Curiosare la 220 V con l'oscilloscopio

Si è discusso in passato sulla pericolosità di visualizzare la tensione di rete con l'oscilloscopio, dato che sono in procinto di acquistarne uno e so che comunque non resisterò alla tentazione di vedere la mia tensione di rete chiedo se queste possono essere valide soluzioni:

1-Escludere l'impianto di terra dalla spina dell'oscilloscopio e attaccare la massa della sonda al neutro. 2-Collegare solo la sonda alla fase senza collegare la massa 3-Mettere una resistenza di alto valore in serie alla massa della sonda

Quella del trasformatore di isolamento sull'alimentazione dell'oscilloscopio non mi sembra una buona soluzione perchè alla fine il problema è sul circuito di terra che possiamo "tranquillamente" escludere comunque almeno temporaneamente.

Temo che però con un oscilloscopio analogico non si riesca a vedere nulla di interessante, dato che suppongo che la maggior parte dei disturbi non siano armoniche, ne tantomeno si riescano a vedere gli spikes provocati ad esempio dall'apertura di un circuito induttivo. E' così?

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Lorenzo
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Lorenzo wrote in news:48efdcd2$0$40314$ snipped-for-privacy@reader5.news.tin.it:

Vedi qui:

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Ciao, AleX

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AleX

No!

No

No

:)

Lascia stare la rete se vuoi vivere sereno e soprattutto a lungo.

Hai due possibilita` (oltre che leggerti tutto il manuale che ha citato AleX): sonda differenziale, che si puo` anche costruire, soprattutto se non si vogliono grandi prestazioni in frequenza, oppure, molto semplice, un trasformatore 230V->12V e misuri il secondario.

Con un analogico vedi bene tutte le distorsioni della tensione causate dai carichi non lineari.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Interessante lettura, grazie!

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Lorenzo

Beh tieni conto che è una cosa che farei una sola volta per curiosità, quindi il rischio sarebbe anche accettabile, ma ho letto dal doc consigliato da AleX che non collegando la terra all'oscilloscopio si potrebbe danneggiare l'isolamento del circuito di alimentazione dello strumento.

Direi che opterò per la prima, anche se al momento non ho trovato granchè su come autocostruirla.

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Lorenzo

Ciao E' la cosa piu' pericolosa, piu' inutile e piu' stupida che si possa fare con l'oscillopscopio !!!!!!!!!!! Della rete si sa gia' tutto senza nessun bisogno di rischiare la pelle,o almeno l'oscilloscopio !! Al limite ,come ti dicono, guardala a valle di un trasformatore.

Abbi pazienza.

Giorgio

--
non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

,

Pazzo. Se proprio devi dar sfogo a queste pulsioni autolesioniste, prendi una batteria da 12 volt, un inverter ed attaccaci l'oscillo. Ben separato da TUTTO!

E non toccare i puntali!

Una prece...

Piccio.

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Piccio

"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

di

so

1) la massa del cavo della sonda e' connesso a terra. 2) la tensione e' troppo alta per essere letta direttamente.

il primo punto, si risolve collegando l'apparecchio tramite, un trasformatore 220-220 isolatore, quindi NON AUTOTRASFORMATORE. il secondo punto, lo risolvi, se la sonda lo permette spostando il deviatore in divisione X 10, oppure comperando una sonda con questa possibilita. saluti

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<mario_ottone29

Lorenzo ha scritto:

semplice,

granchè su

ATTENZIONE : la sonda divide il segnale una decina di volte mediante impedenza , "passa basso" , se l'ingresso si riferisce a 400VAC , picco - picco max su un segnale 1Khz campione. La rete elettrica , ha 220Vefficace picco-picco è due volte la radice di due , inoltre il segnale ha una frequenza 50Hz notevolmente più bassa rispetto al campione.

E PERICOLOSISSIMO !

--
dangerous waters !
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reflex38066

Lorenzo ha scritto:

Al di là di sonde differenziali, massime tensioni di picco tollerabili, ogni misura sulla tensione di rete deve avvenire sempre e comunque con trasformatore separatore.

Reply to
honest

=E0,

to

se

Haciddenti cheppaura!

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Tomaso Ferrando

A quel punto però è come togliere il filo di terra. Per quanto riguarda l'autolesionismo ho fatto di peggio, ad esempio collegare fili in tensione, la *remota* possibilità che la carcassa dell'oscilloscopio possa essere in tensione non mi fa un granchè paura, a meno che per lesioni personali non intendiate l'esplosione dell'oscilloscopio con proiezione di condensatori, resistenze e induttanze, che potrebbe essere una cosa preoccupante :P

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Lorenzo

Stai parlando della sonda differenziale? Quindi questa 220V è proprio inguardabile? :D

Reply to
Lorenzo

Ok, ma questo trasformatore dobbiamo metterlo sull'alimentazione dell'oscilloscopio, no? Dal documento consigliato da AleX ho letto che per le misure superiori ai 30V è sempre consigliabile collegare il filo di terra, anche per gli oscilloscopi con alimentazione a batteria, perciò cosa si risolve? Hai sempre il coccodrillo della sonda a terra da collegare al neutro.

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Lorenzo

Non sei l'unico a dirlo, ma dimmi la verità, l'hai guardata anche tu almeno una volta eh? :) Detta così sembra un po il frutto del peccato degli elettronici.

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Lorenzo

sione

i,

Provato a pensare di metterlo "lato sonda"?

Saluti e televisivi (nel denso di TV...).

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Tomaso Ferrando

Basta una volta per lasciarci le penne. Usa un trasfo 230V->12V e fai quello che ti pare all'uscita. Oppure sonda differenziale attiva, con resistenze di ingresso di svariati megaohm (ma bisogna farla bene), alimentata a batteria.

Se consideri un rischio accettabile lasciarci le penne... fatti tuoi! A me e` capitato recentemente di dover fare una misura con quel sistema (e quando dico dover vuol dire che malgrado tutte le mie proteste non hanno trovato una soluzione diversa, dato che non avevano una sonda differenziale). Sono un professionista dell'elettronica, con ampia esperienza, so dove e` pericoloso... Bene, guess what?, ho messo per errore le mani dove non dovevo :(. Sfortunatamente il paveimento era di

*rame* collegato a terra e le mie scarpe sono sempre di cuoio. Non e` stato per nulla piacevole :(

Dammi retta: trasfo a 12V e fai cosa vuoi. Ls soluzione con due sonde :10 una per la fase e una per il neutro, con i coccodrilli collegati a terra e` anche una cosa da evitare. Trasfo a 12V e vivi felice, oppure sonda differenziale, che in tanti costruttori forniscono.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Stavo parlando di sonde differenziali: sono circuiti attivi con elevata impedenza di ingresso. Con quelle non ci sono problemi a fare misure sulla rete.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

snipped-for-privacy@4ax.com...> On Sat, 11 Oct 2008 00:53:06 +0=

200, Lorenzo

sione

e

di

Non e' ben chiaro dove consigli di mettere il trasformatore...

Saluti.

Reply to
Tomaso Ferrando

messaggionews: snipped-for-privacy@4ax.com...> On Sat, 11 Oct

2008 00:53:06 +0200, Lorenzo
e

Non e' ben chiaro dove consigli di mettere il trasformatore...

Saluti.

Hai ragione, allora collega il trasformatore alla rete, e sulla sua uscita l'oscilloscopio, ovviamente, senza il collegamento di terra, inoltre non toccare la carcassa dell'oscilloscopio mentre fai le misure e nemmeno toccare la parte metallica della sonda. Io, lo uso cosi per fare misure anche su alimentatori switching connessi alla rete. Ovviamente, a seconda del caso, forse e' piu conveniente fare il contrario, cioe' l'oscilloscopio collegato direttamente alla rete luce, e l'alimentatore swiching da riparare, collegato al trasformatore, in questo caso hai due vantaggi. 1) l'alimentatore e' anche limitato in corrente di caso di corto circuito. In quel caso sentirai ronzare forse il trasformatore, e dovrai staccare subito la linea per evitare di bruciarlo.

Reply to
<mario_ottone29

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