Come e' meglio rigenerare un condensatore vecchio?

Salve, il condensatore in questione (in realta' sono tanti in parallelo) e' da 200V 330uF e ha almeno 10 anni di vita e da un anno almeno e' fermo.

Prima di alimentarlo a 150V di botto, per evitare il rischio di rottura e' meglio rigenerarlo con quale sistema?

Me ne vengono in mente due: Lo collego prima a una sorgente a 50V con una resistenza di alto valore in serie e aspetto. Lo collego alla sua tensione di funzionamento di 150V con in serie sempre una resistenza di alto valore e aspetto.

Sono equivalenti? Altri metodi?

mandi

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zio bapu
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e' da 200V 330uF e ha almeno 10 anni di vita e da un anno almeno e' fermo.

' meglio rigenerarlo con quale sistema?

n serie e aspetto.

una resistenza di alto valore e aspetto.

A parte un centinaio di volt, no...

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ferrando

Il 23/04/2015 17.48, zio bapu ha scritto:

Ma ha senso?

in un condensatore, o va bene, o si buca per via del dielettrico crepato

- seccato - invecchiato. Quindi non hai nessuna garanzia che il diettrico magari regga a 50 V, ma si buchi a 150V.

A meno che il dielettrico sia autorigenerante. Esistono?

--
Con le budella dell'ultimo prete / impiccheremo l'ultimo re 
(Don Meslier, curato francese del XVII secolo)
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Giacobino da Tradate

scritto:

e' meglio rigenerarlo

Direi di no, visto che con 3,50 Euro ho comprato 108 uF di condensatori da 400 V...

Saluti rigenerati.

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ferrando

Il 23/04/2015 17.48, zio bapu ha scritto:

ciao metti in serie una resistenza da 15.000 ohm da 2-3 w

ciao primula

ps ovviamente se avessi un alimentatore regolabile sarebbe meglio con step di 15-20 volt e 10 minuti di stabilizzazione per step

--

http://www.avast.com
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primula

Il 23/04/2015 17:48, zio bapu ha scritto:

parallelo) e' da 200V 330uF e ha almeno 10 anni di vita e da un anno almeno e' fermo.

rottura e' meglio rigenerarlo con quale sistema?

valore in serie e aspetto.

sempre una resistenza di alto valore e aspetto.

Io farei la prima azione e poi la seconda. In un vecchio libro

condensatori elettrolitici nelle radio a valvole ferme da tempo. Se poi sono andati del tutto ovviamente serve solo l'imposizione delle mani, ma

La teoria su cui si "appoggiava" la manovra era proprio quello di riformare il dielettrico ma non sono sicuro di ricordare bene...

--
    Antonio 
http://brunettigiovanni.it  (sconti per chi cita questa lettera) 
http://ecceteraeccetera.it 
http://antoniopellati.it 
http://tecnologiadistudio.it
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Antonio

Il 23/04/2015 17.48, zio bapu ha scritto:

10 anni di vita non dicono nulla, dipende dal circuito in cui sono inseriti.
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iz4dzd

Il 23/04/2015 17:48, zio bapu ha scritto:

cerca con google "capacitor reforming"

--
bye 
!(!1|1)
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not1xor1

) e' da 200V 330uF e ha almeno 10 anni di vita e da un anno almeno e' fermo .

e' meglio rigenerarlo con quale sistema?

in serie e aspetto.

re una resistenza di alto valore e aspetto.

a

Con 150 Vcc? Davvero?

Forse volevi dire che la resistenza si scalda...

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ferrando

Giacobino da Tradate wrote in news:mhb5ug$enp$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org:

Vedi le precauzioni relative alla "Storage life", pag.1 e la "Leakage current" a pag.4:

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Gli elettrolitici hanno, in varia misura, caratteristiche di "self healing"

. Ciao, AleX

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AleX

Grazie a tutti, ho anche visionato i link suggeriti e quelli trovati, sembrerebbe che per essere sicuri che siano rigenerati ci vuole circa una ora con corrente limitata.

Per i curiosi: ho fatto un banco di condensatori per arrivare a 450V rubandoli dagli alimentatori ATX guasti, faccio tanti paralleli di 3 condensatori uguali (misurati) da 200V in serie, credo ci siano 10.000uF e metto le resistenze di bilanciamento.

Necessito di rigenerarli perche staranno fermi anche un anno e perche non so in che stato sono ora.

Li rigenerero' con un alimentatore a caduta capacitiva di circa 100mA.

Staremo a vedere, di sicuro non li colleghero' all'alimentazione definitiva in aria, ma dentro un contenitore, vedi mai che ne esploda qualcuno! :-D

mandi

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zio bapu

Io sto cercando quegli elettrolitici di spunto (200 microF o poco piu') da 230VAC per motori ad induzione. Ho visto prezzi da 20 euro cadauno. Cacchio.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

tto:

ate

Dal mio grossista di materiale elettrico fino a circa 30-40uF li pago 5 eur o.

200uF sono tanti.
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zio bapu

Il 29/04/2015 11.51, Bowlingbpsl ha scritto:

ma non sono elettrolitici, sono non-polarizzati

o sbaglio?

--
Per un giacobinismo in salsa padana
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Giacobino da Tradate

Sono entrambe le cose. Condensatori elettrolitici non polarizzati, per "spunto" motori (ad induzione, credo).

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Se mi fate sapere dov'e' che li avete visti a meno di vent'euro... me ne servono tra una decina ed una ventina, ecco. Noente di mortale, ma abbastanza da far salire la pressione.

Fabrizio

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Bowlingbpsl

ckconnect/dp/2429321

Credo che i tuoi siano diversi dai condensatori normalmente collegati ai mo tori monofase.

The capacitor is not permanently connected to the winding of the motor and is usually switched off automatically after starting.

Credo che i soliti siano poliestere, ne ho visto uno fuso e in un lato avev a emesso una protuberanza delle dimensioni di una falange di aspetto plasti co uniforme grigio e duro.

mandi

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zio bapu

Il 08/05/2015 17.38, zio bapu ha scritto:

Questo descrive come si utilizza un condensatore di spunto, ma non dice come e' fatto dentro.

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Per un giacobinismo in salsa padana
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Giacobino da Tradate

critto:

Dal datasheet e' elettrolitico. Solitamente nei motori e' collegato stabilmente, nei compressori per condiz ionamento invece dovrebbe venir disconnesso se non ricordo male, infatti qu esto dura solo 500 ore.

mandi

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zio bapu

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