Cavi hi-fi

Scusate ma quei cavi costosissimi di cui parlano tntaudio e forum vari sono fregature, vero? Perchè invece alcuni sono convinti che il suono cambi?? Come fa a cambiare?? E i cavi di alimentazione costosissimi? Ciao grazie

----- This article posted from the free web access interface to the Internet Partners Inc. Usenet news server, at

formatting link
Check out Portland's full-service business Internet Service Provider at:
formatting link
The user making this post is doing so from a computer using IP address 66.90.109.18

Reply to
NICKEL
Loading thread data ...

NICKEL:

Perché si sono fatti tante seghe da diventar sorde.

Quelli dei cavi di alimentazione sono ancor più fulminati.

Reply to
F. Bertolazzi

Mah... Io ho fatto solo qualche prova con i cavi di potenza tra amplificatore e diffusori. Ho provato del cavo comune 2+terra, dei cavi di un collega che aveva acquistato usati a 500.000 lire (2 metri sì e no) e quelli che avevo realizzato io alternando due a due 48 dei 50 poli di una piattina SCSI: quelli da 500.000 lire e i miei "suonavano" molto meglio del

2+terra. Per quanto riguarda i segnali a basso livello non so se cavi costosissimi vanno meglio di un discreto cavetto per segnali video.
--
Gianluca
Reply to
LAB

Il 17 Dec 2010 22:15:53 GMT, NICKEL ha scritto:

Perchè dopo aver speso 4-500 Euro o più ci deve essere una forma di gratificazione, ovvero la convinzione che il cavo "suoni" meglio; che poi sia vero o no non ha nessuna importanza, tanto più che è impossibile dimostrarlo. In effetti ciò che nuoce ai collegamenti hi-fi è sopratutto l'induttanza del cavo, ecco perchè il cavo di rete cat. 5 è una buona soluzione a costo praticamente zero. Comunque voglio raccontare una cosa. Conosco un signore che per diletto fabbrica copie di una nota, notissima marca di chitarre elettriche; le fa uguali, proprio uguali. Essendo egli un valente chitarrista è comunque il primo ad ammettere che il suono è diverso, è cioè migliore il suono della chitarra originale. Dopo innumerevoli tentativi di realizzazione di un pickpup in grado di suonare come quello della chitarra originale, compreso quello di adoperare nuclei originali, è giunto alla conclusione che la differenza è dovuta al filo. Non ricordo se sia riuscito oppure no a procurarsi lo stesso filo dei pickup originali e come poi sia andata a finire la sua ricerca, perchè è un pezzo che non lo incrocio. Partendo da questo dato che ritengo abbastanza oggettivo, perchè a quel signore credo in quanto animato da pura passione per la musica e la ricerca e da nessun interesse economico, mentre ai costruttori di costosissimi cavi bidone no, penso che la differenza del filo dei pickup sia più nello smalto dell'isolamento e meno nel rame, isolamento direttamente responsabile della capacità distribuita di un avvolgimento del genere, dato per scontato che la disposizione delle spire sia la stessa. Naturalmente mi rendo conto che non è possibile paragonare un cavo di trasmissione di un segnale ad un generatore di segnale per il fatto che usano entrambi fili di rame, così tanto per chiarire che non è possibile utilizzare la differenza oggettiva facilmente rilevabile tra due fili di rame impiegati in un pickup per avallare il risultato pratico poco facilmente dimostrabile delle differenze *teoriche* di prestazione di un cavo di trasmissione di segnale audio.

--
E.Delacroix
_  _
o  o;
@--
Reply to
E. Delacroix

"NICKEL" ha scritto nel messaggio news:4d0be119$0$12515$ snipped-for-privacy@news.twtelecom.net...

Quando la lunghezza sta sotto qualche metro le differenze imho non giustificano prezzi esagerati, quello che conta è il "contatto" che hanno le terminazioni dei vari cavi, più o meno realizzato per offrire la minor resistenza al trasferimento della corrente.

Reply to
Claus

Claus ha scritto:

Puoi spiegare? A occhio direi che anche nel peggiore dei casi la resistenza di contatto dovrebbe essere dell'ordine della frazione di ohm, quindi trascurabile rispetto all'impedenza ad es. di 8 ohm dei diffusori.

Ciao

--
Giorgio Bibbiani
Reply to
Giorgio Bibbiani

"Giorgio Bibbiani"

io intendevo l'ossidazione che si viene a creare nel tempo su due superfici di contatto

Reply to
Claus

Claus ha scritto:

E non solo, nelle connessioni a vite/morsetto col tempo (e con gli eventuali movimenti o strattoni al cavo) le viti si smollano.

Reply to
Claudio_F

ma fanno bene a spennare i polli almeno in maniera legale...chi ci vuol credere ci creda...

come quegli ampli americani a larghissima banda che per non autooscillare hanno bisogno di un costosissimo cavo esterno che si è scoperto avere al centro una rete di zobel... :-))))))))))))))))))

Reply to
Claus

zac Un tempo c'erano riviste "esoteriche"....per l'audio eh! niente fantasmi!...che si avventuravano nei meandri del pelo più peloso dell'uovo più glabro del mondo!

può darsi che sia tutto vero,i macrocristalli di rame,i contatti non ohmici tra metalli diversi e ossidi ecc che formano una specie di giunzione...boh ma probabilmente sentendo chi ci è passato ,avrai risultati molto più tangibili,se gli stessi soldi li spendi per una correzione acustica ambientale(analis delle risonanze ecc),a meno che tu non ascolti musica in uno studio di registrazione o in una stanza benedetta con mobili di quercia e tendoni da 50 chili.E forse dopo se ci sono miglioramenti coi cavi li sentirai.

Una volta ho collegato allo stereo un generatore sinusoidale a passi di 1 Hz,da 40Hz sono andato fino a ...100...forse.Si può dire che per ogni Hertz c'erano un'anta o un ripiano che vibravano fino a che non li stoppavo con libri e coperte.Dovessero regalarmi un supercavo forse lo userei per appoggiarlo ad una antina di vetro

Reply to
blisca

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.