Compensare il campo continuo nel trasformatore

Per compensare l' effetto negativo della campo, dovuto alla corrente contin ua nei trasformatori, es. nei finali audio a valvole, potremmo far scorrere nel secondario del trasformatore una corrente facente un campo continuo opposto a quello del primario, separato l' altoparlante con un condensatore, come in figura

spendio di energia, dovendo la resistenza R avere un valore assai maggiore all' impedenza dell' altoparlante, pena il consumo significa tivo di una parte della potenza audio d' uscita

Tuttavia il sistema avrebbe il vantaggio di poter migliorare la linearit?

to di alimentazione esterno ..chi convince ..e la cosa sarebbe migliorabile?

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rondine
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Non capisco da dove nasca una continua nel secondario? Forse sono ignorante totale, ma se nel primario circola una continua che va alla/e placca/he questa non si trasferisce nel secondario. Comunque nessuno vieta di usare un C adeguato per accoppiare l'altoparlante.

Salutoni

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BruAnt

Se sul secondario lasci attaccato direttamente e solo l'altoparlante in

continua importante.

Ci potrebbe essere qualcosa solo durante i transitori di accensione e spegnimento per cui il primario si carica o si scarica del campo prodotto dalla continua eventualmente presente.

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ArchiPit

Il giorno domenica 18 dicembre 2016 11:51:57 UTC+1, BruAnt ha scritto:

Dall' alimentatore, prendiamolo separato, in Corrente Continua, che alimenta il secondario attraverso la resistenza R!

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rondine

Il giorno domenica 18 dicembre 2016 08:17:00 UTC, rondine ha scritto:

...

cuito

Se ho ben capito stai cercando il modo di far lavorare il ferro del trasfor matore in una zona lontana dalla saturazione compensando gli effetti della polarizzazione del tubo con una corrente circolante nel secondario in grado di riportare il campo magnetico a zero nel nucleo.

i).

r basse potenze.

linearmente anche con un bias di polarizzazione, al limite basta usare un

delle alte impedenze e tensioni in gioco e di sicuro non contribuiscono a

a valvole e finali MOSFET.

Piccio.

Reply to
Piccio

Il giorno domenica 18 dicembre 2016 15:43:24 UTC+1, Piccio ha scritto:

rcuito

ormatore in una zona lontana dalla saturazione compensando gli effetti dell a polarizzazione del tubo con una corrente circolante nel secondario in gra do di riportare il campo magnetico a zero nel nucleo.

ari).

per basse potenze.

re linearmente anche con un bias di polarizzazione, al limite basta usare u

sa delle alte impedenze e tensioni in gioco e di sicuro non contribuiscono

re a valvole e finali MOSFET.

Carissimo Piccio e non aggiugo im lo sapevamo anche noi che esisteva er pusch pusch er, che oltretutto non funzionerebbe altrettanto bene ..ma vedi noi pensiamo che questo sistemino possa migliorare anche gli amplificatori gi

ne doppi valvoloni in uscita, ne trasformatori costruiti aggiungendo calami te, ne circuiti magnetici speciali. Pena, vero, un assai maggior consumo ancora da limitare, mettendo altri circuiti per mandare la corrente continua.

ta sul source e sola induttanza,

milmente compensate.

ttuto, da sfigati ma con foga, su altri forum, pieni di rompic...ni che distruggevano la discussione in qualunque modo, compresa la rilettura d el Vangelo

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rondine

Il giorno domenica 18 dicembre 2016 15:22:29 UTC, rondine ha scritto:

mite, ne circuiti magnetici speciali.

Mah!... Un finale a singola valvola in classe A quando ti regala 10W sono g

Dovresti avvolgere un ulteriore avvolgimento sul nucleo di compensazione.

spire ed attraversato da bassa corrente ma ovviamente su componenti gi?

aggiunge al pacco.

...

battuto, da sfigati ma con foga, su altri forum, pieni di rompic...ni

del Vangelo

E' che dovresti dirci a quale punto sei arrivato con gli altri forum cos? ? evitiamo di romperti gli zebedei, magari in italiano: il post, scritto

re il trasformatore e lo schema originale ovvero se si tratta di modificare

facile da applicare: con un reostato puoi regolare la corrente ma di sicur

n avvolgimento dedicato con tante spire.

Piccio.

Reply to
Piccio

Il giorno domenica 18 dicembre 2016 09:17:00 UTC+1, rondine ha scritto:

inua nei trasformatori, es. nei finali audio a valvole,

te un campo continuo opposto a quello del primario,

dispendio di energia, dovendo la resistenza R avere un valore

cativo di una parte della potenza audio d' uscita

cuito

Reply to
rondine

Il giorno domenica 18 dicembre 2016 17:16:08 UTC+1, Piccio ha scritto:

lamite, ne circuiti magnetici speciali.

ie spire ed attraversato da bassa corrente ma ovviamente su componenti gi

e.

i aggiunge al pacco.

dibattuto, da sfigati ma con foga, su altri forum, pieni di rompic...ni

ra del Vangelo

tere il trasformatore e lo schema originale ovvero se si tratta di modifica

? facile da applicare: con un reostato puoi regolare la corrente ma di si

e un avvolgimento dedicato con tante spire.

di rispondere!

Reply to
rondine

Il giorno domenica 18 dicembre 2016 17:40:22 UTC, rondine ha scritto:

Prima di tutto bisogna aver chiari i concetti: i numeri servono a poco se l i computi nelle equazioni sbagliate.

Piccio.

Reply to
Piccio

li computi nelle equazioni sbagliate.

stesso trasformatore

Variando il numero di spire cambierebbe soltanto la tensione e la resistenz a esterne che ti occorrono, per l' alimentatore

dell' impedenza d' uscita secondaria, altrimenti caricheresti troppo il segnale

Allora prova a sostituire due formule e la potenza dissipata dalla resisten za (senza segnale*) ti verrebbe Pdiss=R*I2^2=K*Z1*I1^2

soltanto funzione della corrente continua primaria e della costante K, che abbiamo detto 4..5 volte, (R=K*Z2)

..insomma per avere una decina di Watt in uscita ti occorrerebbe minimo una resistenza che ne dissipi almeno una cinquantina, sacrificio che per avere un classe A migliore sarebbe anche accettabile, co munque per provare la differenza!

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rondine

Il giorno domenica 18 dicembre 2016 17:16:08 UTC+1, Piccio ha scritto:

i aggiunge al pacco.

Non quello dei lamierini, spero...

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ferrando

critto:

si aggiunge al pacco.

i. Se si intende realizzare del nuovo ancora da progettare, tanto vale sovradi

ro rumore.

tto che significhi un miglioramento organolettico. La distorsione data dai valvolari raggiunge serenamente l'1%..2% contro lo

0.01% dei bipolari/MOSFET.

Piccio.

Reply to
Piccio

scritto:

he si aggiunge al pacco.

Ma c'e' anche il modo di far passare della corrente dentro ad un filo senza scomodare Joule piu' di tanto... (sempre non si volesse scomodare qualcun' altro!)

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ferrando

Il giorno domenica 18 dicembre 2016 09:17:00 UTC+1, rondine ha scritto:

Cosa ci sarebbe di negativo?

Reply to
ferrando

scritto:

za scomodare Joule piu' di tanto... (sempre non si volesse scomodare qualcu n'altro!)

oppure non potresti avere una resistenza non trascurabile rispetto a quella del carico..

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rondine

ha scritto:

enza scomodare Joule piu' di tanto... (sempre non si volesse scomodare qual cun'altro!)

la del carico..

Hai fatto delle prove pratiche al volo per verificare le migliorie, almeno? Praticamente dovresti poter regolare il campo in modo da poter vedere un'on da appiattirsi in alto (considerando il verso della corrente opposto al des iderato). Magari con un generatore di segnale o almeno la 50Hz di rete.

Piccio.

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Piccio

t ha scritto:

senza scomodare Joule piu' di tanto... (sempre non si volesse scomodare qu alcun'altro!)

ella del carico..

o?

onda appiattirsi in alto (considerando il verso della corrente opposto al d esiderato).

ifetto?

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rondine

difetto?

E' solo a scopo sperimentale: se si appiattisce vuol dire che la corrente c

esi del nucleo. Naturalmente nell'applicazione normale la direzione della corrente andr?

llo precedentemente misurato.

Piccio.

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Piccio

to difetto?

eresi del nucleo.

quello precedentemente misurato.

la va in saturazione distorgendo da per conto suo, e se hai modo di provarci riferisci se il gioco vale la candela, all' orecc hio, migliorando il suono dei classe A con trasformatore.

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rondine

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