quali di queste 4 configurazioni circuitali usnado i FET invertono la fase del segnale e quali no? Common Drain, Common Source, Common Gate e Cascode
Un triodo collegato a "catodo comune" (si dice così?) cioè con resistenza di polarizzazione fra catodo e massa, resistenza fra positivo e anodo, segnale di uscita preso dall'anodo e segnale in ingresso applicato sulla griglia, inverte la fase oppure no? ho visto alcuni schemi di preampli a valvole in cui "lavorano" tre stadi del genere. Nel caso dovesse invertire la fase, il segnale in uscita sarebbe sfasato di 180° rispetto a quello in ingresso. La cosa non da fastidio all'orecchio?
Grazie a tutti.. Fabio
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"Claudius" ha scritto nel messaggio news:f8cbhs$hnj$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...
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nella vita quotidiana tu ascolti in continuazioni suoni e rumori sfasati in tutte le gradazioni. Inoltre il nostro apparato uditivo è estremamente sensibile alle variazioni di fase: infatti è grazie a questo che noi riusciamo a stabilire la provenienza di un suono e quindi la posizione nello spazio della sorgente.
I suoni nella gamma udibile hanno lunghezze d'onde comprese fra 17 m (un suono a 20Hz) e 17 mm (un suono a 20.000 Hz). Il calcolo è facile: la velocità media del suono in aria libera è 340 m/sec. Se fx è la frequenza di cui si vuol conoscere la lunghezza d'onda, si fa 340/fx. Il risultato è la lunghezza d'onda espressa in metri. Le nostre orecchie distano mediamente 25 cm e sono separate dalla nostra "boccia porta cervello": quindi un orecchio riceve spesso il segnale sfasato rispetto all'altro orecchio. Per i suoni bassi la differenza è minima, e quindi è difficile localizzarne la sorgente (per questo si possono usare i subwoofer centrali) mentre mano a mano che sale la frequenza le differenze si fanno sempre più grandi. Se ascolti una frequenza di 1000 Hz (l = 34 cm) se la sorgente è proprio di fronte a te ogni orecchio percepirà il suono in fase, ma se è spostata a destra di 45 gradi l'orecchio destro e l'orecchio sinistro percepisce il suono con fasi diverse e questa differenza, elaborata dal nostro cervello, ci comunica la posizione della sorgente. E' un esperienza piuttosto comune, direi. :) Per questo funzionano gli impianti stereo...tra l'altro ;) Se vuoi sapere di quanto è la sfasatura in questo caso fatti tu i calcoli perchè ora io mi scoccio, ho fame e...poi l'otite non mi da pace.:P
di solito dipende dall'ambiente e dai micromovimenti involontari che facciamo sempre. All'aperto è più difficile, al chiuso ci sono i suoni riflessi che forniscono altri dati al nostro sistema.
Chiunque entri in una sala anecoica riceve un impressione altamente spiazzante!
E ascoltare un pezzo musicale in cuffia riprodotto in modo monofonico (identico segnale per ogni orecchio) è spesso molto sgradevole: certi strumenti sembra che stiano sospesi sopra la nostra testa.)
Ma quello che mi sembra notevole è che noi siamo in grado di distinguere suoni che vengono dall'alto o dal basso. Anche in questo caso entrano in gioco i suoni riflessi e i movimenti involontari. Ma quello che mi chiedo è come faccia il sistema a stabilire la distanza. Mi spiego: la valutazione della distanza dipende dall'intensità del suono. Io penso che all'interno del nostro personale supercomputer venga costruita una mappa in 3d in coordinate polari: teta e phi (angolo orizzontale e angolo verticale) vengono acquisiti tramite le differenze di fase quasi in tempo reale, ma la distanza (ro o raggio) secondo me richiede un minimo di dati precedenti, classificati in base all'intensità e memorizzati per essere "tarata". Eppure noi stabiliamo quasi subito e senza grandi incertezze quanto è lontana la sorgente e se sta variando di intensità o si sta avvicinando o allontanando mantendo costante l'emissione. Per me è abbastanza misterioso.... Non so se mi sono spiegato e ancora non conosco la risposta.
"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
ci metto la firma sotto a quello che hai scritto ci puoi scommettere! :))
Un altro mistero è perchè ha creato gli st...i! per esempio perchè non si riesce a trovare nulla di serio e completo intorno a questo argomento? eppure il sito sembra serio:
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e quando di una cosa si parla, ma poco e balbettando a me viene la curiosità più forte. Chi ne sa di più? è da parecchio che mi interesso dello Stirling e si trova molto, ma sullo sfruttamento del suono io non trovo niente.
"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
Non credo che le mie siano molto superiori alle tue: è che di questo motore che sfrutta il calore in eccesso da qualunque sorgente, e di cui ci sono anche splendidi modelli perfettamente funzionati anche con il calore di una mano, mi incuriosisce da tempo e su wikipedia è spiegato piuttosto bene il principio di funzionamento. Si parla di tanti motori alternativi a quello a combustione interna ma di questo a combustione esterna, poco o niente.
E ora che ho letto del possibile uso dell'energia sonora ho pensato all'abbinamento con l'elettronica. Il messaggio l'ho lanciato: se c'è qualcun altro che ne sa qualcosa può darsi che si faccia vivo :)
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