Dosimetri

Avete presente i dosimetri? Gli strumentini usati per misurare la quantita di radiazioni assorbite in un certo arco di tempo? Dunque, da vecchie (vecchissime) informazioni che ho, tali strumentini possiedono all'interno un condensatore, che per tutto il tempo di misura viene lentamente caricato in proporzione alla radioattività presente nell'ambiente in cui si trova il dosimetro. Al termine del periodo di misurazione, la carica complessiva del condensatore viene trasformata nel valore di radiazioni assorbite durante l'arco di tempo. Ora, dato che si possono fare misurazioni anche prendendo in considerazione un arco di tempo pari a 1 anno, mi chiedevo che razza di condensatori venissero utilizzati per evitare che la corrente di fuga del condensatore vada a falsare completamente il risultato finale...

Thx

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Nox
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"Nox" ha scritto nel messaggio news:QvT9d.13440$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

un

veramente è il contrario

considerazione

non credo che si possa, (almeno fino a qualche annetto fa, non conosco a fondo lo sviluppo tecnologico dei dosimetri) proprio per la questione dell'autoscarica, sia per motivi di precisione. Per tempi cosi lunghi è meglio usare filmbadge (a pellicola fotografica) o dosimetri a termoluminescenza ecc.

Mi spiace non ne ho mai aperto uno per studio, ma quelli che ho aperto si sono un po "rotti" e non ho mai avuto l'occasione di studiarne il contenuto.

Infatti vengono usati (di solito) per letture immediate e indicative.

Saluti Roberto

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Gin & Fizz

un

Puo' darsi che ci siano anche dosimetri che funzionano sul principio della carica indotta dalle radiazioni, ma quelli che conosco io funzionano sul pricipio della ionizzazione del dielettrico. All'inizio della misurazione il condensatore viene caricato applicandogli una tensione continua ben precisa. Per esempio, nei dosimetri che ho visto io era dell'ordine del migliaio di volt ed era calibrata al volt per ogni dosimetro. Sucessivamente le radiazioni scaricano progressivamente il condensatore. Alla fine del periodo di misurazione, misurando la tensione del condensatore, si risale alla quantita' complessiva di radiazioni.

considerazione

Non penso che si usi questo metodo per periodi cosi' lunghi. Non so adesso, ma anni fa i dosimetri per tempi lunghi erano fatti con pellicola fotografica protetta dalla luce divisa in zone ciascuna schermata con vari materiali che presentano proprieta' diverse ai vari tipi di radiazione. Alla fine del periodo di misuarazione, la pellicola veniva sviluppata e in base all'esposizione delle varie zone si risaliva alla quantita' e al tipo di radiazioni che avevano colpito il dosimetro. Invece i dosimetri a condensatore di solito si usano per misurare la dose individuale, per esempio al personale sanitario negli ospedali, e vengono caricati e verificati all'inizio e fine di ogni turno di lavoro. Sono condensatori a bassissima corrente di fuga, ma soprattuto si conosce con precisione quanto e' questa corrente in modo da calcolare esattamente la corrente netta dovuta alle radiazioni.

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Valeria Dal Monte

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