alimentatore da laboratorio con alim. PC atx

mmh ma proprio nessuno ha niente da dire?

Ho visitato il sito ed =E8 veramente interessante. Per l'alimentatore posso solo dirti che quelli per PC, di solito, partono solo se caricati un po' (anche 1 Ampere) sui 5V o sui 3.3V. Sull'affidabilit=E0 non saprei, per lo meno per tensioni distanti da quelle originali, soprattutto se pi=F9 alte (KA-BOOOOM!!!). Io lo uso correntemente (fisso, per=F2) per alimentare carichi elettromeccanici (trapanino, motori elettrici, ecc.) dove i rischi di fulminare qualcosa sono minori. Tuttavia, il TL494 =E8 collaudatissimo da parecchio (anni '80) e varrebbe forse la pena dare uno sguardo alla AN per sicurezza o per migliorare le performance.

In realt=E0, questi alimentatori godono di uno storico possente ed il loro sviluppo =E8 stato cos=EC ottimizzato che si rimane incantati dal constatare che sono sviluppati per lo pi=F9 su singola faccia e con accorgimenti splendidi. Infatti, sono arrivati ad assomigliarsi tra loro sempre di pi=F9. Dati gli enormi volumi venduti, si trovano anche apparecchi molto stringati dal funzionamento incerto. Ne trovai molti che non innescavano (resistenza bruciata dopo il ponte) o che saltavano in presenza di porcherie di rete. Alcune partite, poi, sono letteralmente partite. Un mio amico lavorava in una azienda che aveva in gestione un intero ospedale: in un giorno (venerd=EC 13 suppongo) si fulminarono simultaneamente dozzine di PC, tutti con lo stesso alimentatore.

Tuttavia resta impressionante il rapporto prezzo/performance...

;-)

Il 15 Mag 2008, 17:03, Max ha scritto:

Stai attento che modificare così pesantemente un alimentatore a commutazione non è cosa semplice, devi praticamente essere in grado di riprogettarlo. Devi avere a disposizione lo schema cosa che non hai. Gli schemi degli alimentatori sono tanti e diversi, lo schema riportato nella pagina del link che hai postato non è l'unico ma solo uno dei tanti quindi devi essere in grado di fare quello che viene chiamato reverse engineering. Altra grossa rogna per un alimentatore a commutazione è essere certi che sia stabile, o meglio devi essere in grado di stabilizzarlo. Un alimentatore a commutazione potrebbe comportarsi quasi come un oscillatore e questo non è desiderabile. E poi di problemi fidati ne hai tanti altri. Che l'autore della pagina sia stato in grado di fare tutto questo non posso saperlo. Il mio consiglio è molto semplice, se lo vuoi variabile lascia perdere, se usi le stesse tensioni per cui è stato progettato, lo puoi usare.

stefano

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ione

sia

=E8

se

Vero.

Ho visto alimentatori da 200 W di 15 anni fa con trasformatori 3 volte pi=F9 grossi di quelli odierni da 500 W. I cinesi hanno talmente ottimizzato questi alimentatori che metterci le mani =E8 come cambiare arbitrariamente varie note ad una partitura di Mozart. Anche i cavi sono calati di sezione. In quelli "lussuosi" il riferimento di tensione per la retroazione =E8 preso con un cavo doppio sul connettore MOLEX. Attenzione, quindi, quando smembri l'apparecchio.

In ogni caso, a modifica effettuata, prova su un carico fittizio le nuove caratteristiche e non su apparecchi costosi e funzionanti (raccomandazione inutile, lo so, ma...).

;-)

bene bene vi ringrazio tutti, hehe immaginavo che non era tutto oro colato come sembrava per=F2 sono molto curioso e penso che prover=F2 a perderci un p=F2 di tempo. Ma poi c'=E8 una cosa che non mi torna proprio come diceva piccio gli atx hanno bisopgno di una modesto carico sui 5v per stabilizzare la tensione, ma il tipo sul sito sta cosa proprio non la considera! boh =E8 la modifica a fare tutto? uffa maledetta ignoranza! ciao a tutti!

Il 17 Mag 2008, 10:17, Max ha scritto:

Il resistore di varico minimo non viene considerato, in quanto viene rifatta tutta la parte relativa al controllo e, l'alimentatore diventa monouscita.

stefano

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ah ecco! bene tolto anke questo dubbio grazie ancora!