Sensori dell'allarme - Come fare ?

Salve ho i sensori delle finestre e delle porte dell'impianto d'allarme senza fili che sono alimentati da batterie tipo Transistors da 9 volts.

Ora accade frequentemente che queste batterie spesso, o nascono non caricate completamente oppure che, esaurendosi di poco dai 9 volts, mi mandino via Gps il segnale di "batterie scariche" anche se la loro carica è scesa di poco (tipo a 7 v.)

Questo è un gran fastidio che mi obbliga anche a continui cambi (e spese) di batterie che, scese a 7 volts, già non vanno più bene per i sensori.

Chiedo; è possibile sostituire le attuali batterie con altre ricaricabili e insieme collegare ogni attacco della stessa batteria ad un "adattatore" di corrente da 220 a 9 volts? In definitiva alimentarle direrttamente a corrente, ma fare in modo che la batteria ricaricabile rimanga cme "tampone" e stabile sui 9 volts ?

Come fareste voi? Collegando in linea tutti i sensori fra di loro e poi l'ultimo all'adattatore, oppure mettere un adattatore ad ogni sensore (visto che le prese a 220 v. sono posizionate proprio sotto gli stessi sensori (ma in basso, sul battiscopa)

Mi date dettagli di come fare? Grazie G.

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<GIOVANNI>
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Il 27/06/2011 9.36, GIOVANNI ha scritto:

ciao due cose, primo, ai dei sensori Wireless e cioè senza fili ora li vuoi alimentare, ti costa meno sostituirli tutti e mettere i fili a vista! secondo, una batteria da 9 V carica, spesso è a 10 - 11 V a vuoto e è scarica già a 8 V a 7V è da buttare, le ricaricabili sono con tensione nominale da 8,4V (con tensione a carico di 10-10,5 V 9,5 in esercizio)e a 7 le butti non le ricarichi. Aggiungi che le batterie nimh da 9 v si scaricano sullo scaffale già in 6 mesi...

ciao primula

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primula

Dovresti farti un sistema di carica con batteria al piombo in tampone, perchè con NiMh o simili non puoi farlo. Se vuoi una soluzione semplice e veloce, prova lo schema sotto. Non ricarica la batteria in modo ottimale ma fornisce una debole trickle charge che ne riduce l'autoscarica e a tensione di rete presente alimenta il sensore, così la batteria dura ancora di più. I diodi Schottky puoi anche sostituirli con simili al Si di media potenza, tipo 1N4001, ma dipende da quanto il sensore sopporti la caduta di tensione introdotta. Se dici che smette di funzionare con 7V non dovresti avere problemi con quelli al silicio, se no dovrai usare gli schottky. Li recuperi facilmente da alimentatori di PC rotti dove ne usano in quantità. Se vuoi usare un alimentatorino da 9V al posto di quello da 12, basta sostituire lo zener con un altro schottky, naturalmente nel verso giusto.

[FIDOCAD] MC 45 130 2 0 020 MC 45 55 2 0 010 MC 80 110 0 0 450 LI 45 130 80 130 0 MC 80 95 0 0 200 MC 80 55 0 0 200 MC 80 70 1 0 080 LI 80 55 80 70 0 LI 80 80 80 95 0 LI 80 95 80 95 0 LI 80 110 80 95 0 LI 80 95 80 95 0 LI 45 55 65 55 0 LI 65 55 65 55 0 LI 95 55 95 95 0 MC 105 95 0 0 010 MC 105 130 0 0 020 LI 80 130 105 130 0 LI 105 95 95 95 0 TY 45 40 4 3 0 0 0 Dialog Zener 3V 1W TY 100 50 4 3 0 0 0 Dialog Schottky 1W TY 55 75 4 3 0 0 0 Dialog 10KOhm TY 85 100 4 3 0 0 0 Dialog Schottky 1W TY 55 110 4 3 0 0 0 Dialog Batt. 9V TY 30 95 4 3 0 0 0 Dialog Alim. 12V TY 120 115 4 3 0 0 0 Dialog Al sensore/i MC 80 55 2 0 230 SA 80 55 0 SA 80 95 0 SA 80 130 0 SA 95 95 0 SA 95 55 0

Quanto sopra, fcd compreso, scritto mentre aspetto che un dannatissimo call center risponda. ('tacci loro!) Come dire: nessuna garanzia, anzi, non funzionerà un tubo e ti farà pure esplodere casa. Ecco!:)

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asdf

Ciao, anche io ho i moduli alle finestre wireless e con batterie da 9 volt, ma durano circa due anni eppure le finestre sono in uso tutti i giorni; al contrario quelli a ifrarosso posti nell'ingresso vanno dai 6 ai 9 mesi..., prima duravano anche un annetto abbondante... ma da quando i bambini sono diventati indipendenti ce piu movimento e loro lavaroano di più.

Usa batterie alkaline tipo duracell o altre di qualità e magari controlla i settaggi del modulo, ai miei ci sta la possibilità di inviare "il controllo" radio ogni tot ore... e ovvio che se invia spesso le batterie si scaricano prima, il controllo serve solo per monitrare lo status del modulo presso la centrale, ovvio che l'allarme o la manomissione è diretta e non ne risente di questi settaggi.

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Cannone Leonardo

ha scritto nel messaggio news:4e08331f$0$44205$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

Prendi tutto l'allarme e portalo allo smaltimento. Infatti non lo puoi più buttare nella monnezza. Compra qualcosa di serio e poi ne riparliamo. Alimentare a rete sensori senza fili è un nonsense visto e considerato che i sensori costruiti secondo le tecnologie attuali sono in grado, a seconda delle batterie che vengono utilizzate, di funzionare ininterrottamente dai due ai sei anni (questo non esonera tuttavia dalle operazioni di manutenzione e verifica periodiche da parte dell'installatore e del conduttore dell'impianto).

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Pinzgauer

Conscio delle conseguenze, asdf un bel dì scrisse:

Per quale motivo non si possono usare le NiMh?

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IBM: I Blame Mathematics
News 2002 [v 2.4] - [ StopDialers/PopDuster/SMTP Proxy -
http://www.socket2000.com ]
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Due di Picche

Perchè le NiMh e NiCd non gradiscono la carica in tampone. Al massimo puoi dare una leggera trickle charge di pochi mA (tipo lo schemino che ho proposto), per limitare l'autoscarica che in quei tipi di celle è molto elevata, ma se uno le lascia in carica indefinitamente crepano in poco tempo anche usando la carica lenta.

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asdf

Conscio delle conseguenze, asdf un bel dì scrisse:

Beh, direi che dipende dall'intensità della corrente di trickle charge.

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Chestnuts: a painful, embarrassing condition 
News 2002 [v 2.4] - [ StopDialers/PopDuster/SMTP Proxy -
http://www.socket2000.com ]
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Due di Picche

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