Alimentatori switching con ingresso a 110V

Ciao a tutti, qualche tempo fa durante un viaggio negli USA ho acquistato alcuni piccoli dispositivi di elettronica di consumo. Quasi tutti sono dotati di alimentatori "switching" (senza trasformatore credo, perche' rispetto alla corrente che erogano sono molto compatti e leggeri) con ingresso universale 110-230 volt "autoregolante" (cioe' senza bisogno di intervento esterno), tuttavia uno di questi (uno switch ethernet) ha un alimentatore che secondo l'etichetta accetta solo 110V in ingresso. Trattandosi di una unita' da 5V 3A, mi dispiacerebbe doverne acquistare uno nuovo, quindi mi chiedevo:

1) Se i "110V" sono solo una scappatoia per porre qualche barriera commerciale tra due mercati diversi. In altre parole, dal momento che questo prodotto e' importato anche in Europa, perche' mai un'azienda dovrebbe sobbarcarsi il costo di avere due tipi di alimentatori quando potrebbe fare tutto piu' facilmente con uno? Se collego l'alimentatore alla presa rischio di vederlo andare o di vederlo fumare? 2) Sarebbe possibile modificarlo per adattarlo ai 230V? La scatola e' totalmente sigillata, senza viti e sembra del tipo per cui non e' prevista alcun tipo di manutenzione. 3) Se 1) e 2) non son praticabili, dove posso trovare un alimentatore da 5V 3A che non costi una esosita' e che sia abbastanza compatto?

Grazie in anticipo a chiunque mi possa aiutare. Gabriele

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RIMUOVERE "REMOVE" DALL'INDIRIZZO PER RISPONDERMI

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Gabriele
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Comperati un autotrasformatore, comunque i trasformatori 220/110 Volt li trovi di solito nei negozi di materiale elettronico ( meglio in quelli vicini ai porti ) Alex

"Gabriele" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@uni-berlin.de...

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Alex

Il /23 giu 2004/, *Gabriele* ha scritto:

Gli alimentatori switching costruiscono la tensione di uscita con un oscillatore controllato elettronicamente. Spesso questi alimentatori riescono ad accettare e modulare diverse tensioni che gli vengono proposte in ingresso. Ma potrebbe essere anche di no. Se non è scritto fuori che l'alimentatore può funzionare con una gamma di tensioni io non mi fiderei. Piuttosto se riesci ad aprirlo puoi scoprire che magari dentro c'è qualche ponticello da spostare per farlo funzionare anche ai 230V.

Comunque un nuovo alimentatore (ammesso che non abbia tensioni strane, o connessioni strane), non costa molto.

Anzi: forse costa meno un nuovo hub...

Ciao

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Giuliano

alias Giuli el Dabro

Togli "le mani dalla bocca"
se mi vuoi scrivere privatamente

e ricorda: "Prima de parlar tasi"
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Giuli el Dabro

Il Wed, 23 Jun 2004 21:47:42 +0200, Gabriele ha scritto:

Trova un trasformatore di recupero con ingresso 110 e 220 e usalo come autotrasformatore

Sergio

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Sergio

mi aggancio per fare una richiesta....qualcuno mi sa spiegare (e rimandare a qualche link) come funziona il 110V americano?

Per quello che ne so io, a parte la frequenza diversa, ho sentito dire che c'è un discorso strano di fasi e neutro...ma nessuno mi ha mai spiegato.

Ciao IM

ps.: perchè "autotrasformatore"?

"Sergio" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

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Marco

"Gabriele" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@uni-berlin.de...

Gli americani ragionano in pollici anzichè centimentri, in galloni anzichè litri ed in libbre anzichè kg. Vuoi che non siano diversi anche per le tensioni e le spine?

Si. Anche perchè non c'è solo una differenza di voltaggio, ma anche di frequenza (hertz).

Ti sei risposto da solo. Le scatole di quegli alimentatori sono sigillatissime (una volta ho dovuto usare una miniflex dremel per aprirla...), e quindi già aprirle è un'impresa. Di richiuderle dopo non se ne parla... E di modificar elo stampato interno... la vita è troppobreve per sprecarla così.

In un qualsiasi negozio di materiale elettronico... ti costerà attorno ai 5 euro... ;-)

Saluti Meneldil

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Meneldil

Il Thu, 24 Jun 2004 10:30:54 GMT, "Marco" ha scritto:

si dice autotrasformatore quando ingresso e uscita non sono isolati ma fanno parte di un unico avvolgimento. per esempio prendi il trasformatore di una vecchia radio con ingresso selezionabile 110 e 220, fregatene della tensione in uscita, avrai in ingresso al trasformatore 3 fili: comune, 110, 220, colleghi alla rete comune e 220 e colleghi al tuo alimentatore comune e 110.

^^^^^^^^^^^^^^^ avvolgimento di ingresso del trasformatore l l l l l l l l l com 110 220

Sergio

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Sergio

Solo ultimamente gli alimentatori con ingresso "universale" possono funzionare con tensioni continuamente variabili fra 80 e 260V.

I più comuni, invece, hanno dentro un dispositivo che adatta la circuiteria per funzionare con tensioni nei dintorni dei 110V o dei 220V. Tale commutazione viene normalmente effettuata mediante un semplice ponticello, nei pressi del ponte raddrizzatore, in grado di trasformare il raddrizzatore in duplicatore.

Ti consiglio di acquistare un altro alimentatore, prendendo in considerazione anche quelli che, almeno qui a Roma, vengono spesso venduti per la strada insieme agli accessori per i telefonini.

Ciao

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LAB

Ciao Prova ad alimentarlo attraverso un condensatore da

4/8 microfarad 300 V, tipo quelli usati nei motori da lavatrici (in rottamati ne trovi a pochi soldi). Dovrebbero restare circa 110 V al tuo alimentatore.

Alternativamente usa una lampada (al posto del condensatore)da 40 W 220 V e vedi cosa succede..poi prova a mettere lampade piu' potenti, fino ad arrivare al corto circuito, se tutto funziona senza scaldare.

Dovresti capire se gradisce o no i 220 V ,senza...fumo !!!

Col condensatore non hai sprechi di energia e lo potresti lasciare per sempre.

Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

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