Controllore Motore Brushless

Ho cercato in rete ma non ho trovato nulla. Potreste indicarmi un progetto completo di un controllore brusless? Domenico

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Domenico
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"Domenico" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.interbusiness.it...

Anche tu modellista? Io ho cercato in lungo e in largo ma non ho trovato nulla...

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Villa Alessandro

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Villa Alessandro

"Domenico" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.interbusiness.it...

Allora, io avevo lo stesso problema (anzi, ancora lo ho). Ho cercato di far girare un motorino da testina di vcr. Prima ho cercato di capire com'era fatto: 9 espansioni polari e tre avvolgimenti. Insomma come un piccolo motore trifase con il rotore a magnete permanente. Mi sono detto che una sequenza di tre impulsi forse lo avrebbe fatto ruotare. Ho qundi realizzato un dispositivo così fatto:

555 4017 con auto reset al terzo imp e driver con tip110. Funziona e variando la freq di osc del 555, varia la velocità. La coppia espressa è però davvero ridicola. Suggerimenti?

Mauro

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Spike

Ma si in definitiva i motori brushless sono dei motori trifase col rotore a magnete permanente. Nel caso del motore di VCR alimentato ad onde quadre in realtà il funzionamento è molto vicino a quello di un motore in C.C. con spazzole e collettore dove però il magnete permanente è rotante e gli avvolgimenti sono fissi: la commutazione degli avvolgimenti avviene elettronicamente sulla base del segnale fornito da un sensorino (di solito ad effetto hall) anzichè con il collettore a contatti scriscianti. Nel tuo caso se hai ignorato il segnale del sensore e quindi lo hai alimentato senza preoccuparti di mantenere una certa relazione di fase tra segnale applicato e posizione del rotore è possibile che il motore non riesca a partire o esprima effettivamente una coppia molto bassa. Nei motori brushless industriali gli avvolgimenti sono pilotati con tensione sinusoidale trifase ma occorre un controllo in fase della stessa tensione di alimentazione rispetto alla posizione dell'indotto poichè essendo questo realizzato con un magnete permanete il motore non tollera alcun scorrimento come invece avviene nei normali motori asincroni trifase. Se si alimentasse direttamente un motore del genere a 50Hz molto probabilmente l'indotto rimarrebbe fermo e solo dando una spinta opportunamente energica e nella giusta direzione partirebbe: d'altra parte appenda una coppia resistente causa un certo scorrimento tra campo e rotore la coppia motrice va rapidamente a zero e il motore si ferma. In pratica il rotore porta un sensore di posizione angolare: l'azionamento legge la poszione angolare dal sensore e valuta l'errore di fase rispetto a quello del campo. Il controllo in velocità del motore è evidentemente realizzato variando la frequenza (e di conseguenza anche l'ampiezza per mantenere lo stesso carico agli avvolgimenti). Ma c'e' di piu': è possibile un controllo addirittura in fase e che quindi si traduce in un controllo in posizione angolare ed infatti si usano questi motori quando si vogliono realizzare dei controlli di posizione (ad esempio un braccio meccanico). In linea di massima quindi l'azionamento raddrizza e filtra la tensione di rete, poi realizza di nuovo la tensione di alimentazione del motore con i voluti valori di frequenza (fase) ed i giusti valori di tensione mediante un ponte a SCR e oportuna modulazione PWM. La gestione è ad anello chiuso sul sensore di posizione. Nelle piccole applicazioni vengono sostituiti dai motori passo passo perchè l' azionamento è molto piu' semplice ed economico soprattutto perchè, di solito, non si usa retroazione ma ci si affida alla coppia del motore passo passo come garanzia del mantenimento della fase (nota per costruzione del motore stesso) anche sotto sforzo. Ciao, Zio!

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Zio!

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