come ottenere 1,5 volt?

AAAAAUUUUUUUU!!!! (e prima che qualcuno mi frusti) RETTIFICA: ...sul COLLETTORE entrano i 12 volt, e dall'EMETTITORE si preleva la tensione ridotta...

Nota bene: la tensione in ingresso non occorre che si stabilizzata, come pure non importa se non arriva stabilizzata alle candelette. Ricordo anche di aver messo una resistenzona da 10W/0,1 ohm (mi pare) per limitare la corrente in caso di cortocircuito. Consiglio inoltre di verificare sotto carico (per evitare di maltrattare candele puoi utilizzare come test una lampada 12V/60W da auto) la tensione in uscita che andrà alla candela; per una questione di resistenze e tolleranze varie, potrebbe rendersi necessario aggiungere o togliere ulteriori diodi per raggiungere il valore ideale.

...

Si Antonios, anche io sono un modellista, o meglio lo ero... Ora non ho più molto tempo! Un aeromodello e poi un automodello. Grande divertimento! Ma questo è un altro newsgroup...

ciao

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TetraRex
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Il 29 Ago 2004, 08:00, "Antonios" ha scritto:

aereomodello

4A

Trovi accumulatori al piombo cilindrici da 2 V 5A sul catalogo RS a circa 10 euro, in negozio li puoi pagare anche meno. Marasali

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Marasali

e non si devono ricaricare ?

"Marasali" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

1,2

almeno

10
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Antonios

Il 02 Set 2004, 08:16, "Antonios" ha scritto:

Ovviamente si, però un caricabatterie è cosa meno impegnativa dell'alimentatore che ti proponi di realizzare. Anni fa un amico con 6 di queste batterie è riuscito ad avviare una 127 !

Marasali

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Marasali

ma io volevo fare sto alimentatore 1,5-2 v proprio per non comprare ne batteria ne caricabatteria....gia lo sapevo che esistevano...

"Marasali" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

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Antonios

si esatto è l'ultimo è autocostruito... la tensione evidentemente varia anche perche varia quella del primario (giusto?) l'amperaggio l'ho calcolato, in quanto sul trasformatore c'è scritto 60W 12V quindi ho fatto conto di 60/12= 5A mentre usando 13 V esce ovviamente intorno 4,5 A.. e non 4...

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Antonios

Sei un caso veramente difficile :-) Un'incrocio tra uno scozzese-genovese con antenati ebrei :-) Quasi come me ...

Allora, lasciamo perdere tutte le proposte con semiconduttori che ti hanno fatto, piu' o meno intelligenti. Costano e poi il tuo negozio e' a

30 km (costa anche la benzina, anzi il costo chilometrico della vettura e' ancora peggio).

Inoltre lascia perdere il partitore che continui a menzionare, non tanto perche' dissipa 40W per nulla (potresti usare una lampadina da faro :-), ma perche' e' impreciso, infatti varia la tensione in funzione del carico. Cioe', a vuoto presenta una tensione maggiore che sotto carico.

Vediamo che cosa hai a disposizione. Un'alimentatore da 13,2V 4A (ma non era da 12,8V 5A ?). La mia domanda numero uno e':

- si tratta di un'alimentatore regolato a semiconduttori oppure autoregolante (quindi solo con ponte di diodi ed eventualmente un condensatore) come i carica batteria ?

Pekilan

Ant> mi servono 2V e 4-5A

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pekilan

Molto bene, allora siamo a cavallo. Normalmente il secondario e' l'avvolgimento esterno e dato l'amperaggio dovrebbe avere una sezione di 1-2 mmq. Quindi e' abbastanza grosso da "lavorarci" sopra. La soluzione del tuo problema concettualmente e' banale (un po' piu' difficile nella pratica). Devi semplicemente aggiungere una presa sul secondario che ti fornisca circa 1,2 V in alternata che una volta raddrizzato e filtrato dovrebbe darti 2V in continua. Per cominciare, cerca di calcolare di quante spire e' formato il secondario, guardando quanti strati si vedono sul lato superiore del trasformatore e moltiplicando per il risultato che ottieni dalla seguente operazione: "altezza dell'avvolgimento" diviso "diametro filo secondario". Per non parlare troppo in modo astratto, supponiamo che tu conta 4 strati e 48 mm / 1,2 = 40 percio' 40 x 4 = 160 spire. Attenzione, i miei sono valori esemplificativi, non sono i tuoi (che non so). Per ottenere 1,2 V devi usare 1,2/12 = 0,1 cioe' un decimo delle spire totali. Se avessi 160 spire, basta quindi dividere per dieci e ottengo che per ottenere 1,2V mi bastano 16 spire. Qui mi viene un dubbio, ma hai 12-13V in alternata o in continua ?

Adesso si tratta di osservare il trasformatore e capire quale capo del secondario corrisponde alla spire piu' esterne del secondario. Quel capo sara' il capo "zero". Poi conto dove dovrebbe cadere la sedicesima spira (o quel numero che avrai trovato) a partire dal capo "zero" e taglio la carta in modo da scoprire le spire in quel punto. Poi con una lametta incido la resina isolante che copre la spira (ricordo che le spire anche se sembrano di rame nudo, in realta' sono ricoperte da uno strato isoltante sottile ma tenace di resina trasparente). Ti accorgerai facilmente quando hai raggiunto il rame. A questo punto accendi il trasformatore e appoggi il puntale del tester sulla incisione e l'altro puntale lo tocchi con il capo "zero". Leggi il valore che hai ottenuto in alternata. Se e' circa 1,2V, spento il trasformatore, puoi saldarci sopra, con un po' di pazienza ed un saldatore da almeno 50W, uno spezzone di filo che sara' la tua presa ausiliaria. Se invece il valore e' piu' basso, devi spostarti di qualche spira allontanandoti dal capo "zero". Se invece il valore e' piu' alto, devi avvicinarti di qualche spira al capo "zero". Di quanto spostarti lo decidi un po' a naso. E' chiaro che se, ad esempio, misuri 0,6V, vuol dire che dovrai spostarti di tante spire di quanto ti eri posizionato.

A questo punto per completare il lavoro ti serve solo aggiungere un deviatore sul frontale del tuo alimentatore. Il comune del deviatore sara' collegato ad uno spezzone di filo che va al ponte raddrizzatore. Invece gli altri due capi del deviatore vanno uno collegato al capo "12V" e l'altro al capo "1,2V" che hai appena ricavato. Unico rischio con il deviatore e' quello che se sei distratto potresti dare i 12V alla candeletta. In alternativa, invece del deviatore potresti mettere una presa aggiuntiva (sbagliare presa e' un po' piu' difficile che inavvertitamente toccare il deviatore). Se tutto e' andato bene, a vuoto dovresti misurare circa 2V. Se applichi una resistenza di prova da 1/2 ohm 10W dovresti misurare circa 1,2-1,4V.

Questa soluzione ha il vantaggio della massima efficienza al prezzo di non potere effettuare regolazioni una volta effettuata la costruzione. Mentre un circuito elettronico invece ti permette agevolmente di modificare la tensione in uscita.

Pekilan

Ant> si esatto è l'ultimo è autocostruito...

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pekilan

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