Salve a tutti, stavo leggendo "Circuiti lineari e non lineari" del Chua e mi sono sorti alcuni dubbi:
Il diodo reale =E8 un resistore non lineare (e fin qui va bene) controllato in tensione. Ora: perch=E9 solo in tensione? Ad ogni tensione corrisponde una ed una sola corrente, ma =E8 vero anche il contrario...quindi =E8 ANCHE controllato in corrente o no?
Un generatore indipendente di tensione non =E8 un resistore lineare: la spiegazione che viene data =E8 che la sua caratteristica non passa dall'origine.Tuttavia un resistore lineare =E8 tale se la sua caratteristica =E8 lineare, ovvero soddisfa l'equazione ax+b=3D0. Questo = =E8 vero anche per il generatore di tensione, quindi non capisco qual =E8 il problema...
Dipende dal diodo, ad es. per un diodo tunnel non e' vero che a ciascun valore di corrente corrisponda un solo valore di tensione.
Cosa sono a, x, b? Un resistore e' tale se, essendo DeltaV la tensione applicata ai suoi capi e I l'intensita' di corrente che lo attraversa, allora vale la relazione DeltaV = I * R ove R e' costante, questa e' una relazione lineare tra DeltaV e I e rappresentandola graficamente nel piano DeltaV-I si ottiene appunto una retta _passante per l'origine degli assi_. La caratteristica DeltaV-I di un generatore di tensione (reale o ideale) non corrisponde a una relazione lineare tra DeltaV e I, dato che non passa dall'origine degli assi.
Spiega meglio cosa rappresenta l'equazione che hai scritto sopra.
E allora suppongo che sia solo una convenzione, derivante magari dal fatto che i generatori di tensione sono di uso piu' diffuso rispetto ai generatori di corrente.
Una cosa e' dire che un'equazione sia lineare nelle sue incognite (in numero arbitrario), come nell'esempio di Wikipedia, un'altra cosa e' dire che la relazione tra due grandezze fisiche e' lineare, che significa che la relazione e' espressa da una particolare equazione lineare: y = k * x ove x e y sono le variabili che rappresentano le due grandezze e k e' una costante, allora il grafico della relazione nel piano cartesiano x-y corrisponde a una retta passante per l'origine degli assi.
Sbagli, v. sopra e v. anche quanto ha scritto mmm.
Ad es. consideriamo un generatore reale, modellizzato come un generatore ideale che sviluppi una tensione a vuoto deltaV0 in serie alla sua "resistenza interna" R, se DeltaV e' la tensione ai capi del generatore reale e I l'intensita' di corrente che lo attraversa, allora la relazione tra DeltaV e I e' espressa dall'equazione: (1) deltaV = DeltaV0 - IR, che e' un'equazione lineare nelle variabili DeltaV e I ma non corrisponde a una relazione lineare tra deltaV e I bensi' a quella che in matematica si chiama una affinita', cioe' la composizione di una trasformazione lineare con una traslazione, il grafico della (1) nel piano cartesiano DeltaV-I e' una retta _non_ passante per l'origine degli assi (supponendo DeltaV0 non nulla).
Se la funzione tensione-corrente è biunivoca direi che si può dire che è controllato indifferentemente nell'una o nell'altra.
Nel caso di un diodo che non sia rotto, e quindi per un intervallo limitato di tensioni e correnti, la funzione è biunivoca (è un esponenziale se i ricordi mi assistono).
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