Aggiungerei non dico di ignorare, ma almeno consultare Elettronica
commettevano un po' troppi, e diversi progetti semplicemente non funzionavano. Penso sia l'unica rivista della quale non sento miminamente la mancanza. Le altre invece... sniff...
Idem, davvero belle. A suo tempo ne conservavo una pila sul mobile del bagno; un giorno mia madre mi fa: "ma lo sai che quelle storie all'inizio delle tue riviste di elettronica sono davvero carine?":^)
Di Brazioli ho da qualche parte il libro Trasmettitori CB,
ostinino a chiamare equalizzatore, non tira fuori nessun segnale audio ma lo accetta in ingresoo per poi produrre una tensione corrispondente al livello in uscita di uno dei filtri interni.
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lo faccia "spazzolare" sulle varie bande e campioni la tensione, trasformandola in un segnale pwm sulle uscite digitali per pilotare i led. Probabilmente con un contatore tipo 4017 e un po' di
usare un micro. Alla fine costa comunque molto meno di quanto sarebbero costate negli anni 70 con la tecnologia di allora.
:') Conservo gelosamente le mie copie di Sperimentare e non ho solo quelle... :-)
Mi son sempre chiesto che cosa sono passati a fare dopo le chiusure delle riviste, sicuramente tanti saranno degli allegri pensionati e magari lurkano il gruppo... lol
Temo che molti di loro siano passati a miglior vita visto il lasso di tempo trascorso. Io compravo Sistema Pratico alle medie e poi mi sono abbonato a Sperimentare fino alla sua chiusura. Adesso ho 69 anni quindi
Il giorno Sat, 14 May 2022 16:59:04 +0200 James T. Kirk ha scritto:
Ma guarda che anche allora erano collaboratori a cachet, non campavano certamente scrivendo pezzulli sulle riviste.
L'unico stabile era l'editore (es. G. Totti di CQ elettronica, grazie alla pubblicita') e l'unico con uno stipendio era il responsabile, gli altri erano tutti free lance a gettone.
Poi il Totti avido ha liquidato il ragiunir Marafioti e il Marafioti che era il deus ex machina della rivista, per dispetto, gli ha messo su in due mesi la rivista concorrente "elettronica flash" scippandogli via meta' dei collaboratori ricorrenti.
Il Gianni Brazioli era un collaboratore, ha iniziato con gli schemi e poi ha trovato piu' comodo scrivere raccontini.
Le riviste erano microimprese familiari, nel caso di elettronica 2000 il Mario Magrone (direttore) e la Syra Rocchi (seg. di redazione aka factotum aka Folletto BBS) erano marito e moglie.
l' Arsenio Spadoni che ha editato e per vent'anni diretto "Elettronica In" ha iniziato come collaboratore di Radiopratica, poi si e' messo in proprio ma non era solo la rivista, c'era la rivista, il negozio e le consulenze custom per le fabbrichette dell'alto milanese.
Anche "Sperimentare" (e la gemella professionale "selezione") era una succursale secondaria del Gian Bruto Castelfranchi, che il soldi veri li faceva con i negozi con marchio GBC.
Non pensare alle riviste come una impresa intellettuale dedita a diffondere la cultura elettronica.
Verso la fine degli anni 70 mandai un piccolo progetto alla rubrica di Arias (R.I.P.) su CQ, che mi faceva sbellicare dalle risate (non che Ugliano fosse da meno...:). "Vinsi" un mezzo abonamento a CQ, ma
Fatto sta che un giorno torno a casa e i miei mi fanno "E' venuto un certo Arias da Bologna che voleva conoscerti, ecc. ecc." Ed io, che ero stato in montagna con i nonni, ho stramaledetto l'universo
Mai usati i Teensy, ma mi intrigano non poco, soprattutto dal lato musicale: ormai i synth realizzati con quel piccolo mostro iniziano a fioccare come nespole, e suonano come roba
Il giorno Sat, 14 May 2022 20:33:07 -0000 (UTC) asdf ha scritto:
L'ho conosciuto io. Lungo lungo, capellone, trench, guidava una microcar antelitteram che allora era solo la macchina degli spatentati e invece gia' allora parcheggiava di trasverso.
La rivista la facevano lui e il ragiunir e aveva necessita' di trovare sempre nuovi collaboratori perche' non avevano una vera redazione fissa.
Mi colpi' il fatto che all'epoca era nettamente favorevole alle trasmissioni (all'epoca ancora) pirate sui 27 MHz e sui 45 MHz, in contrasto col perbenisimo generalizzato delle altre riviste. Diceva che il progresso bisogna un po' forzarlo, altrimenti saremmo ancora alle lucerne.
in pieno Amarcord allora mettiamoci anche Angelo Cattaneo che ha collaborato a lungo con Gianni Brazioli. A CQ Elettronica sono stato abbonato per anni, due o tre volte ho pure pubblicato dei progetti con loro. Bei tempi! Fabio
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