Amplificatore per udito...

Ciao a tutti,

intanto vi ringrazio per l'attenzione:

c'è il nonno della mia compagna (che è in firma al news come "saretta") che purtroppo a grossi problemi di udito. Il nonno ha comprato , spendendo anche parecchi soldi, l'amplificatore di udito (protesi) di una rinomata ditta. Purtoppo però continua a non sentire decentemente anche dopo vari aggiustamenti da parte della ditta. Durante una discussione , il nonno mi ha detto che quando sente le partite ho la TV in cuffia, sente benissimo e sente le parole ben distinte. Allora mi è venuta un idea: cercando in rete ho trovato il kit dell'amplificatore con microfoni stereo dei suoni della "futura elettronica" che ha anche l'attacco cuffie. Lo prendo, lo monto e lo proviamo. Purtroppo il problema si è risolto parzialmente perchè se sente la tv o se parla con una persona dice di sentire benissimo (moolto meglio che con la protesi della rinomata ditta) però se gli parlano più persone contemporaneamente (anche solo TV + una peronsa che tenta di chiedergli qualcosa o 2 persone che parlano nelle vicinanze) sente molta confusione.

C'è un sistema per ovviare a questo problemino? o esiste un kit più, diciamo, preciso? Mi va bene anche un qualcosa di già fatto o uno schema elettronico per costruirmelo.

Guardando in rete o trovato anche qualcosa di già fatto e ho addirittura inviato delle mail per capire se ha questo tipo di .."problema o imperfezione" c'è, ma non mi hanno risposto.

Grazie di cuore a tutti,

Saluti e BUONA PASQUA!!!

Tony e Saretta

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Saretta
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"Saretta" ha scritto nel messaggio

Ho avuto anch'io gli stessi problemi con mia madre e riusciva a sentir bene solo la TV collegata ad un ampli con regolazione dei toni che avevo costruito io, con gli apparecchi per sordi ha avuto sempre dei problemi, o il rumore era troppo forte (chi non sente bene e' abituato al suo beato quasi silenzio), oppure non riusciva a regolare bene il volume e sentiva troppo piano, mi spiace ma mi sa che ci sia poco da fare.

Ciao Celso

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Celsius

Auguri a tutti ed a voi Tony e Saretta.

Purtroppo ho avuto due persone a me care con l'handicap della sordit=E0 e= d oggi a distanza di anni, mi rendo sempre pi=F9 conto di quanto fosse per loro invalidante. Di tipi di sordit=E0 ne esistono diverse e dovute a cause diverse, ma dalla descrizione del problema che hai fatto, penso si possa restringere il campo delle "prove di soluzione". Intanto gli apparecchi acustici (protesi) a cui penso tu ti riferisca,=20 sono progettati fondamentalmente per essere "invisibili", tralasciando per forza di cose la qualit=E0 dell'audio ed qu=EC il principale problema= =2E Normalmente hanno una grande amplficazione/distorsione/compressione, banda molto stretta e microfono omnidirezionale, un mix diabolico. Per capire meglio a cosa mi riferisco, =E8 sufficente che ne provi uno (a basso volume!!!) e ti renderai conto di quanto si fastidioso e spesso controproducente. La riprova =E8 che quando tuo nonno ascolta bene la TV con la cuffia, =E8 perch=E8 ha una qualit=E0 di riroduzione e potenza superiore che con la protesi (distorsione pi=F9 bassa e minore compressione dell'audio) e sopratutto manca il rientro dei riverberi ambientali dovuti al microfono omnidirezionale amplificato e tosato. Insomma la miniaturizzazione e la qualit=E0 di realizzazione dei componenti normalmente usati nelle protesi concorrono negatiamente. Non s=F2 se esistano kit al riguardo, ma la direzione del progetto dovrebbe essere il seguente:

-microfono di buona qulit=E0 direzionale/super direzionale;

-pre a basso romore;

-comressore di dinamica regolabile;

-ampli per cuffia;

-cuffia alta dinamica (meglio chiusa per evitare inneschi). Il tutto sarebbe piuttosto vistoso ma ...

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Esti Cazi

Esti Cazi ha scritto:

Avendoli portati per decenni posso confermare. La qualità è infima, il costo elevato e soprattutto la durata e l'affidabilità nel tempo limitata. Il problema maggiore però sta a monte, nella ricerca dell'invisibilità a ogni costo, come se ad essere sordi ci fosse qualcosa da vergognarsi. Peraltro oggi, con la diffusione di riproduttorini MP3 e simili nulla vieterebbe di produrre, in un ingombro comunque contenuto, protesi acustiche di qualità, fedeltà, durata e buon ultimo RIPARABILITA ben superiore a quelle "tutto invisibile". Volendo, lasciandoci tranquillamente incorporata una radiolina che alle volte torna proprio gradita (l'essere sordi non comporta solo svantaggi... ma pure il vantaggio di potersi isolare e concentrare anche in situazioni per altri impossibili - lo so che è una volpata "disonesta" ma quando serve...)

Io ci ho provato qualche anno fa a costruirne uno senza proeccuparmi troppo della visibilità... e ho esagerato un po'! :-) Comunque il vero problema non è questo ma il fatto che, a parte il minimizzare le non linearità, il progetto e la costruzione di un amplificatore audio *da usarsi continuativamente come una protesi* a poco o punto a che vedere con la costruzione di un amplificatore audio normale. In particolare va previsto una equalizzazione della risposta in frequenza che, oltre a essere complementare alle *deficienze uditive* (che significa una cosa ben diversa dal progettare un filtro che dia una "risposta piatta" all'orecchio che non esiste neppure per i normoudenti), deve spesso trattare con pendenze di filtro molto elevate (io, che pure sono solo un sordastro e riesco con un po' di sforzo a fare a meno delle protesi, ho un calo uditivo di ben 60-70 dB a decade e farci un filtro ad hoc non è una passeggiata) la cui frequenza di intervento non può essere fissa perchè varia con l'intensità del suono.

Detta in altro modo, fare un filtro per recuperare l'udito significa studiarsi e implementare ben bene le curve di Fletcher-Munson (quelle un tempo usate per dimensionare il "loudness" di alcuni amplificatori)

*corrette* rispetto alla particolare deficienza uditiva da riequilibrare. A questo proposito va rimarcata una particolarità dell'udito umano e cioè che le sue curve si sensibilità sono in un certo qual modo "calibrate" dall'evoluzione per privilegiare la comprensione del parlato. E questa, fortunatamente per i comuni mortali ma sfortunamente per un ingegnere che debba affrontare il progetto di una *vera* protesi acustica, è una calibrazione *dinamica* che il cervello varia ad hoc per migliorare l'intelligibilità di quanto gli interessa ascoltare in un dato momento.

Non è semplice e, per dirla tutta, penso che delle *vere* protesi acustiche (per forza di cose NON mignon) comincino solo in questi anni a divenire realmente fattibili, con la digitalizzazione e la successiva elaborazione del segnale tramite DSP dedicati, in grado di assecondare l'orecchio, oltre che di compensarne le deficienze fisiche, funzionando, per quanto possibile, oltre che da filtro anche da compressore ed espansore "intelligente" di segnale. Questo sia per deficienze uditiva compensabili per via aerea che, a maggior ragione, per quelle compensabili solo via ossea.

Buon ultimo, ritengo che si dovrebbe fare un bel po' di lavoro per risolvere i problemi psicologici *dannosi e inutili* che hanno finora spinto verso la produzione di protesi "invisibili" (inefficienti e oltremodo costose) che hanno costituito un handicap aggiuntivo notevole verso soluzioni realmente efficienti dei problemi uditivi, al punto che molti sordi, che pure non hanno problemi di "visibilità", preferiscono rinunciare alle protesi perchè così ci sentono meno... ma meglio. Ma questo ovviamente non è un problema che si possa discutere in un NG di elettronica.

Ciao Piercarlo

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Piercarlo

"Saretta"

Ma questo capita anche a me che ho un' udito perfetto! Quando vado in un bar o in un ristorante non capisco quasi niente di quanto viene detto e dopo un pò il brusio diffuso e continuo mi irrita tremendamente.

Una protesi acustica a basso prezzo? Una radiolina di buona marca, un paio di auricolari, un microfono electret (volgarmente detto a condensatore, costo

1-1,50 euro), un deviatore a levetta. E' sufficiente commutare l' ingresso dell' amplificatore di BF, a monte del potenziometro del volume, o sulla radio o sul microfono. Se la sordità é di livello elevato occorre una cuffia a padiglioni chiusi per evitare l' effetto Larsen. Per Piercarlo: é inutile pensare ad equalizzazioni e cose simili. L' orecchio del sordo percepisce solo i toni gravi ed é sufficiente fornirgli quelli. Digitalizzazioni delle protesi "tutte nell' orecchio" si scontrano con la miniaturizzazione e sopratutto con l' assorbimento di corrente. Marginalmente: si possono avere ottime pile ad 1,5 Volt alcaline per protesi acustiche smontando le pile a 12 volt per telecomandi di antifurti (1,50-2,00 euro). Dentro ce ne sono 8.

-- Sito di schemi elettronici utili e belli:

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SOMMERGIBILE

On Sun, 16 Apr 2006 10:27:15 +0200, "Saretta" wrote:

Ciao Soffro degli stessi problemi da anni, e non esiste soluzione valida per ascoltare decentemente persone che parlano contemporaneamente, e persone che parlano da lontano. Qualcosa di meglio si ottiene con protesi su tutte due le orecchie. Sono da evitare le protesi con compresssione ,che coi loro alti e bassi di volume all'inizio delle parole danno un trenmendo fastidio. Inoltre le ipoacusie determinano una compressione della dinamica, dell'udito, per cui il livello deve essere contenuto fra il forte che permette di udire e la soglia del dolore. A causa di questo, la regolazione del volume che ti permettono le cuffie sono il toccasana.(e anche l'isolamento fa altri rumori,che tendono a sovracaricare l'apparecchio) Data la differenxa di volume fra vocali e consonanti , se si regola per le consonanti , le vocali spaccano le orecchie e viceversa si perdono le consonanti, quindi buona parte delle parole si intuiscono dal contesto del discorso(salvo le barzellette, dove l'ultima parola, inaspettata ,si perde spesso.) E anche la prima parola di un discorso ...e se si chiede di ripetere tutti ripetono l'ultima !!!! Quindi le trasmissioni dove si accavallano le voci, le parole del prete dal pulpito e gli spettacolo dove tutti urlano e battono le mani e cose simili....deve scordarsi di riuscire a sentirle, mentre una conversazione a due, vicini, sfruttando anche il movimento della bocca e la gestualita' ,e' abbastanza confortevole. Il padreterno ha lavorato molto ,meglio degli elettronici !!!

Salutalo comunque .(da nonno a nonno audiolesi )

Ciao Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

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