Amplificatore a MOSFET N.E. 228

Avevo postato a suo tempo dei commenti poco lusinghieri su quell'articolo...

Ricordo che poi, riguardando lo schema, mi era pure sembrato una mezza ciofeca che a loop aperto farebbe schifo e si salva solo grazie al forte feedback. Ora riprendo la rivista... Ecco: la ragione e' che usa uno stadio differenziale intermedio a mosfet (mft1, mft2) caricato sui 2 drain dalle due uscite di uno specchio di corrente (mft3, mft4). Non essendoci altra via di fuga per la DC, si genera un forte guadagno alle basse frequenze, ma anche una forte non-linearita'. Se qualcun altro ha la rivista sotto mano, mi piacerebbe sentire anche il vostro parere in merito.

Per quanto riguarda il problema che descrivi, se a parte lo sbilanciamento l'ampli funziona, secondo me il problema sta nella differenza di caratteristiche dei fet ft1 e ft4, che dovrebbero essere una coppia selezionata. I fet, se non sono realizzati nello stesso chip, sono estremamente variabili nelle caratteristiche. Prova a misurare la tensione tra G e S dei fet montati e probabilmente troverai dei valori diversi. Se e' cosi' puoi procurarti qualche altro fet e fare un po' di tentativi... Se vuoi fare una cosa piu' scientifica puoi misurare la Idss e fare una selezione delle coppie piu' simili: e' sufficiente attaccare G ed S assieme e dare una tensione tipo 12V tra D(+) e GS(-) col tester in serie per misurare la corrente. Misura da fare piuttosto velocemente, perche' il fet si scalda subito e la misura cambia. Giusto per darti un'idea, il datasheet del BC264 indica una Idss di 2..12mA, una variazione mica male! Puoi limitare la variazione se trovi fet tutti con la stessa lettera alla fine (BC264A,B,C o D), ad es. per il BC264C sono 5..8mA.

Ciao,

RoV ha scritto:

Ti ringrazio molto, e ti farò sapere come va a finire.

Ciao. Giuliano