In un automa digitale, una macchina a stati finiti che si sposta da uno stato all'altro in base a cosa c'è sugli ingressi, che rapporto ci deve essere tra il clock della macchina e la "rapidità" con cui cambiano gli ingressi? Rapidità intesto come durata nel tempo del segnale, non una questione di t_rise o t_fall del segnale.
E' corretto che clock è ingressi vadano alla stessa velocità, tipo clock da
1microsec e in ingresso un impulso da 1 microsecondo (magari anche sincroni sottocomandati dallo stesso clock) o nella realtà si preferisce che gli ingressi siano più lunghi rispetto al clock in modo da non perdersi qualcosa?