Amtron (AMTRONCRAFT) UK 545 RICEVITORE AM/FM 26-150MHz.

Buona sera a tutti. Cerco informazioni circa il kit Amtron (AMTRONCRAFT) UK 545 RICEVITORE AM/FM 26-150MHz. Dispongo soltanto dello schema elettrico reperito in rete dove sfortunatamente alcuni componenti non sono segnati. Mi servirebbero appunto l'elenco completo dei componenti e le istruzioni di montaggio, in particolare per il dimensionamento di alcune bobine di valore e dimensioni a me ignote. Qualcuno mi pu=F2 aiutare? Per eventuali contatti l'indirizzo GEC7Km2[(chiocciola)]gmail.com =E8 valido. Grazie per l'attenzione. GEC

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GEC
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Mi ricordo di quel ricevitore, lo pubblicizzavano su Sperimentare e da bambino me lo sognavo la notte.

Per l'impedenza Z1 dovrai fare dei tentativi. A naso direi che dovrebbe andar bene una compresa fra qualche decina di uH e 1 mH; puoi fartene una in casa sfruttando il supporto di una resistenza da qualche megaohm in su e da 1 o 2 watt con sopra avvolte da qualche decina ad un centinaio di spire di filo sottile.

La bobina da collegare fra i punti X e Y non è per niente critica perchè è quella che determina la gamma di ricezione. In tutti i casi puoi farla avvolgendola in aria usando del filo di circa

1 mm di diametro su un supporto da circa 1 cm, mentre per il numero di spire dovrai anche qui fare dei tentativi. Diciamo 3 spire per le VHF alte, 6-7 per quelle più basse e 12-15 per le hf alte. Le frequenze non sono critiche: potresti anche usare una singola bobina con prese intermedie e un commutatore con quante posizioni ti servono.

Facci poi sapere come va.

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asdf

GEC ha scritto:

Scaricati il PDF di queste due riviste, che presentano altrettanti progetti di ricevitore superreattivo, rispettivamente più semplice e più complesso di questo AMTRON. Sul primo articolo ci sono diverse utili informazioni teorico-pratiche...

Un ricevitore del genere che funzionava bene era quello presentato da Nuova Elettronica su uno dei primi numeri (mi sembra il 13), ma aveva come stadio di BF un integrato Philips ormai quasi introvabile, il TAA-300... L'AMTRON poi commercializzò anche un altro ricevitore di quel tipo, ma migliore, se non ricordo male con uno stadio amplificatore-separatore d'ingresso, roba comunque degli anni '70, quando lo costrui io (con scatola di bachelite e pannello frontale serigrafato, uscita per cuffia ad alta impedenza)...

Buone sperimentazioni!

Synth Mania

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Synth Mani

Attenzione se costruite il ricevitore a pagina 26 di questa rivista perchè mi sono accorto di un errore nello schema elettrico: la resistenza R5 non va collegata in parallelo a L1 ma fra il nodo L1-R6-C7 e +Vcc.

Molto interessante il ricevitore a reazione con spegnimento ottenuto esternamente. certo, a farlo oggi si potrebbe semplificarlo moltissimo, anche perchè con la stessa compessità oggi uno potrebbe farsene uno a conversione.

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asdf

Ciao asdf, grazie mille per il riferimento alla rivista!

=E8

Eccellente, =E8 pi=F9 o meno quello che mi interessava sapere, grazie ancora!

Ne terro conto, grazie! Gi=E0 avrei intenzione di sostituire il variabile con un varicap. Comunque =E8 ancora tutto allo stato embrionale, tra l'altro non mi interessa nemmeno avere tutta quella larghezza di banda ma pi=F9 che altro poter sintonizzare una data singola frequenza.

Non mancher=F2. Grazie ancora per l'aiuto! GEC

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GEC

ti di

o di

Ciao Synth Mania grazie mille anche a te per l'aiuto! Ho raccolto il suggerimento ed ho scaricato le due riviste, molto interessanti!

va

io di

Per il mio scopo non mi occorre avere una larghezza di banda esagerata, mi accontenterei di poter sintonizzare una singola frequenza soltanto in modo abbastanza semplice ed economico.

Cercando informazioni sul kit UK545 mi sono imbattuto in diversi cataloghi ed effettivamente esistevano vari kit per l'allestimento di radioricevitori a larga banda. Grazie al suggerimento tuo e di asdf mi sono scaricato un bel po' di vecchie riviste dove ho potuto rendermi conto che a quei tempi le pubblicazioni in edicola effettivamente avevano ben altro spessore che non ai giorni nostri... Mi chiedo perch=E8 poi strada facendo le cose buone siano andate via via perdendosi... Sarebbe molto semplice riproporre schemi simili migliorati grazie all'ausilio delle nuove tecnologie, ma attualmente sembra che il non plus ultra sia fare lampeggiare un LED grazie all'uso di un microcontrollore da 1000 Mips... E' per=F2 molto probabile che in realt=E0 l'interesse per certe cose sia scemato per concentrarsi su altre cose.

Beato tu spero ti sia divertito e ne abbia tratto soddisfazione, certo a quei tempi c'erano meno disturbi ed interferenze, comunque sia ricevere sono convinto dovesse ricevere bene. E poi per l'epoca la larghezza di banda era oserei dire mostruosa, per pochi!

Grazie ancora Synth Mania!

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GEC

Grazie per l'errata corrige asdf, soprattutto da parte mia che non mi reputo certo un drago in elettronica. Mi hai senz'altro evitato un grosso problema!

Non ti seguo del tutto (>ricevitore a reazione con spegnimento ottenuto esternamente< ???), comunque sono daccordo con te, anzi visto il soggetto direi "in sintonia"! GEC

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GEC

Il primo link dopo... i tuoi!

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Buon divertimento.

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Tomaso Ferrando

Di nulla, mi ero accorto di quell'errore casualmente, solo perchè il circuito era parso decisamente strano al primo sguardo.

Mi riferivo al funzionamento del ricevitore di tipo superreattivo. Un ricevitore superreattivo è sostanzialmente un oscillatore la cui oscillazione viene spenta N volte al secondo (decine di migliaia) in modo che non si autosostenga. Il risultato è che si riesce ad ottenere un guadagno elevatissimo da un singolo stadio e quindi una ottima sensibilità in rapporto al numero dei componenti. In molti casi è lo stesso stadio superreattivo ad autospegnersi mentre nel caso di quel circuito a farlo è un oscillatore esterno.

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asdf

=3Df&aq...

Ciao Tomaso Ferrando, ti ringrazio per la dritta! S=EC, effettivamente c'=E8 parecchia gran bella roba, pure lo schema elettrico del ricevitore in oggetto. Peccato soltanto per la mancanza dell'articolo tecnico, anche se a questo punto ho le idee pi=F9 chiare su come farne a meno.

Grazie e 'rigrazie'! GEC

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GEC

Allora hai l'occhio di lince, o di falco fai tu, a me non pare strano per nulla... ...ma sono io ad essere 'strano'. Ribadisco comunque che mi hai sicuramente evitato una cocente delusione, grazie!

Ti ringrazio per la spiegazione! GEC

p.s. a proposito di errata corrige...

GEC ha scritto:

dove si =E8 perso per strada un apostrofo, si scrive d'accordo e non certo daccordo, mi scuso per il grave 'refuso'.

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GEC

Su quel sito ce ne sono tantissime altre, tutte molto interessanti.

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asdf

Figurati! Ho proposto i due articoli più che altro per le informazioni teorico-pratiche che contengono, non so però se i due ricevitori funzionino bene, perché non li ho mai realizzati... Se dovessi scegliere, punterei sicuramente su quello Amtron, che deve funzionare per forza... All'epoca, erano molte le riviste che proponevano "progetti" per gli appassionati di elettronica, ma spesso si trattava soltanto di circuiti poco più che teorici, magari realizzati alla meno peggio giusto per poterli fotografare e vendere il mensile. Per questo una rivista come Nuova Elettronica riuscì a imporsi su tutte le altre: proponeva progetti utili che avevano il pregio di funzionare quasi sempre al primo colpo...

I ricevitori a superreazione sono molto sensibili, ma non sono mai stati famosi per la loro selettività, che è affidata all'unico circuito accordato esistente; tuttavia, se si esclude l'affollata gamma delle stazioni commerciali in FM, per ascoltare saltuariamente la banda aeronautica e gli altri sparuti segnali presenti in VHF e bassa UHF vanno ancora bene. Il mio primo ricevitore fu quello presentato su questa rivista, basato su transistor al germanio (nel mio caso i componenti erano tutti di recupero...) e col cablaggio in aria, tipo "ragnatela"...

In seguito provai il ricevitore "per VHF" proposto da Nuova Elettronica (in pratica la stessa cosa, ma con l'impiego di componenti più recenti e dotato di altoparlante) e il kit dell'Amtron (che però, se non ricordo male, non era del tipo superreattivo). Dopodiché cominciarono a essere disponibili dei semplici ricevitori supereterodina anche per quelle bande, di prezzo contenuto e prestazioni decisamente migliori, e quella fu anche la fine dei miei esperimenti nello specifico campo...

Probabilmente una buona fetta di pubblico potenzialmente interessato all'autocostruzione è stata assorbita dai videogiochi e da Internet... Ai miei tempi le cose erano molto diverse: anche se un oscilloscopio se lo potevano permettere in pochi, si stava però in un momento di grande espansione dell'elettronica a stato solido, con l'arrivo e la diffusione di circuiti integrati per ogni applicazione e per tutte le tasche... Comunque è una tendenza generalizzata, che riguarda tutti i settori dell'elettronica: negli ultimi anni sono stati per esempio messi fuori produzione una miriade di componenti attivi che hanno fatto la fortuna di un'intera generazione di progettisti, e ormai non è più possibile realizzare tutta una serie di apparecchiature "analogiche" che potrebbero ancora avere un discreto mercato; è un peccato, ma non ci si può fare niente...

Ah, sì, senz'altro, per me l'elettronica è stata anche più di un passatempo, anche se il mondo dei radioamatori non mi ha mai attratto più di tanto...

Di niente, facci sapere come vanno le sperimentazioni... Ciao!

Synth Mania

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Synth Mani

Synth Mania:

Pui fare qualche esempio? Sono curioso.

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Francesco Potortì

Francesco Potortì ha scritto:

realizzare

un

Mi riferisco, in particolare, a tutti quei semiconduttori un po' "strani" che nati per applicazioni industriali e anche militari, vennero negli anni '70 "adottati" anche dai progettisti di apparecchiature audio e musicali: FET "duali", transistor doppi o complementari, "array" di transistor, moltiplicatori a due e quattro quadranti, linee di ritardo BBD, per non parlare dei tantissimi integrati "custom" progettati apposta per organi elettronici e sintetizzatori, alcuni dei quali venderebbero più oggi che allora...

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Synth Mani

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