Commutare resistori di precisione

Ciao,

per tarare una scheda vorrei costruirmi un apparecchietto in grado di commutare alcune resistenze di precisione. "Precisione" intesa come stabilità termica e sul lungo periodo. Il valore esatto non è importante in quanto lo misurerei con strumentazione adeguata una volta per tutte. Per la scelta dei resistori conta naturalmente il coefficiente termico.

Per la commutazione pensavo di utilizzare dei rele. Su quale tipologia mi dovrei orientare? Cioè, quali sono i tipi di rele più indicati per questa applicazione: rf, segnale, o c'è qualcosa di più specifico?

Grazie Marco

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Marco Trapanese
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Marco Trapanese ha scritto:

Usa i reed sono in ampolla e pure i contatti.

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El_Ciula

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:kp7f8b$is9$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

credo che questo documento sia molto inerente

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servono relay a bassa EMF se hai a che fare con segnali piccoli, tipo questi

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blisca

Il 11/06/2013 17:43, El_Ciula ha scritto:

Grazie del suggerimento. Marco

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Marco Trapanese

Il 11/06/2013 17:53, blisca ha scritto:

Si, interessante, grazie.

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Ho trovato questi, molto simili:

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ma costano un botto come temevo: per 3 resistenze da commutare servono

90 euro di rele! Mouser ha anche questi:

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che presenta come "low thermal EMF" ma non sono reed e il datasheet dice "Special models *available* for low thermoelectromotive force" senza specificare altro. Quindi non sono sicuro che siano davvero loro. Ma costano quasi un terzo.

Marco

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Marco Trapanese

Il 11/06/2013 17.20, Marco Trapanese ha scritto:

ciao io per simulare lo sbilanciamento di un ponte estensimetrico usavo commutatori manuali con contatti in oro, ed è stato qualificato come campione di riferimento.

ciao primula

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primula

Il 12/06/2013 12:51, primula ha scritto:

Nel mio caso deve essere automatizzata la cosa. Comunque per il momento ho preso dei relé reed e resistenze a strato metallico (50 ppm / °C, 0.01%) per fare una prova.

Sicuramente per questa applicazione è più che sufficiente, ma nel contempo vedo di caratterizzare un po' il tutto per capire fino a dove può essere utilizzato.

Grazie a tutti Marco

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Marco Trapanese

Bhe, dovresti anche specificare che precisione ti serve, altrimenti non c'è limite al costo dei componenti necessari. Con le resistenze z-foil di vishay puoi avere pochi ppm per grado a prezzi accessibili, e una eccellente stabilità. Il resto dipende poi l'apparecchio che vuoi calibrare, come le dovrà misurare, se userai 4 fili, che corrente di test, che valori di resistenza. Il problema dell'emf termica si pone se dovrai discriminare bassi valori di tensione (quindi basse correnti di misura e/o bassi valori di resistenza) altrimenti basta avere un numero simmetrico di giunzioni per ramo e una buona uniformità di temperatura: ad esempio i reed normali puoi disporli a coppie uno sul ramo positivo e l'altro sul negativo per inserire e disinserire le resistenze, curando il layout per evitare differenze di temperatura ecc, ma tutto dipende dalla applicazione finale.

Ciao!

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Fabio_78

Il 12/06/2013 13:42, Fabio_78 ha scritto:

Certo. Volevo però farmi prima un'idea. In generale mi dovrebbe servire per tarare e/o verificare alcuni ingressi pt100.

In un caso non mi serve affatto una grande accuratezza (qualche decimo di grado è perfettamente accettabile) e infatti ho già ordinato relè reed e resistenze poco più che standard. Da questa prova cercherò di capire meglio quali possono essere i requisiti per l'altra applicazione dove vorrei puntare ai 5 centesimi di grado come accuratezza (circa 20 mohm di variazione).

Nel caso più critico si, lavoro a 4 fili. Non mi preoccupano tanto i resistori, quanto piuttosto i relè :)

Ho scelto dei DPST NO, così da avere sempre 1 sola resistenza inserita e lo stesso numero di giunzioni. Poiché la taratura avverrebbe sempre a Ta (diciamo 18-25 °C) il contributo delle termocoppie dovrebbe essere più o meno costante e quindi misurabile la prima volta (con strumentazione adeguata).

Marco

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Marco Trapanese

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:kp9mrg$a4e$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

Resistenze strato metallico da 0,01% di tolleranza? interessante, dove le hai reperite? dove avevo bisogno di estrema precisione ho sempre usato resistenze amagnetiche holco che pero' sono toll 0,5% ma da quanto leggo quindi si potrebbe fare meglio ...

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M1Ch3L3

M1Ch3L3 ha scritto:

Scusa eh, mi sembri uno sveglio...

La tolleranza se devi fare 1 solo esemplare o pochi non ti serve a niente, misuri e correggi, quello che interessa a te è la stabilità/deriva termica. Non stare a impazzire sui resistori, prendi i piu' stabili e componili, è tutto il resto il problema.

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El_Ciula

Il 13/06/2013 08:28, M1Ch3L3 ha scritto:

Su Mouser. Poi ci sono anche quelle a pellicola (dovrebbe essere la traduzione di "foil"). Naturalmente c'è relativamente poco assortimento di valori.

Marco

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Marco Trapanese

Il 13/06/2013 08:36, El_Ciula ha scritto:

Infatti. C'è da dire che spesso resistori con un'alta stabilità termica hanno anche tolleranze molto basse, ma dovendo comunque misurare il valore reale tenuto conto dei relè, cablaggio ecc... anche un 5% andrebbe bene.

Ciao Marco

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Marco Trapanese

"El_Ciula" ha scritto nel messaggio news:51b96851$0$17108$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

condivido quello che dici, ma quando il progetto non riguarda un solo esemplare bensi' almeno due che dovono lavorare nelle medesime condizioni, con le stesse tolleranze ristrette e comparate tra loro, utilizzare componentistica a bassissima tolleranza lo ritengo un obbligo...

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M1Ch3L3

M1Ch3L3 ha scritto:

Io ritengo sia una Cazzata invece, se acqusiti lotti di resistori in striscia a strato metallico, sono tutti identici, partiamo da resistori 1% a basssa deriva termica, ti componi i tuoi valori che misurando puoi portare addirittura sotto l'1% e hai campioni che hanno tolleranze minori delle super resistenze che vorresti usare tu.

Puoi fare 10 campioni < 0,5% senza troppa fatica.

Va che sti "campioni" li fai con 2 o 3 resistori da 5 centesimi eh.

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El_Ciula

"El_Ciula" ha scritto nel messaggio news:51b98588$0$12815$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

eh si , anche questo e' vero ;)

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M1Ch3L3

Come ti suggerivano gli altri, al di sotto di una certa soglia il valore assoluto è un problema secondario. Il problema primario è quello di garantire la stabilità dei valori nel tempo e al variare delle condizioni ambientali. A quel punto il trimming è normale, ed è comune vedere strumenti prodotti "in serie" che montano resistenze ad es. da 19.975 nominali (visto nei fluke) concepite per avere un trimmer in serie, o addirittura resistenze avvolte su mica e trimmate con abrasivo :O (visto in un ESI). Credo sia anche una questione economica, immagino sia più costoso avere una tolleranza bassissima piuttosto che una elevata stabilità seguita da un processo di trimming. Volendo perseguire valori di accuratezza e ripetibilità elevati, anche i processi di assemblaggio e saldatura contano, e possono deviare significativamente i valori finali. Allora si capisce che a volte conviene montare roba stabile e poi mettersi col cacciavitino a tarare per ottenere l'accuratezza che ti serve.

Cmq se vuoi i produttori te li fanno su ordinazione i valori, visto che le loro resistenze di precisione spesso sono comunque trimmate in fabbrica. Sul sito linkato da blisca c'è una bella selezione di roba allo 0.01%.

Ciao!

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Muvideo altrove 
Fabio Eboli nella vita reale... 
fabioebChiocciolAquipo.it
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Fabio_78

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