Ho controllato l'assorbimento di un trasformatore 220 -> 16 V. 1 A ed ho rilevato un assorbimento a vuoto di piu' di 55 mA a 220 V (con il secondario disconnesso). E' montato su un antifurto (AlarmCom-Siemens) e quindi deve essere in funzione h24; e' un consumo eccessivo oppure, trattandosi di un trasformatore per uso continuo, e' una cosa normale? ciao Angelo
Perché te ne preoccupi? Scalda troppo? O hai paura che consumi troppo? Nel secondo caso, devi usare un misuratore di consumo di qualche tipo, è un carico fortemente induttivo e non basta misurare tensione e corrente.
Nessun riscaldamento, solo che 10/15 W a vuoto e 10/15 + 2/3 W sotto carico, mi sembra uno spreco inutile; oltretutto su un antifurto che e' quindi destinato a restare acceso h24 per anni!
Ho connesso il trasformatore al carico, la scheda antifurto, e ho rilevato un incremento dell'assorbimento, sempre sulla tensione di rete, di non piu' di 5/7 mA. Prima di metterlo in esercizio, volevo rendermi conto se era il caso di migliorare il rendimento del sistema e quindi mi sono messo a fare delle misure; l'intento era di migliorare la gestione del micro, mandandolo magari in deep sleep e parzializzando l'alimentazione alle varie utenze; mi sono fermato subito a causa di questa prima rilevazione. ciao Angelo
ciao è normale un trasformatore 230V 16V 1 A non ha un rendimento superiore al 50% lo spiegavano a scuola oltre 30 anni fa, si è migliorato solo con i trasformatori elettronici, che però bruciano con una sovratensione .
Va bene. Allora procurati un misuratore di tensione di quelli economici, 15-20? e misura la potenza assorbita con quello. La corrente da sola non dice nulla.
Anche questo dice poco. Aumenta l'assorbimento ma cambia anche lo sfasamento. In linea di principio, anche senza misuratore di consumo puoi misurare i parametri del trasformtore e ricavare quel che ti serve.
Finché non trovi un modo affidabile di misurare il consumo ti muoverai alla cieca.
senza carico il rendimento è sempre dello 0%... se prendi in considerazione il carico massimo nominale puoi anche superare il 90% con un trasformatore toroidale...
i trasformatori sperimentali con superconduttori arrivano al 99,85%
La misura dà 230V * 55mA =~ 12VA (meno di 14). Ma questi sono VA, non watt. Essendo a vuoto, è verosimile che i watt siano molti meno, ma per saperlo non basta un tester, come dicevo. Serve un misuratore di potenza.
C'e' un sistema diy per fare la misura della fase fra corrente e tensione, magari usando un oscilloscopio? (prendendo tutte le precauzioni del caso per l'uso della tensione di rete!), oppure bisogna ricorrere per forza ad uno strumento commerciale? Anche se il fondo scala e' 200 A e quindi avrei dei problemi a leggere
50 ma, un tester a pinza, potrebbe essere valido? Sempre tenendo presente che si tratta di una misura non da laboratorio, ma da hobbysta, anche se il lavoro e' impegnativo come se fosse da pro. ciao e grazie per ora a tutti Angelo
può essere rischioso collegare direttamente gli ingressi dell'oscilloscopio alla rete (di solito è scritto nelle specifiche quando è possibile farlo senza rischio di bruciare i circuiti di ingres so)
ci sarebbe una configurazione di amplificatore differenziale con due operazionali invertenti in serie che permette di gestire anche tensioni molto alte riportandole, relativamente alla terra (cui andrebbe collegato il terminale di massa della sonda dell'oscilloscopio), ad un valore gestibile con tranquillità da qualsiasi oscilloscopio...
un'alternativa più semplice è usare trasformatori (sia per la corrent e che per la tensione)
un'altra possibilità sono i vari integrati usati principalmente per la
misura della potenza e del consumo energetico che in molti casi riportano anche potenza reale, apparente, cosfi, ecc
ti manca comunque il rapporto di fase rispetto alla tensione
A questo punto, seguiro' il consiglio di "pot" e cerchero' un misuratore di consumo. Mal che vada, uno strumento di misura in piu' in laboratorio, sara' sempre qualcosa di utile. Grazie a tutti per la pazienza e per le spiegazioni. Ciao Angelo
Non si misura così la potenza. Un trasformatore a vuoto mostra solo la sua induttanza magnetizzante più le perdite nel nucleo. In pratica hai un assorbimento con cosphi (fattore di potenza) molto ridotto: 0,3 ~
0,4. In queste condizioni vedi una corrente assorbita grande, ma che corrisponde ad una potenza consumata (attiva) piccola. Il resto è potenza reattiva, ossia energia accumulata nell'induttanza e poi restituita alla rete.
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- Oh!!! Ghe xe nesuni?
- Si! Sa vuto?
- Gavio na cariola da prestarme?
- La voto piena o la voto voda?
la potenza reale è data dal valore medio del prodotto di tensione e corrente una soluzione relativamente semplice è quella di usare un moltiplicatore analogico a 4 quadranti seguito da un integratore
purtroppo molti IC analogici sono stati ritirati dal mercato
un esempio che impiega l'AD633 come wattmetro da abbinare ad un multimetro lo trovi qui:
vedo che su ebay si trova da hongkong o dalla cina a meno di 4 euro
se non ricordo male c'è anche un progetto di elektor che impiega degli
OTA (LM13700) che dovrebbero costare di meno ma forse sono un po' meno precisi
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