Simone Iori ha scritto:
"Ciao a tutti! Esiste un modo "semplice" per determinare che tipo di controreazione è applicata ad un circuito (in particolare ad un amplificatore)? Non riesco proprio a "vedere" come viene prelevato e riportato il segnale di > reazione, anche se sui libri viene dato quasi per scontato"... Help!!!"
Se tu per modo "semplice" intendi un qualcosa che ti permetta di individuare quale tipo di retroazione esista DENTRO una sorta di "black-box" di cui all'esterno hai solo ingresso e uscita credo che dovrai aspettare l'intervento di qualcuno MOOOOLTO più ferrato di me.
Se invece ti accontenti di capirlo avendo uno schema sotto il naso allora puoi procedere così:
1) scindi il problema in due pezzi:
a) come viene sentito il segnale da retroazionare? Se viene preso in serie al carico stai retrocedendo un segnale proporzionale alla corrente di uscita, se invece lo prendi in parallelo al carico stai retrocedendo un segnale proporzionale alla tensione di uscita.
b) come viene applicato il segnale di retroazione? Se viene applicato in serie alla sorgente il segnale differenza sarà una tensione mentre se lo applichi in parallelo il segnale differenza sarà una corrente.
Conseguenze di a);
Se il segnale di retroazione è prelevato in serie al carico l'anello tenderà a stabilizzare la CORRENTE di uscita del circuito mentre se il segnale è prelevato in parallelo al carico l'anello tenderà a stabilizzarne la TENSIONE.
I due tipi di prelievo possono essere combinati, dando così origine a un circuito che si comporta come un generatore avente una ben predefinita impedenza di uscita.
Conseguenze di b):
In caso di applicazione in serie tenderai ad avere un ingresso ininfluente sull'uscita di una sorgente di tensione mentre, in caso di applicazione in parallelo, tenderai ad avere un ingresso ininfluente sull'uscita di una sorgente di corrente. In soldoni: i generatori di tensione saranno più felici nel primo caso e i generatori di corrente lo saranno nel secondo.
Non so se è possibile combinare i due modi di applicazione del segnale di retroazione per ottenere un circuito di impedenza di ingresso prestabilita. Dovrebbe esserlo ma non ne son sicuro (e in ogni caso è praticamente inutile).
Prendi il tutto con un quintale di sale in attesa di interventi più "ufficiali".
Ciao! Piercarlo
PS - Esiste almeno un caso (l'inseguitore di emettitore) in cui la distinzione tra prelievo in tensione e in corrente non ha un gran senso anche se in giro la sento definire come una retroazione in corrente. Ma devo ancora approfondire la faccenda!