Il mistero di un trasformatore

Ciao ho recuperato un trasformatore da un vecchio giradischi Ci sono tre fili (uno nero, due arancio) che vanno dal gira fino ad un ponte a 4 diodi. Saranno sicuramente l'uscita. MA i quattro fili colorati (blu bianco rosso marrone) che entrano nel traswformatore, come vanno interpretati? Sono forse per la corrente a 220 /125? (il gira è molto vecchio)

Ciao

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"." ha scritto nel messaggio news:453107f6 snipped-for-privacy@x-privat.org...

probabilmente c'era un selettore per le tensioni in ingresso. Considera 1 il comune e gli altri 3 per le tensioni. tipo 110-160-220.

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linus

ha scritto:

Il primario era quasi sicuramente attaccato ad un cambiatensione. Se lo hai già staccato devi prendere un ohmmetro e misurare la resistenza fra filo e filo, comprendendo anche il filo nero, che dubito sia del secondario. I due fili fra i quali misuri la massima resistenza "dovrebbero" essere quelli da collegare alla 220. I due fili arancio dovrebbero essere il secondario, ma controlla comunque che siano isolati dagli altri. Se c'è un ponte dovrebbero arrivargli solo due fili, non tre.

Giuliano

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JUL

Già è vero, però sono proprio tre, uno nero e due arancio, e a valle ci sono prima due fusibili, e poi quattro diodi. Vabbe, ma qui ci arrivo pure io, vado a vedere come sono messi e cerco di capire come funzionava.

Grazie, sto cercando di risparmiare sull'alimentazione dell'ampli di cui all'altro post..

A
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Penso di aver capito, ma correggetemi se sbaglio: tre fili , quattro diodi, due condensatori: ottengo una tensione duale (si dice cosi?) ossia 0, +15, -15

A

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ha scritto:

Il filo nero ha una bassa resistenza rispetto ai due arancio? Ed è isolato dagli altri fili?

Giuliano

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JUL

ha scritto:

Ok. Adesso mi hai convinto. E' un alimentatore duale a ponte. Allora, una volta trovati i due fili del primario con resistenza maggiore puoi collegarlo alla 220 (230). Quello che non mi convince è che, di solito, i fili del primario avevano ingressi a 110, 125, 160, e 220V. Più il comune. Mi manca il quinto filo. Ho visto qualche vecchio schema, il filo blu era l'ingresso a 160V.

Giuliano

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JUL

Il Sat, 14 Oct 2006 22:19:32 +0200, snipped-for-privacy@tiscalinet.it (JUL) Scrisse:

In alcuni apparecchi tra le selezioni c'era nache la 240V

Ricoh87

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Ricoh87

Fatto!! Funziona, (sai che sforzo, ma sono orgoglioso lo stesso).

Delusione, pero! Sono solo +-8 V...

SPeravo in almeno una 15ina. Se invece di usare l'ingresso della

220 uso quello della 125, ottengo una tensione doppia?

Ale

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Oppure, lo brucio? Propenderei per la seconda ipotesi....

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ha scritto:

La seconda è quella esatta. Con probabile fumata bianca e notevole puzza. Hai provato a misurare (con cautela) se fra uno degli estremi ed il blu hai 160V?

Giuliano

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JUL

No, però si puo fare la proporzione: tra rosso e blu: 400 ohm tra rosso e bianco mi pare 270 o giu di li tra marrone e blu idem 270 tra marrone e bianco devono per forza essere 400- (400-270)*2= 140

quindi, dovrebbero esssere

270/400* 220V= 150? bho, piu o meno ci siamo

Ale

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se non ti occorre un alimentazione duale metti il ponte fra i 2 fili color arancio e lascia libero il nero , avrai 16 V

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kfm

Si, posso fare cosi. Pero' non capisco perchè la maggior parte dei progetti hanno una alimentazione duale. Sono quei progetti che necessitano di un integrato? C'è una relazione del genere, o un'aòtra spiegazione, o è solo casuale?

CIao

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Non necessariamente. L'alimentazione duale c'è quando devi amplificare segnali lentamente variabili assimilabili a tensioni continue e quindi non puoi usare capacità di accoppiamento.

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mr. none

Grazie. Percio', sempre volendo cercare sempificazioni un po tirate per il collo, una alimentazione duale è indice di un buon amplificatore che voglia funzionare anche in banda bassa?

A
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