Quali delle possibili configurazioni di convertitori switching sono adatte per una tensione d'uscita variabile.
La tensione d'entrata rimarrebbe fissa (attorno ai 40-50V). La tensione d'uscita dovrebbe essere resa variabile tra poco meno di Vin e 0V. La corrente massima in uscita dovrebbe aggirarsi attorno alle 10 A.
Si puo' fare con un buck? O è meglio un'altra configurazione? Oppure gli switching vanno progettati per lavorare su un ristretto spettro di tensioni?
Grazie Boiler
Preticamente tutte :). La tensione di uscita dipende dal duty cycle, e quindi tutte possono avere l'uscita variabile. Al piu` potrebbero essere un po' critici come stress sui dispositivi o per il controllo.
Mi sembra la soluzione migliore: anche con rapporti di riduzione molto forti, la corrente massima nei vari componenti e` dalle parti della corrente di uscita.
I buck sono brave bestie, che funzionano da pochi milliwatt a pochi megawatt, sempre con la stessa topologia.
Il ristretto campo di tensioni serve per ottimizzare il rendimento.
-- Franco Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen. (L. Wittgenstein)
Ottimo!
Ti ringrazio Boiler
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