differenza tra amplificatore AV ed HI-FI

ciao a tutti, siccome sono alla ricerca di un sintoamplificatore usato...leggo spesso che vi soino degli amplificatori AV con telecomando.. sarebbero quelli che si usano con il Tv per l'home theatre ??

grazie e scusate per la incompetenza...

--

http://www.avast.com
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Joe_at_home
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"Joe_at_home" ha scritto nel messaggio news:lda4jp$kah$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

passi ad un 50 o 100 pollici!

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Nick Riviera

Nick Riviera ha scritto:

do..

lici

LOL!!!! :-) non male come battuta...........

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emilio

L'amplificatore Hi-Fi ha solo due canali (destro e sinistro) e serve per ascoltare musica. L'amplificatore AV si usa sia per ascoltare musica che per l'Home Theatre

destro e sinistro, uscita subwoofer e canale centrale). Per espletare quest'ultima funzione incorpora anche un elaboratore di segnale per riprodurre l'audio dei film codificato secondo i vari sitemi Dolby (surround, digital, dts, ...).

ciao, Piero

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Piero

Il 10/02/2014 15:59, Piero ha scritto:

sintoamplificatore

con telecomando..

e serve per

l'Home Theatre

posteriore

elaboratore di

secondo i vari sitemi

ti ringrazio per la risposta priva di battute, per un incompetente come me...

comperare un amplificatore AV che uno solo per hifi... in quanto volendo posso attaccarci solo le 2 casse in mio possesso, ma in futuro posso attaccarlo al tv e comperare altre casse adatte ai vari sistemi di codifica...

grazie e ciao

--

http://www.avast.com
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Joe_at_home

Nel suo scritto precedente, Joe_at_home ha sostenuto :

anche no. Perche' se spendi, poniamo, 500 euro per un ampli che ha solo pre e due finali o la stessa cifra per avere un apparecchio con pre, decodifiche varie e 5 (o piu') finali, non puoi ovviamente aspettarti la stessa qualita'.

In altri termini, se hai come obiettivo un determinato livello qualitativo, un ampli av costera' almeno il quadruplo di un analogo ampli sterofonico.

Che poi ci si possa accontentare e' pur vero. Cosi' come e' pur vero che in hifi si dovrebbe dedicare il grosso del budget a sorgente e diffusori (il che aumenta ancora il costo di un buon sistema AV che di diffusori ne ha 5 o 7 +1), e che quasi nessuno, perche' e' oggettivamente costoso e comunque difficilmente realizzabile in ambiente domestico, cura minimamente il trattamento acustico ambientale, spesso vanificando le caratteristiche di impianti al di sopra di ogni sospetto.

Adriano

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Adriano

Il 10/02/2014 19.02, Adriano ha scritto:

Ni. Nel senso che oltre un certo limite non esiste apparecchiatura AV "top" in grado di competere con apparecchiatura audio "top". E' un fatto di mercato, perche' nessuno vorrebbe mettersi a produrre macchine AV "top" dal costo di un attico in centro, visto che quelle audio "top" gia' costano quanto un monolocale in periferia.

Mi sembra azzardata come affermazione, perche' le amplificazioni non le regalano certamente. Anzi, direi piuttosto che la coppia amplificazione-diffusori sia quella da curare in modo particolarmente azzeccato, o frana giu' tutto l'impianto e qualsiasi cosa ci attacchi, per quanto sforzo economico si faccia, andra' male.

sandro

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sandro

Sembra che sandro abbia detto :

mah, di fatto esistono diffusori da 150 mila euro la coppia, finali monofonici da 20 mila euro l'uno...diciamo che non c'e' un vero limite da questo punto di vista. Poi possono permetterselo solo gli sceicchi, ma questo e un altro discorso. e' anche verissimo che, oltre una certa cifra, un incremento minimo di qualita' viene a costare caro e salato.

beh,di solito l'amplificatore e' quello che assorbe meno risorse economiche, ma va da se' che un impianto deve essere bilanciato nelle sue componenti. Se hai un budget di 2000 euro non puoi metterne 1000 nella sola sorgente. Ma nemmeno 100.

piu' che altro certi diffusori prediligono certi diffusori e meno altri; ma indipendentemente dal costo. Che so, per fare un esempio, di solito viene preferita l'accoppiata nad/b&w piuttosto che rotel/b&w

Adriano

p.s. ovviamente tutti questi discorsi non prendono in considerazione le preferenze personali, essendo queste del tutto soggettive.

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Adriano

tranquillo, nessuno nasce imparato :-)

Sia Adriano che Sandro hanno detto delle cose che condivido. Diciamo che se compri un buon apparecchio puoi essere certo che in futuro

amplificatore hi-fi di pari prezzo che comunque senza l'ausilio di altri componenti di pari livello non riuscirebbe ad esprimere il massimo della sua

Io, ad esempio, fino a 12 anni fa avevo un ottimo impianto hi-fi realizzato tutto con componenti separati (preamplificatore, ampli finale, equalizzatore, linea di ritardo, espansore di dinamica, ecc.) Poi, per questioni di spazio, ho sostituito molti compomenti con un ampli-AV della Yamaha che ho tutt'ora. Nella casa dove sto adesso per tanti motivi non posso ascoltare la musica

e ogni tanto lo accendo per far rigenerare i condensatori.

Mi permetto quindi di suggerirti uno di questi:

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Considera che i sistemi con 7 +1 canali sono praticamente inutili. Per un uso domestico il modello "base" RX-V75 ha tutto quello che serve, ed

ciao, Piero

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Piero

poco e secondo me molti amplificatori di alto livello hanno dei prezzi volutamente gonfiati.

impiegando componenti particolari. Secondo me conviene orientarsi su marche che hanno una lunga tradizione in questo settore (ad es, Yamaha) a che continuano a produrre ampli AV che negli stati di amplificazione impiegano componenti discreti.

ciao, Piero

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Piero

"Piero" ha scritto nel messaggio news:FL9Ku.21306$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Ho il 373 e ha tutto quello che serve in casa, e forse anche di piu'. Gli manca solo una linea 220V comandata per il sub ma ho risolto con una ciabatta "autosense".

I 200 euro meglio spesi.

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Bender Piegatore Rodriguez

Il 10/02/2014 20.14, Adriano ha scritto:

Come tutti gli asintoti. Resta chiaro che se non tutti possono permettersi l'ultimo cavallino rampante al nuovo, una buona sportiva usata di 10 anni si trova tranquillamente a prezzi a portata di lavoratore dipendente... col vantaggio che per l'hifi i tagliandi si fanno sentire molto meno... ;)

Non sono d'accordo, ripeto. L'accoppiamento amplificazione-diffusori e' nodo chiave per la determinazione della "categoria", se cosi' vogliamo chiamarla, di un impianto.

Ad esempio, si puo' voler scegliere una ottima sorgente al solo scopo di sentirla in cuffia, a prescindere da quel che puo' seguirla. In questo caso, nulla.

Mentre e' di fatto impossibile scegliere a priori un sistema di diffusori o un sistema di amplificazione senza correlare il primo al secondo perche', tirando un dado da 1 a 1000 tra varie marchi e modelli, con una ottima probabilita' si fara' un pastrocchio. I due sistemi DEVONO invece essere scelti uno in funzione dell'altro per motivi di natura elettrica, che prescindono perfino dai fattori di natura soggettiva e da quelli acustici di ambiente. Inoltre, e' la scelta del sistema amplificatore-diffusore che finisce per determinare quella delle sorgenti, e non viceversa.

Non e' un caso che, ultimamente, per risolvere gran parte di questi problemi, stanno avendo molto successo i monitor da studio amplificati: all'ottimizzazione della parte elettrica e quella acustica ci pensa direttamente il costruttore, e a te rimane solo la problematica del posizionamento in ambiente!

Tutto questo, in un impianto che ha come punto di partenza del progetto la soddisfazione musicale dell'ascoltatore, facendo rendere il suo budget il massimo possibile.

Ma non e' un problema di marchio, quanto di tecnologia usata nell'elettronica dell'amplificazione e nell'acustica del diffusore. Per fare un esempio, non e' funzionale accoppiare il finale monotriodo col diffusore in cassa chiusa da 80dB/W (perche' non senti nulla), cosi' come e' poco ortodosso accoppiare il finale a transistor ad alta corrente con un monitor reflex da 110dB/W (perche' per farlo lavorare bene senza perdere l'orecchio devi avere una piazza d'armi).

E lasciamo da parte questioni come potenze, moduli di impedenze e di fase, e altre complicazioni matematiche...

Ovviamente! Conosco persone soddisfattissime del loro "cubetto" con slot per i-Coso.

sandro

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sandro

Il 10/02/2014 20.28, Piero ha scritto:

O nella propria fisiologica risposta, in funzione dell'inclemente passare del tempo: ho un pannello elettrostatico che sta invecchiando prima dell'altro, ed e' leggermente meno frizzantino del suo compagno. Beh, piu' tempo passa, meno sento la differenza tra i due... Un po' sara' che il tempo sta insistendo in maniera piu' bilanciata tra i due, ma sicuramente sara' anche che se si abbassa la mia sensibilita' a sentire i 18kHz del tempo che fu... del pannello invecchiato alla fine non me ne frega nulla!

Infatti... va' poi a trovare il posto per tutti i monitor... Alla fine si rischia di prendere per moda a tutti i costi il multicanale completo, per poi trovarsi ad aver pagato matrice e linee di amplificazione che rimangono coi morsetti vuoti.

sandro

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sandro

sandro ha pensato forte :

meno male ;-)

su questo siamo d'accordo. ma l'accoppiamento ampli diffusori esula da considerazioni economiche (imho, ed entro certi limiti). Come dici piu' sotto, se usi il triodino da pochi W e' ovviamente indispensabile avere diffusori ad alta efficienza.

in questo caso l'ampli non lo prendi proprio, e quindi l'esempio esula dalla mia considerazione.

infatti e' pressoche' indispensabile almeno qualche sessione di ascolto (e tralasciamo comunque considerazioni soggettive)

qui dissento io. Puoi anche partire dalla sorgente e costruire l'impianto a partire da quello. Cio' non toglie che:

- se parti da una sorgente scadente, non puoi aspettarti che l'ampli e i diffusori migliorino una situazione deteriorata in partenza. Se prendi un una sorgente e un ampli buoni e diffusori scadenti, il risultato sara' scadente. Se restiamo entro impianti domestici di costo umano (facciamo, tanto per fare un esempio, 2000 euro per un impianto stereo) io ci metterei non meno di 800/1000 euro per i diffusori. Il resto fra sorgente e ampli, ma un po' piu' sbilanciato a favore della sorgente. Il tutto anche considerato che a parita' di "qualita'" (potendo ipoteticamente assegnare un valore da 1 a 10 ai vari componenti per poterli comparare), i diffusori sono quelli che incidono maggiormente sul prezzo, e l'ampli quello che incide meno. Su impianti da svariate migliaia di euro le differenze tendono ovviamente ad assottigliarsi.

non che il monitor sia la panacea di tutti i mali. Un conto se devo installarli vicino al punto di ascolto; diverso se posso permettermi di posizionarli correttamente e con una stanza diversa da un piccolo studio di registrazione. Le classiche rogers erano (e sono) monitor eccezionali, ma erano fatte per l'uso su studi mobili.

d'accordissimo sulla necessita' di scegliere i componenti l'uno in funzione dell'altro. Il mio discorso e' unicamente legato ai costi. Ne' pretendo che tutti siano d'accordo (noterai che non ho parlato di accessori tipo cavi ultracostosi, bluetac e altre amenita' del genere)

il tutto sta anche nel sapersi accontentare. Hai mai sentito lo squeezbox boom? niente di stratosferico, e su questo non ci piove. Ma se consideri che l'ho pagato 80 euro e che ha 2 altoparlantini, ha del miracoloso. Meglio di tanti compatti o mini hifi che costano 3 o 4 volte di piu'.

Adriano

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Adriano

Oddio, era l'ultima cosa che mi veniva in mente, ma mi sa che potresti anche aver ragione :-)

ciao, Piero

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Piero

Io ho il 495RDS e gli faccio pilotare un subwoofer passivo con woofer a doppia bobina mobile.

Non ricordo quanto l'avevo pagato nel 2002, forse quella cifra li, ma era usato. Purtroppo mi si guastato il telecomando (le pile hanno perso l'acido ....)

ciao, Piero

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Piero

"Piero" ha scritto nel messaggio news:SrtKu.21504$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Indubbio, ma nel 2002 non c'erano gli ipod (li comanda al 100%), i lettori MP3 (li legge dalla USB), il 4K (e' compatibile), l'HDMI con l'ARC e il CEC, l'equalizzazione tramite microfono, etc etc...

Puoi sostituirlo con qualsiasi universale, dai...

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Bender Piegatore Rodriguez

telecomando principale per programmare quello universale :-(

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Piero

"Piero" ha scritto nel messaggio news:5_uKu.21524$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Ma no... basta un vecchio palmarino WinCE per fare la scansione e trovare tutte le funzioni. Oppure un po' di pazienza e trovi tutti i tasti con qualsiasi 4 in 1 cinese.

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Bender Piegatore Rodriguez

Il 11/02/2014 18.12, Adriano ha scritto:

Forse mi sono male espresso. Intendo che, mentre una sorgente puo' non identificare (ne' caratterizzare) oggettivamente un impianto complesso eventualmente collegato (abbiamo fatto l'esempio di un player solo, da usare con cuffia), una amplificazione di un certo tipo piuttosto che di un altro tipo, lo connota invece senza dubbio.

Immagina di entrare lentamente in una stanza, dove la prima cosa che noti e' una massiccia amplificazione a 4-5 telai. Avanzando successivamente, non ti aspetti certo di trovarci attaccati da una parte due diffusori monovia, cosi' come non ti aspetti di trovarci attaccato all'altra un lettore di MP3. E a meno che qualcuno non stia facendo uno scherzo a qualcun altro, cosi' sara'.

Non sono certo la soluzione definitiva, anche perche' si tratta di scelte sempre molto impegnative economicamente: per un discreto sistema stereofonico difficilmente scendi sotto i 2k euri, e per andare sul buono devi raddoppiare/triplicare la cifra.

Pero' la strategia e' sicuramente efficace, logicamente parlando. In teoria sistemi "compatti" dovrebbero permettere costi di produzione minori, ma il problema e' che per ora apparecchi di qualita' sono di nicchia professionale, e questo non agevola l'acquisto al consumo spicciolo. :(

Da una coppia di KRK VxT-8 oppure Adam A-7x, passando per Dynaudio Air-12, arrivando alle Neumann O-300 e alle Genelec 8250, difficilmente si trova un ascolto piu' neutro, pulito, e corretto (e/o corregibile nel caso di Dynaudio, Neumann e Genelec) in ambiente, per le rispettive cifre, in ambito hifi.

Sempre escludendo fattori soggettivi.

Lasciamo da parte le superstizioni... ;)

Mah, c'e' gente che non si "accontenta", anche. Nel senso che e' proprio pienamente soddisfatta, di ascolti che un audiofilo dilettante non toccherebbe nemmeno con una protesi. Semplicemente, non si pone il problema.

sandro

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sandro

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