Come realizzare un caricabatteria isolato galvanicamente dal sistema da caricare?

Ho realizzato un tester per la misura di pressioni che deve andare sott'acqua e quindi la scatola e' ermeticamente chiusa L'involucro e' in materiale plastico Vorrei costruire un caricabatterie in grado di ricaricare gli accumulatori interni del tester, 4 stilo nicd da 1500 mA/h ognuno Mi ricordo di aver visto da qualche parte dei caricabatterie sui quali bastava appoggiare il dispositivo e questi garantivano la ricarica in x ore delle batterie contenute nel dispositivo stesso Immagino che l'accoppiamento sia di tipo induttivo, un mezzo traferro parte alimentatore, un mezzo traferro parte tester, posizionati in modo da accoppiare i due traferri nel modo migliore possibile e poi via di carica Potete consigliarmi una qualche configurazione circuitale gia' collaudata o componneti specificamente studiati per questo tipo di applicazioni? Ciao e grazie RobertoA

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RobertoA
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RobertoA ha scritto:

direi che il tuo caso è identico a quello degli spazzolini elettrici per i denti. forse l'unica differenza è un cilindretto, che genera l'HF, che si incunea dentro lo spazzolino. prova a fare una cosa simile,tenendo conto che devi lavorare a frequenze piuttosto elevate. (il mio spazzolino lavora intorno ai 60KHz.....l'ho verificato quando l'ho riparato). quindi generatore di potenza a xKHz e induttanza di carico. dall'altra parte induttanza di ricezione con raddrizzatori e sistema di carica. emi

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emilio

Spazzolino? Buono a sapersi Ma come fa la base ad interrompere la carica quando lo spazzolino e' carico? Oppure e' l'elettronica dello spazzolino che si 'controlla' la batteria e non ciuccia piu' corrente dalla base qando e' carica? Ciao e grazie RobertoA

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RobertoA

RobertoA ha scritto:

tipicamente essendo prodotti da poche decine di euro, se va bene c'e solamente un controllore sulle batterie, ma penso che sia sufficiente anche nel tuo caso. nel mio caso ,dopo i diodi, c'era solo una R!!!! l'importante è realizzare un sistema che riesca a trasferire la potenza necessaria alla tua applicazione, dopo di che la consideri alla stregua del secondario di un trasf. emi

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emilio

Quindi la base e' sempre attiva e lo spazzolino, quando serve, attiva/interrompe l'assorbimento energia dalla base? Si, e' sicuramente la soluzione piu' semplice Probabilmente adottero' anch'io questa possibilita', magari la base la accendo a mano via interruttore Ciao e grazie RobertoA

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RobertoA

RobertoA ha scritto:

La stragrande maggioranza dei carica batteria usano semplicemente il sistema della tensione costante (e una resistenza di limitazione della corrente): in pratica, quando le pile sono cariche la loro tensione è uguale a quella fornita, quindi non assorbono più. Ciao, Paolo

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pieffe

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