desolfatatore batteria

Piero ha scritto:

Fa un rinculo bobinato, come fosse serbatoio e scarico, allacciascarpa scapallaccia.

Immagina di usare una fionda al contrario:)

ps. mi puoi dire su che numero di Elektor è stato pubblicato?

Quindi sarebbe un circuito che si autoalimenta ... Mi sembra però strano, visto che che presuppone che lo si colleghi ad una batteria carica, mentre quelle da desolfatare di solito sono alla frutta ...

E' il numero di novembre 2009, se ti serve posso postare la seconda pagina dell'articolo.

ciao, Piero

Mi faresti un favore Frankie

Il 06/06/2013 20:04, Piero ha scritto:

In un intervallo diciamo "piu' lungo" carica bobina e capacita' portando via energia alla batteria che poi restituisce in maniera impulsiva con valori alti di corrente.

Ti ringrazio, però se la batteria è mezza andata penso che non riesca nell'intento. E di solito nessuno si mette a desolfatare la batteria finchè questa tiene la carica ... A questo punti ritengo che vada visto come un apparecchio per prolungarne la vita e non come un dispositivo per recuperare quelle arrivate a fine ciclo.

ciao, Piero

eccola qui

ciao, Piero

"Giorgio" ha scritto

In un intervallo diciamo "piu' lungo" carica bobina e capacita' portando via energia alla batteria che poi restituisce in maniera impulsiva con valori alti di corrente.

S: semmai valori più alti di TENSIONE.

Che io sappia, ma potrei sbagliare, questi circuiti si usano sulle batterie mentre si tengono in carica tampone. Non mi fiderei a tenerne uno sempre attaccato, almeno non senza una protezione che lo stacchi in caso la batteria scenda troppo di tensione.

Ti ringrazio, ho visto. Se ti interessa, sulla rete si trovano le annate complete in inglese. Qualunque motore di ricerca per torrent li trova.

Beh, penso che al di sotto di una certa soglia di tensione il circuito cessi di funzionare. Nell'articolo però sconsigliano di collegare il caricabatteria per non creare "interferenze" al funzionamento del desolforatore.

Ti ringrazio, le avevo trovate col mulo, ma non c'erano abbastanza fonti per scaricarle.

ciao, Piero

Piero ha scritto:

C'è anche un ulteriore problema, per ripristinare la vitalità di un accumulatore ci vuole oltre 1 mese 24/24, alla fine non serve a nulla.

Invece io ad esempio ho una batteria da 35Ah da UPS, che tratto sistematicamente per una settima una volta l'anno (poi la carico solo un'altra volta quando mi serve realmente), ecco, sta batteria avrà almeno 20 anni, da 12-13 la tratto e non fa una piega, sempre ok.

Il 06/06/2013 20.04, Piero ha scritto:

Il circuito è interessante. Per le induttanze si può cercare di recuperarle da qualche alimentatore da PC. E' per il condensatore a basso ESR che ci sono problemi. Proprio non so dove trovarlo. Idee? Frankie

Di solito sono impietati negli alimentatori da PC. Non so se il valore sia critico o se puoi sostituirlo con un altro più grande.

ciao, Piero

Il 07/06/2013 17:23, SOMMERGIBILE ha scritto:

Entrambi: la tensione e' "tamponata" e immagino si alzi anche solo di qualche volt, G

"Giorgio" ha scritto

Il 07/06/2013 17:23, SOMMERGIBILE ha scritto:

Entrambi: la tensione e' "tamponata" e immagino si alzi anche solo di qualche volt, G

S: cercando "desulfator" o "desulfinator" con Google saltano fuori oscillogrammi che mostrano 50-60 Volt.

-- Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE":

SOMMERGIBILE ha scritto:

Io rilevo ai poli dell'accumulatore schicchere da 100V

Metti diversi condensatori in parallelo per una capacità totale uguale a quella prevista. In questo modo la resistenza serie complessiva diminuisce.

Ciao Gianluca

Ottimo suggerimento, grazie

ciao, Piero

Azz. chi l'avrebbe detto