bit acquisisci 1000 livelli di segnale, che considerando la propagazione degli errori dovrebbero consentire di raggiungere

(mi pare che arrivino fino allo 0.5%) probabilmente ti servono almeno 12

qualunque casistica impieghi ADC a 16 bit.

tre euro e per quanto riguarda la misura "secca" della potenza attiva ti fornisce sicuramente prestazioni ben superiori a quelle di un micretto da due soldi. Per ottenere le stesse prestazioni con un micro probabilmente

anche altri parametri significativi (valori RMS di tensione e corrente, cosfi, sfasamento fra le armoniche fondamentali, fattore di potenza ecc...).

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Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
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dalai lamah

Il 30/03/2015 20:20, dalai lamah ha scritto:

i da

, ma

pensa ad un alimentatore switching... intendi che sia nel caso non ci sia PFC (230VAC direttamente al ponte e al condensatore) o che ci sia un PFC passivo o che ci sia un PFC attivo ci sono solo armoniche dispari e bastano 8 campioni? dalle forme d'onda che ho visto (cercando in rete) pensavo si

tipi differenti di forme d'onda della corrente)

alte

2

gine

i vari integrati ADE**** (ma ce ne sono anche della cirrus logic e di altri produttori) dichiarano tipicamente lo 0.1% per la potenza attiva...

nemmeno

i

da

e

per soluzione analogica intendevo moltiplicatori analogici e convertitori RMS->DC se passi il valore di tensione e corrente al moltiplicatore analogico, dal valore medio all'uscita hai direttamente la potenza attiva al microcontrollore puoi passare i valori DC di tensione e corrente RMS per calcolare i VA e di conseguenza il powerfactor... (ma penso si possano usare anche solo moltiplicatori analogici facendo estrarre le radici del valore medio dei quadrati al microcontrollore)

are

ma alcuni integrati analog devices o cirrus logic, per quello che ho capito dai datasheet, hanno anche l'interfaccia SPI e collegati ad un microcontrollore dovrebbero fornire tutti i vari valori

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not1xor1

Il 30/03/2015 13:22, emilio ha scritto:

dagli application note, potenza attiva, V rms, I rms, power factor, ecc. il tutto elaborando i campioni convertiti in digitale

e

ato

...

resistivi)

veramente ci sono anche IC analog multiplier e RMS-DC converter con errore entro lo 0.1%... spesso questi ultimi arrivano anche a fattori

ma considerando che quello che mina l'accuratezza dei convertitori

accoppiando l'uscita ad un convertitore ADC di un microcontroller,

parametri tipici (l'ondulazione residua ha grossomodo la forma di un

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not1xor1

Se campioni con uno scorrimento, puoi prendere punti diversi ad ogni ciclo, quindi in 3 cicli puoi prendere 24 punti diversi. Il

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----Android NewsGroup Reader---- 
http://usenet.sinaapp.com/
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LAB

Il 31/03/2015 08:13, LAB ha scritto:

a parte il costo maggiore, una soluzione analogica, per quanto riguarda le operazioni di calcolo di W attivi e Vrms e Irms, avesse

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not1xor1

not1xor1 ha scritto:

.
e

imitato

onda...

chi

scusami, ma questa non l'ho capita?!?!?..........

i

molto, ma ,molto + elevati.....e con dei prezzi assurdi e reperibilita scarsa; per il fatto che farlo in digitale costa meno a parita di errore.solo per esempio ,con AD736: errore con SCR waveform 50%=-28% simmetrical squar wave=11%

,
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emilio

not1xor1 ha scritto:

con

se, a

e

comunque ,solo per farti un esempio, se prendi un 18F25k80, puoi lavorare con ADC a 12 bit, e clock sino a 64MHz, con 32K rom, e

3.6K ram.....al costo di 2 caffe!!!

formatting link

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emilio

Beh, ovviamente puoi campionare anche le armoniche pari fino alla sesta

ordine inferiore si riducono) ma ai fini dell'accuratezza totale non credo che faccia differenza.

ideale dell'integrato e non dell'intero sistema. Accuratezze migliori dello

0.5% le puoi ottenere solo con tarature individuali, e comunque garantirla

Questa mi sembra una soluzione che unisce tutti i difetti delle altre due: alti costi e bassa accuratezza. Meglio a questo punto fare tutto con una CPU potente, magari affiancata da ADC esterni "validi".

gestire sistemi polifase) ma ovviamente non costano poco.

fasce "interessanti" siano tre:

-Fascia bassa (es. wattmetro lidl): integrato economico (~3 euro) + MPU economica (~3 euro);

-Fascia media (es. contatori per impieghi generici): integrato sofisticato (~7 euro) + MPU economica (~3 euro) oppure MPU midrange con ADC integrati (~8 euro);

-Fascia alta (es. power meters professionali): MPU sofisticata (~10-15 euro) con ADC esterni (~5-10 euro).

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Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
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dalai lamah

Il 31/03/2015 14:38, emilio ha scritto:

i

intendo che mi interessa prima di tutto la potenza attiva i valori RMS di tensione e corrente sono quindi secondari

forse ti riferisci a questo application note

ma hai fatto un grosso errore, hai letto troppo in fretta...

i valori che riporti sono gli errori tipici di un circuito che approssima il valore RMS dal valore medio, non di un tipico convertitore RMS-DC: "Average responding circuit calibrated to read RMS value of sine waves"

gli errori tipici di un convertitore RMS-DC con alti valori di cresta dipendono essenzialmente dal ripple

BTW oltre ai convertitori basati sulle operazioni strettamente analogiche ci sono quelli PWM come alcuni linear technology

considerando che ci sono moltiplicatori analogici in grado di operare anche a frequenze dell'ordine delle decine di MHz direi che per quanto

problema per esempio qui: viene mostrato come con un fattore di cresta di 11 un AD637 rimane

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not1xor1

Il 31/03/2015 14:47, emilio ha scritto:

tht :-) )

anni...

stavo leggiucchiando qualcosa sugli AVR e avevo intenzione di cominciare a sperimentare qualcosa nei prossimi mesi

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not1xor1

not1xor1 ha scritto:

o

richi

va bene....ma dimmi come fai ad ottenere il valore della potenza? che sia VA,W o VAR?

e

LOL...hai ragione

un

a parte i costi e la reperibilita! :-)

o

comunque se consideri che presso Digikey il prezzo di un AD637 va da 21 a + di 40 dollari + S.S......il confronto con un uC

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emilio

Il 31/03/2015 21:31, emilio ha scritto:

basta moltiplicare tra loro i segnali di tensione e corrente con un moltiplicatore analogico seguito da un filtro passabasso

abbastanza precisi anche da 5-6 euro

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not1xor1

Il 31/03/2015 19:20, dalai lamah ha scritto:

ne

e di

edo

recentemente, sul sito tom's hardware hanno scritto che i "power analyzer" in vendita per alcune decine di euro sono del tutto inaffidabili nei test degli alimentatori con PFC attivo

sometimes the APFC stage of a PSU can be tricky, resulting in inaccurate readings with cheap Kill-a-Watts. Unfortunately, a power analyzer is pretty expensive. But if you want to have accurate readings, especially in light loads (1000W), then you have no other choice

personalmente ne ho provato solo uno (di quelli economici) mi dava un'efficienza del 99% del tutto irrealistica anche se l'alimentatore era "gold"

cercando con google ho trovato post di persone che, comparando i power analyzer da decine di euro con strumenti professionali, avevano riscontrato errori dell'ordine del 30-40% (con carichi non resistivi)

ue:

a

e da dove verrebbe la bassa accuratezza in circuiti con errore compreso nello 0.1% e larghezza di banda dell'ordine dei MHz?

da giocare al lotto oltre ad essere del tutto inutili per misurare ad esempio i consumi in standby degli elettrodomestici

ato

ti

migliaia di euro

la modica cifra di 680 euro + iva

tu dici che ci sono solo 20 euro di componenti dentro?

--
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not1xor1
[Moltiplicatori analogici e convertitori RMS-DC]

Ammetto di averci guardato ormai anni fa, ma un moltiplicatore analogico con accuratezza dello 0.1% non l'avevo visto nemmeno col cannocchiale. Ad esempio un AD633 (oltre a costare un pozzo di soldi) ha un'accuratezza se non sbaglio dell'1%.

Anche gli integrati che convertono da RMS a DC sono molto meno ideali di

notevolmente all'aumentare della distorsione. Poi per ridurre il ripple di uscita (e quindi in ultima analisi aumentare l'accuratezza) devi mettere

transitori, quindi ad esempio se vuoi fare una funzione "rileva picco" (altra cosa molto comune nei wattmetri) sei fregato...

Con 15 euro ci metti un DSP da 200-300 MIPS al quale un paio di calcoli RMS

nemmeno cercare tanto:

formatting link

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Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
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dalai lamah

dalai lamah ha scritto:

due:

una

o

Ad

se

i

duce

di

e

ltra anche i

5

elle

RMS

. Senza

-ND/4271312

a CPU.

per un applicazione,dove lavoravo, abbiamo usato questo:

formatting link
di cui avevamo preso anche il kit di valutazione (scheda gia premontata) e ti posso assicurare che andava da dio.....alla

gli stessi risultati sono impossibili da ottenere con dei componenti analogici.....sarebbe come voler costruire un PC con operazionali e transistor.

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emilio

Il 02/04/2015 00:05, emilio ha scritto:

sempre restare entro un margine di errore del 2-3% nel peggiore (corrente fortemente distorta) dei casi

di adattatore per il multimetro (misurando solo la potenza attiva) e

microcontrollore)

grazie a tutti per le risposte

--
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not1xor1

Il 01/04/2015 19:44, dalai lamah ha scritto:

o

Ad

se

anni fa)... in effetti va bene solo per fare un adattatore per il multimetro per misurare solo la potenza attiva

i
e

sempre intorno al 1-2% perfino con una forma d'onda tagliata da un SCR/TRIAC... certamente non peggio di quanto puoi ottenere con i DAC di un microcontrollore economico usati nelle varie cineserie da ipermercato/ebay

e

oppure un filtro attivo, come suggerito - se non ricordo male - nella appnote di LT

a

5
e

RMS

enza

quelli professionali spesso fanno anche da oscilloscopi... quindi

da qualche centinaio di kSps (un fluke di cui ho trovato in rete un manuale, ho visto che fa 500 campioni per ciclo) e un processore ARM con supporto per le periferiche (memoria, datalog, ecc) e display TFT

forse con un paio di ADC da una quindicina di euro l'uno (per esempio

professionale... (a parte la calibrazione)

-ND/4271312

PU.

probabilmente anche dal fatto che essendo un prodotto di nicchia

lti

software eppure costa molto meno di un power analyzer professionale data l'enorme diffusione

--
bye 
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not1xor1

Per curiosita' ed ignoranza: se vuoi conoscere la potenza attiva assorbita da un trasformatore a vuoto, che fa il passa-basso?

Grazie.

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ferrando

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