Ho comprato un grosso caricabatterie tradizionale DECA (class 220A Booster) a tre funzioni: carica lento (3-4A) - carica rapido (15A) - avviatore (>45A).
Usandolo per avviare un fuoristrada diesel con la batteria mezza morta, il mezzo non si e' avviato per nulla. Ho dovuto prima caricare la batteria per la solita mezz'oretta, dopodiche' si e' avviato, ma credo per merito della sua batteria e non del booster. 100 euro buttati.
Lo apro e dentro c'e' solo un trasformatore e un grosso raddrizzatore a piastre. L'avvolgimento del booster e' un filo smaltato di sezione molto grossa, e cioe' niente differenzia concettualmente la sezione booster dalla sezione caricabatterie a parte la corrente erogabile. Corrente che peraltro non raggiunge le centinaia di ampere di spunto necessarie a partire con la batteria morta.
Io vedo in comercio dei booster piu' o meno professionali di grosse dimensioni, con ruote e sviluppo verticale, e a qs punto suppongo che abbiano dentro un altro trasformatore, con avvolgimenti piu' grossi ancora.
Poi vedo dei booster piccoli portatili che dentro possono avere solo la solita batteria gel da 12V 7Ah, e mi chiedo 1) se funzionano (suppliscono veramente a una batteria automobilistica morta?) e 2) su che tecnologia si basino, visto che una gel da 7Ah non puo' fare le veci da una da 100Ah. Condensatore?
Qualcuno ne ha mai aperto uno?
Ultima domanda, i raddrizzatori a piastra come sono fatti? selenio? vantaggi rispetto a un diodo semiconduttoree di pari amperaggio?
grazie