alimentatore da banco prereg. switching + reg. lineare

trovo uno schema interessante della LT

poi leggo il datasheet dell'integrato switching e vedo che richiede in uscita un condensatore ceramico che costa sui 40 euro + iva... mavaff... :-)

--
bye 
!(!1|1)
Reply to
not1xor1
Loading thread data ...

Mah... EMZA350ADA101MF80G ? Sembra che sia un volgarissimo elettrolitico smd 100uF 35V... Dove hai letto 40??

Reply to
LAB

Il 100 uF ceramico costa quella cifra?... Mettici un buon

lineare.

Reply to
LAB

Il 01/12/2014 20:22, LAB ha scritto:

sicuro? ricordo di aver letto che il condensatore di filtro all'uscita

(neanche sapevo che esistessero) e di tensione adatta costano da poco meno di 40 euro in su...

--
bye 
!(!1|1)
Reply to
not1xor1

Il 01/12/2014 20:29, LAB ha scritto:

al momento, per la preregolazione, sto sperimentando dei circuiti con

3-4A anche se mi sono spinto nei test fino a oltre 5A)...

la cosa sembra funzionare, ma devo ancora trovare una soluzione ottimale

penso sia meglio che il condensatore di filtro venga caricato solo

voluta per limitare le correnti di picco e stressare meno i componenti

nei pochi schemi che ho trovato googlando nessuno ne tiene conto... al massimo limitano la conduzione alla fase discendente della semionda

conduzione, che per evitare il picco di tensione che si crea quando si interrompe bruscamente la corrente nel primario nella fase ascendente

--
bye 
!(!1|1)
Reply to
not1xor1

Se dovessi costruire un alimentatore regolabile partirei da una continua, ad es. 48V, ottenuta tramite un alimentatore switching commerciale con PFC, la preregolerei con un integrato switching (possibilmente con anche regolazione intrinseca della corrente) e poi metterei il regolatore lineare per la stabilizzazione finale.

Reply to
LAB

Il 02/12/2014 14:37, LAB ha scritto:

ho un paio di trasformatori da 150W che voglio utilizzare, altrimenti

--
bye 
!(!1|1)
Reply to
not1xor1

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.