Calcolo consumi in standby

Ciao a tutti. Vorrei un aiuto perché non riesco a capire dove sbaglio.

Devo misurare quanto consuma una scheda in standby; facendo la misura, mi trovo circa 92.5 uA, misurati alla tensione di batteria.

Secondo i calcoli, però, dovrei trovarmi circa la metà. Ho fatto i conti recuperando tutti i valori tipici dei consumi di corrente dai vari datasheet dei componenti, tenendo conto delle correnti statiche (dovute essenzialmente a partitori), e scalando tutto in riferimento all'efficienza dei convertitori alle condizioni di lavoro.

Ho rifatto i calcoli più volte, ma senza risultato. Sono in un ambiente chiuso (l'ufficio...), quindi la temperatura è grosso modo quella ambiente, e non dovrebbero esserci variazioni significative di umidità e alti parametri ambientali, quindi non credo che il problema possa essere qui.

C'è qualcosa che potrei aver trascurato? Ad esempio, è sufficiente tener conto dei consumi tipici o devo basarmi su quelli massimi? Oppure, devo considerare le correnti di leakage come un contributo a parte? Al momento ho ipotizzato che fossero incluse nella voce "consumo in sleep".

Grazie

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stinf
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Il giorno Tue, 9 Mar 2010 16:30:15 +0100, "stinf" ha scritto:

Ti indico una strada che ho usato a volte con apparecchiature alimentate a batteria.

Per vedere dove va a finire la corrente mancante, una cosa che puoi provare a fare è mettere una resistenza di basso valore (10-100 ohm) in serie all'alimentazione degli integrati e poi andare a misurare con un tester in mV o µV la caduta di tensione, in modo da controllare ogni componente.

A volte bisogna tagliare delle piste, ma è il prezzo da pagare.

Poi, quando sarai in grado di stimare chi è il colpevole del consumo elevato, potrai prendere i provvedimenti opportuni.

-- ciao Stefano

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SB

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n mV o

o,

Forse ci si arriva in modo pi=F9 indolore sommando le potenze dissipate dai carichi ohmici (V^2 / R). Con il multimetro si misurano le varie potenze, si sommano, si rapportano alla tensione di batteria per determinare la corrente relativa e ci=F2 che resta =E8 intrinseco agli IC. In condizioni statiche. In teoria... :-|

Piccio.

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Piccio

stinf ha scritto:

Magari ti dico una cosa ovvia, però oltre a scalare in base all'efficienza, devi scalare in base al fattore di conversione, se usi dei DC/DC.

Se per esempio entrano 5V e il convertitore eleva la tensione a 10V, la corrente misurata sul 5V sarà proprio il doppio di quella assorbita sul

10V, più quella dovuta alla sua inefficienza di conversione.
--
  _|/ Francesco Sacchi - Develer S.r.l., R&D dept.
   |\ http://www.develer.com/ - http://www.bertos.org/
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Francesco Sacchi

i

DC/DC che "lavorano" con meno di 100 u(micro)A?

Speriamo non scaldino troppo!

Saluti efficienti.

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Tomaso Ferrando

Beh ma tra tipici e massimi non c'è un fattore 2, vero?

Ah ma la tua scheda ha su un microcontrollore! E dirlo prima? Controlla allora che tutte le periferiche che non usi per risvegliarti siano spente prima di andare in sleep, a volte la cosa non è automatica.

P.

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Pasu

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.

Quoto. Sugli AVR non solo le periferiche "operative" consumano, ma anche i riferimenti di tensione attivabili tramite programmatore esterno (fuse bits).

Piccio.

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Piccio

Piccio:

Se hanno addirittura messo un registro per disabilitare i buffer digitali nei pin che possono essere usati come entrate analogiche, c'avranno avuto i loro buoni motivi. E poi c'è pure il DebugWire, la cui attivazione, però, credo comporti consumi assai superiori ai 45 uA che mi pare di capire gli avanzino.

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F. Bertolazzi

:) Beh, è solo in fase di sleep, chiaramente...

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stinf

(Vorrei capire perché non vedo questo post nell'elenco, ma solo nel quote di Piccio...) Sì, ho un micro, in particolare il PIC18LF8723 della Microchip. Forse l'ho dato per scontato, scusate.

Ho verificato tutte le periferiche più volte. Almeno quelle che nominalmente consumano (watchdog, brown-out, ecc.) sono spente.

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stinf

Mmmh, nei PIC non mi pare ci sia niente del genere. Però, se dici che devo controllare anche i buffer dei pin, ho paura che finirò con l'andare al manicomio... C'è un sistema più o meno veloce per verificare se il micro assorbe più del dovuto? A parte staccarlo, intendo... anche perché poi dovrei riempire la scheda di pull-up/down per spegnere gli altri componenti...

Comunque, sì, mi avanzano circa 45 uA.

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stinf

Beh, è un primo passaggio... magari comincerò così, e vedrò cosa ne viene fuori.

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stinf

Beh, un po' dispendioso in termini di tempo, comunque in ultima analisi potrei tentare anche questa via. Certo però che se fosse possibile evitare... ;)

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stinf

Il giorno Wed, 10 Mar 2010 10:23:35 +0100, "stinf" ha scritto:

Ma il micro quanto consuma alla fine?

Inoltre verifica che tutti i pin siano a Vcc, 0V o usati come outputs.

Lasciare input aperti porta a delle variazioni di tensione in ingresso che facilmente aumentano il consumo.

-- ciao Stefano

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SB

Che io sappia ogni periferica ha il suo bit di abilitazione nel rispettivo registro di controllo. Controlla in particolare le periferiche che non hanno bisogno di clock (amenoché non hai un clock secondario abilitato, ma ne dubito, visti i consumi)

Se temi che ci siano "perdite" attraverso i pin di i/o puoi provare a piegare i pin incriminati in modo che non entrino nello zoccolo... ammesso che l'aggeggio sia in contenitore DIP e che ci sia uno zoccolo :-p

I pullup/down non sono la scelta vincente, per definizione.

A quanto stai alimentando il PIC? Sei sicuro che le specifiche che hai in mente siano per quella tensione?

P.

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Pasu

Non ti seguo sai? Consumano solo le resistenze? E i diodi, ad esempio?

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Pasu

Coprili bene che non prendano freddo e sogni d'oro!

Buon lavoro.

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Tomaso Ferrando

Sulla carta meno di un uA, realmente non ho misurato (anche perché misurare i nA è tutt'altro che facile...)

Anche qui, in teoria ho fatto attenzione a questo, quindi non dovrei avere situazioni del genere. Un dubbio però ce l'ho per gli ingressi analogici, che restano tali anche in sleep... non è che forse dovrei switcharli a digitali per l'occasione?

Uno di questi ha anche un partitore resistivo (serve a leggere la tensione di batteria)... mi sto chiedendo se quella tensione "strana" (rispetto alla Vdd) non possa creare problemi...

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stinf

Il giorno Thu, 11 Mar 2010 13:23:36 +0100, "stinf" ha scritto:

Un sistema c'è e te l'avevo indicato.

Non conosco i pic, con gli AVR non succede.

Per consumare davvero poco, devi evitare i partitori di tensione verso 0V.

La Vbat la puoi misurare mettendo il partitore verso un altro pin normalmente a Vcc che metterai a 0 solo durante la misura.

Considera che la misura dura pochi uS e la fai ogni tanto. In questo modo il partitore non consuma niente.

-- ciao Stefano

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SB

Hai ragione... Purtroppo non ho avuto ancora tempo per farlo, e quindi per ora mi limito a raccogliere suggerimenti, per poi finalmente tentare qualcosa appena avrò un minuto.

Comunque un tentativo posso sempre farlo...

Hai ragione, non ci avevo pensato. L'unico problema è che non ho pin liberi, quindi al limite devo pensare a qualcosa di diverso (tipo usare dei pin che quando leggo la batteria sono a 0V, o qualcosa del genere...)

Certo, questo è vero. Comunque mettendo resistori di valore molto grande posso limitare il consumo a una percentuale molto piccola.

Grazie dell'aiuto (anche a tutti gli altri, s'intende).

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stinf

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