arduino

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Il 09/03/2015 19:42, harris ha scritto:

inizia tu

che dagli elettronici incalliti sia considerato un accrocchio ... mi

ma se hai domande ... non avere remore !!!

poco ma se ne parla !!!

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tony pedi

non lo so, ma non mi manca il fatto che non ci siano discussioni.

..

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Arkannen

Il 09/03/2015 19:42, harris ha scritto:

se avessero fatto arduino una ventina di anni fa avrebbero aperto un gruppo di discussione... ora usano tutti i forum su siti web e noi utenti di usenet siamo come

:-)

--
bye 
!(!1|1)
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not1xor1

Il 09/03/2015 23:44, Arkannen ha scritto:

forse perche' ci sono gia' i forum che trovi passando dal sito di arduino, sia stranieri che italiani, G.

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Giorgio

"Giorgio" ha scritto nel messaggio news:5501bb3f$0$13461$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

Il 09/03/2015 23:44, Arkannen ha scritto:

non sono un fan di Arduino, a me piace l'assembler nudo e crudo e i microcontrollori come mamma li ha fatti.

..

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Arkannen

Ti porto rispetto...

Piccio.

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Piccio

"Arkannen" ha scritto nel messaggio news:mdt0jk$hia$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

idem,anche se ammiro l'effetto incoraggiante che Arduino ha su 15enni,70enni e altri che non hanno pai osato scrivere una riga di codice

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blisca

La butto giu io una domanda :) Magari non tutti lo sanno ma per fine mese dovrebbe uscire una guida edita da Tecniche Nuove proprio su Arduino robotica e spicciole, la baser per Ard uino, 10euro mi pare, ovviamente Apogeo con la sua guida sarebbe meglio, ma csta un fracco col kit...io ho comprato un Arduino Uno assieme ad altra pa ccottiglia elettronica e ci sto facendo amicizia :)

Arduino, ma io credo che gli vada tributato di aver aperto un piccolo mondo con una piccola finestra a gente che diversamente non avrebbe osato sfiora re un PIC :)

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CapturLove

Il 19/03/2015 18:12, CapturLove ha scritto:

Vero, come e` vero che una buona parte parte di questo piccolo mondo crede di poter fare a meno della legge di Ohm e si pianta li.

Ma ci sono altri casi in cui invece l'ottimizzazione raggiungibile con un micro in asm non e` indispensabile, mentre e la comodita` di prototipare / costruire con qualcosa "gia` pronto" comandabile via USB e` impagabile. Ad esempio con Arduino ho ricreato un (seppur lento) bus parallelo tramite shift register per comandare un vecchio programmatore di EPROM, senza bisogno di sistemi di sviluppo per PIC et similia.

Diciamo che va preso per quello che e` con i suoi limiti: una comoda [*] interfaccina programmabile comandabile da PC, o un modulo funzionante standalone per compiti intermedi tra quelli di un micro "puro" e quelli di un PC (e includo nei PC anche il RaspBerryPi).

----------------------- [*] Comoda fino a un certo punto, perche` il connettore strip staccato di mezzo passo 2.54 dal precedente e` un incubo (voluto?). Anche la scelta degli strip femmina porta a discreti potacci in stile bredboard se non si usano gli appositi shield morsettiere.

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Claudio_F
&u ha detto:

O su chi non ha voglia di perder tempo sull'assembler. E il codice devi scriverlo eccome, in C, quindi bene o male lo si deve conoscere.

idiosincrasie proprie del micro, ma ci si focalizza sul risultato. Oltretutto le librerie a disposizione sono tante e coprono quasi tutto il necessario per l'elettronico sperimentatore. Chi si metterebbe oggi come oggi (ma anche ieri) a programmare il proprio PC in assembler? Ritornereste per caso alla macchina da scrivere quando ci sono i word processor?

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Megazone

Megazone wrote in news:mfoblh$e5e$ snipped-for-privacy@virtdiesel.mng.cu.mi.it:

Insomma... vedo fare tanto cut&paste, senza capire molto del codice C che stanno scrivendo.

tanto cara al Banzi: provare per tentativi e veder cosa viene fuori. (Ed evitare che il "creativo" sia costretto a passare dal "tecnico" per ottenere qualcosa).

piattaforma finale: invece di disegnare uno schema dedicato al progetto che si vuole realizzare, si finisce per usare la board tale e quale, con i vari shield, con il risultato, a seconda dei casi, di usare un cannone per schiacciare una zanzara, oppure di dover fare salti mortali per sfruttare quel che passa il convento... uhmm...

E' allo stesso tempo un vantaggio e uno svantaggio: il risultato dipende

implementare le librerie colui che le ha scritte (su cui devi riporre cieca fiducia... ;-) )

Vero. Ma quando manca la libreria, sei fermo. E oltretutto le librerie che ha scritto qualcuno che nell'approccio top-

arduino.

Quindi serve sia l'uno che l'altro.

Domanda ovviamente retorica ;-)

deve fare in poche decine di kB senza richiedere qualche MB di installazione...beh, qualche dubbio sull'efficienza del codice ti viene

;-)

Ciao, AleX

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AleX

"Megazone" ha scritto nel messaggio news:mfoblh$e5e$ snipped-for-privacy@virtdiesel.mng.cu.mi.it...

O su chi non ha voglia di perder tempo sull'assembler. E il codice devi scriverlo eccome, in C, quindi bene o male lo si deve conoscere.

Tutto Arduino consiste in due funzioni e qualche decina di librerie.

Altrimenti adopero altro, tipo computer su singola scheda come Raspberry.

..

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Arkannen
&u ha detto:

sbizzarrisce con le modifiche.

progetto. Utilizzando componenti discreti e microcontroller, con la

pensarlo.

gratuito con un linguaggio ad alto livello. Va bene per quasi tutto, ovvio che per le applicazioni "particolari" possa diventare poco fungibile, ma per il resto...

Io la vedo in un altro modo. Pensa per esempio ai PLC. Quello che fanno si potrebbe fare, nella maggiorparte dei casi, con un apposito

solo a sviluppare il software di controllo non l'hardware. E' il lato

serve per la maggior parte delle applicazioni (input/output digitali

Ingressi ed uscite. E' quanto basta per la stragrande maggioranza dei circuiti.

Arduino serve all'hobbista, allo sperimentatore. Problemi semplici i anche complessi si possono risolvere con uno di questo circuitini. Certo questo porta a farlo usare ad un sacco di gente che non capisce una emerita cippa (o quasi) di elettronica, ma chi ne sa lo sfrutta a fondo.

Te la fai.

Allora dovremmo smettere di usare i circuiti integrati per la stessa ragione!

Questo aveva un senso quando memoria e dischi costavano un patrimonio. Mi ripeto, un arduino mini costa una bazzecola e fintanto che il codice da inserire non raggiunge i limiti del micro poco importa quanto sia grande se risolve il problema. Far lampeggiare un

paio di transistor lo si realizza, ma vuoi mettere? ;-)

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Megazone
&u ha detto:

Ah si, setup e loop. Ma mica bastano quelle! Le altre le devi fare

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Megazone

potrei

Che poi, siamo sinceri: io, dieci anni fa, quando dovevo fare un prototipo per una stupidata, sai che facevo? Montavo sulla breadboard il mio pic 16f84a c on

avevo

avevano il loro micro preferito, il setup collaudato, e il resto era solo prove di quello che serviva.

are

Poi oh, se uno decide di mandare in produzione il prototipo che c'entra,

scemo lui; ma questo si poteva fare pure diec'anni fa con qualsiasi micro s u qualsiasi progetto.

M2C Ciao!

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fmassei

snipped-for-privacy@gmail.com ha detto:

Penso che milioni di persone (milioni magari no ma quasi) si siano

sparso per internet...

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Megazone

ipo

ro che

dato,

Personalmente, quello che mi piaceva di quel modello era che non solo potev o montare un circuito funzionante in due minuti, visto che necessita di una elettronica a contorno veramente risicata, ma soprattutto il fatto che ha u na "resistenza" incredibile.. Ricordo d'aver dato per errore certe botte inimmaginabili sulle porte e non faceva una piega. In tutta la mia vita son riuscito a bruciarne solo uno e ancora i miei amici/colleghi se lo ricordano, e raccontano come ho fatto durante i nostri incontri (purtroppo ormai saltuari).

A livello software, a parte quello che trovavi online o dai colleghi, manca va

ore come tutti dovrebbero essere.

Ciao!

Reply to
fmassei

Megazone wrote in news:mg41cb$adr$ snipped-for-privacy@virtdiesel.mng.cu.mi.it:

Forse abbiamo punti di vista diversi: le modifiche (e il debug) le fai quando ci capisci qualcosa. Appiccicare insieme pezzi di codice senza

poi ci sorgono problemi (ovviamente) imprevisti.

Te lo dico per esperienza, visto che ogni anno ne vedo diversi che si cimentano in tal senso ;-)

A me preoccupa un po' come vengono realizzati i cablaggi, anche se si tratta di progetti hobbistici. ;-)

E, soprattutto, certificati...

Ti faccio un esempio: stavamo cercando tempo fa, per un progetto basato su arduino, quanto era il consumo dello wi-fi shield. Tra i doc ufficiali non si trova nulla. Probabilmente al 90% di chi usa arduino non interessa, ma in questo progetto era essenziale per valutare l'autonomia "in isola".

Ma infatti forse non ci siamo capiti: per l'elettronico "vecchia

la conosce e non gliene frega niente di conoscerla.

Implicitamente dai per scontato il possesso delle competenze necessarie.

Quando usi un circuito integrato, ti vai a leggere le specifiche sui

piedini amplificatori operazionali....

(beh, ho conosciuto uno che chiamava tutti gli integrati a 8 piedini che vedeva, "chip per la PS"... ;-)

Non mi pare una buona giustificazione.

sviluppatore?

Esempio banale: come superi il limite di linee di I/O di un arduino uno?

esempio multiplexare (quindi se lo fa o sa che deve cercare lo shield multiplexer). Chi non le conosce, compra l'arduino mega...

poteva fare con due transistor. (E volendo anche con uno solo... se gli UJT non fossero ormai fuori produzione ;-) )

Ciao, AleX

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AleX

snipped-for-privacy@gmail.com wrote in news: snipped-for-privacy@googlegroups.com:

/QUOTE ON "In passato, utilizzare l'elettronica significava doversi rivolgere a degli ingegneri e costruire circuiti un piccolo componente alla volta; questi ostacoli impedivano alla gente di fare esperimenti diretti con il medium" /QUOTE OFF

That's all.

l'elettronica...? ;-)

Ciao, AleX

Reply to
AleX

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