Una domanda "storica"

Quando sono stati sviluppati i primi convertitori switching?

Boiler

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Boiler
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Boiler ha scritto:

Dipende da cosa intendi. Una volta mi hanno regalato un'autoradio a valvole, pesantissima, che per avere l'alta tensione per l'anodica delle valvole usava un vibratore elettromeccanico (non quello a cui puoi pensare) ed un trasformatore elevatore. A quei tempi, penso inizio anni 50, i transistor non c'erano ancora. Anche se l'invenzione risaliva a due o tre anni prima.

Ciao. Giuliano

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JUL

Interessante.

Penso che il concetto di switching fosse noto da tempo, ma probabilmente non ci fossero i mezzi per realizzarlo.

Un vibratore elettromeccanico non credo sia adatto a grosse potenze.

Altri DC/DC preistorici che ho visto erano motori e generatori accoppiati oppure oscillatori con finale lineare che entravano in un trasformatore (rendimenti alla soglia del ridicolo ;-))

Provo a specificare meglio la domanda: quando sono nati gli switching come li conosciamo oggi? In particolare buck, boost e flyback.

Una cosa del genere richiede la presenza sul mercato di transistor di potenza veloci, quindi direi dopo lo sviluppo degli stessi.

Ciao Boiler

P.S.: è una semplice curiosita :-)

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Boiler

Alla fine degli anni '60 ho visto comparire in campo industriale i primi regolatori DC/DC switching di potenza. Per qualche anno per=F2 si sono chiamati chopper. Chopper era il termine gi=E0 utilizzato per indicare gli amplificatori DC in cui, elettromeccanicamente o elettronicamente, il segnale veniva trasformato in onda quadra, amplificato in AC e rettificato in modo sincrono.

Ciao.

lucky

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lucky

Amplificato tramite trasformatore, immagino. Cosa si intende per rettifica *sincrona*?

Ciao Boiler

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Boiler

lucky ha scritto:

Mi sembra di aver sentito che le differenti topologie che conosciamo oggi sono state sviluppate pi=F9 o meno tra gli anni 50 e 60. Fa forse eccezione l'idea del regolatore 'bang bang' che si chiama cosi' perch=E9 era la tipologia utilizzata per il controllo dei razzi (troppo poco: avanti tutta BANG! troppo? spegni tutto BANG!) e che si usa ancora in qualche caso.

Invece, i problemi legati al comportamento caotico che puo' insorgere quando ci sono dei problemi con la reazione (e chi ha giocato un po' con i regolatori a commutazione identifica con il suono di pancetta che frigge emesso dagli induttori) sono stati studiati in dettaglio a partire dall'inizio degli anni 80, forse grazie all'esplosione della potenza di calcolo degli elaboratori. Questo =E8 ancora un campo di ricerca molto attivo.

Per verificare con precisione le date, basterebbe fare una ricerca sugli articoli pubblicati; un qualsiasi laboratorio universitario ha accesso ad una biblioteca ed a dei mezzi di ricerca su riviste tipo IEEE transactions on power electronics, oppure anche tramite l'ottimo scholar.google.com che mi ha permesso di trovare rapidamente credo un riferimento al primo articolo sul convertitore di Cuk, che =E8 recente,

1977:
formatting link

Ci sono molte informazioni anche in diversi siti internet, in particolare:

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che riporta degli aneddoti che vanno indietro agli anni 60, mi pare. Come al solito, vado a memoria, quindi l'ideale =E8 controllare di persona quello che dico nei miei interventi.

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Darwin

Boiler ha scritto:

Amplificato in alternata, tagliando via la DC per eliminare il problema del drift. Eventualmente anche con trasformatore (esempio: isolamento galvanico per misure fisiologiche)

Nella versione pi=F9 semplice: uscita sinusoidale che viene collegata a un ingresso successivo tramite interruttore SPST che chiude solo quando la semionda =E8 positiva. Nella pi=F9 complessa: uscita differenziale, ingresso successivo differenziale, in mezzo un interruttore DPDT (oppure quattro SPST) commutato in modo tale che all'ingresso non invertente vada sempre la semionda positiva, all'altro quella negativa. In pratica, =E8 lo stadio rivelatore di un lock-in, e gli amplificatori chopper erano dei piccoli lock-in.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Rispetto a dei diodi i vantaggi quali sono? Capacità di gestire grosse potenze e assenza di caduta di tensione?

Boiler

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Boiler

Amplificatori a valvole o a transistor. Si amplificavano segnali DC sotto al millivolt senza deriva a lungo termine anche con le valvole.

Nel caso elettromeccanico erano rel=E8 vibratori a 400Hz con due contatti di scambio. Il primo scambio commutava tra massa e segnale DC. Quindi sul comune aveva un'onda quadra da applicare all'ampli accoppiato in AC, eventualmente tramite trasformatore, se era richiesto l'isolamento galvanico.L'altro contatto di scambio era collegato all'uscita dell'ampli per prelevare solo una semionda. O doppia semionda utilizzando un trasformatore di uscita con secondario a presa centrale. Gli amplificatori chopper si usano ancor oggi, ovviamente senza vibratori!!

Ciao.

lucky

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lucky

Boiler ha scritto:

Per l'uso di potenza (io non mi riferivo a quello:-) immagino di s=EC: per quanto ne so, la caduta di tensione su un interruttore a MOS (o a ignitron, quando c'eran quelli) pu=F2 essere resa molto piccola, parallelando vari dispositivi a bassa Rdson, e la corrente gestibile va a ordini di grandezza superiori.

Per l'uso di segnale, ovvero nel chopper amplifier, i vantaggi sono altri: tutto ci=F2 che non =E8 alla frequenza di commutazione (bias e disturbi sia casuali che sistematici, eccetera) ha valor medio nullo. Stringendo la banda dopo rivelazione sincrona puoi ridurlo ai minimi termini.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Inizio a rintraziare. Sia te che lucky. Adessi devo digerirmi la risposta (sono lento a capire ;-))

Ciao Boiler

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Boiler

Mandami una mail in privato, che vedo di ricordarmi in ufficio di cercare un riferimento che mi sembrava di avere.

Ciao

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

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