trasformatore a 25khz: quante spire?

Buonasera a tutti, vorrei realizzare un trasformatore con primario a presa centrale per 12 volt; in modo da ottenere +50 e -50 volt; per la frequenza di switching a cui farlo lavorare pensavo di stare sui 25Khz per avitare disturbi in amplificatori audio e simili; ora, apparte il rapporto spire, qual'è la legge/formula che mi fa determinare il numero di spire del primario? insomma, ho letto che un trasformatore a 220V @ 50hz ha 560 spire sul primario; io come determino il numero che mi serve? grazie

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Davide C.
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ahrfukkio
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"ahrfukkio" ha scritto nel messaggio news:dj8o7o$kgr$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

?? Cosa vuoi di preciso? Credo tu non abbia idea di come funziona un alimentatore switching, o sbaglio? Ad ogni modo il trasformatore va dimensionato in base a molti fattori e non è per niente una cosa banale... Praticamente non hai dato nessuna informazione nel tuo post..

Ciao, Igor.

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Igor

non mi serve per una esigenza particolare, mi piacerebbe semplicemente cimentarmi con questo problema; anzi, vediamo di semplificare: vorrei realizzare qualcosa del genere:

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una cosa senza molte pretese e senza retroazioni; lo stadio oscillatore lo farò con un 555 o al più con una porta logica retroazionata che andrà a pilotare alternativamente 2 mosfet sul primario.. la tensione alternata sul secondario poi la raddrizzerò ottenendo una continua a 100 volt; il mio dubbio è che poichè la reattanza induttiva varia con la frequenza come dimensiono il primario? spero di essere stato più chiaro

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Davide C.
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ahrfukkio

vuoi realizzare un convertitore dc/dc in configurazione push-pull, penso che ti sarebbe molto utile prima studiare questa configurazione, in rete puoi trovare molte informazioni utili. Questo link è un esempio

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gli alimentatori a commutazione non sono poi così banali e nascondono sempre tante insidie, lascia stare ne555 e vari , usa i controllori nati per questo scopo in commercio ne trovi tanti e vedrai che eviterai tanti problemi.

nel link che ti ho dato troverai anche informazioni riguardo al dimensionamento del trasformatore.

-------------------------------- Inviato via

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stefano delfiore

molto interessante, grazie mille!

si, ma mi piacerebbe affrontare di persona questi problemi; comprare l'integrato e metterci 2 condensatori, il trasformatore e qualche resistenza non sarebbe un esperienza utile più di tanto.. inoltre mi interessava vedere l'andamento della tensione di uscita al variare della frequenza e come un onda quadra modulata in pwm vari l'uscita.. insomma, quando mi servirà un alimentatore userò l'integrato come consigli te!

è un ottima base di partenza, grazie mille! :D
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Davide C.
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ahrfukkio

"ahrfukkio" ha scritto nel messaggio news:dj920b$b8j$ snipped-for-privacy@news.newsland.it... [...]

non pensare che sia sempre banale...gli integratini che risolvo i problemi ci sono, ma bisogna anche saperli usare ;-)

Se ti interessa l'argomento switching, io trovo interessante questo

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il capitolo 6 in particolare.

Ciao Ste

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PeSte

La formula =E8 la classica

SpirePerVolt=3D1/(4.44*B*S*f)

B induzione massima in Wb/mq S sezione nucleo in mq f frequenza in Hz

Occorre per=F2 fare qualche considerazione. Suppongo tu voglia usare un nucleo in lamierini al silicio a grani orientati, ossia quelli comunemente usati per i trasformatori di rete. A 50Hz come induzione massima si tiene quella di saturazione, che =E8 intorno a 1.2Wb/mq, ma a 25kHz ti produrrebbe perdite nel ferro insopportabili. Senza scendere troppo nei dettagli, siccome le perdite nel ferro aumentano linearmente con la frequenza e col quadrato dell'induzione massima, dovresti tenere una induzione massima di circa 0.05Wb/mq . Come sezione del nucleo ne basta molto meno che per un trasformatore a frequenza di rete. Per individuarne uno adatto si ipotizza di usare un certo nucleo, si calcola il numero di spire e si verifica che ci stiano su quel nucleo. Se ci stanno con un po' di avanzo di spazio, il nucleo =E8 buono; se avanza troppo spazio o se ne manca, allora si prova un altro nucleo. A grandi linee da un nucleo che a 50Hz viene usato per una certa potenza, a 25kHz potresti usarlo per una potenza 5...10 volte superiore.

Ciao.

lucky

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lucky

il coefficiente numerico mi pare sia 4: il valore 4.44 si ha quando c'e` una tensione sinusoidale (ed e` pi greco per radice due).

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Franco

Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
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Franco

vabbè non esserne pratici, ma lo so che servono trasformatori in ferrite..

leggendo il pdf che mi avevano consigliato avevo intuito anche io questa cosa..

che dire..grazie dei consigli! :)

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Davide C.
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ahrfukkio

Ciao Il concetto e' molto semplice: la reattanza induttiva che deve presentare il primario alla frequenza voluta , deve essere da 3 a 5 volte il valore della resistenza che deve far vedere il trasformatore. Quindi devi dire che carico vi sara' sul 100 V ,e trasportarlo al primario; Carico sul 24 V= carico su100V * (100/24)^2 = carico sul 100V / 17.3 e la induttanza del primario dovra' essere tale che 6.26*25000 * L sia circa 3 * carico primario. Sapendo le caratteristiche del nucleo si passa alle spire. Alternativamente provi ad avvolgere 10 spire e misurare l'induttanza, poi ,ricordando che l'induttanza va col quadrato delle spire, trovi il numero di spire. Spero di essere stato chiaro.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

6,26 e 25K che costanti sono?

si, chiarissimo.. ma è la prima voltache sento questa cosa.. magari c'è scritto anche nelle fonti che sto leggendo io... comunque come misuro la reattanza? vo di generatore di funzioni e oscilloscopio o c'è un metodo appropriato? ciao

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Davide C.
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ahrfukkio

Ciao Devi misurare l'induttanza ; la reattanza vale 6.28*F*L e se sai F e L basta fare il conticino. Per misurare l'induttanza se hai un generatore sinusoidale e un oscilloscopio, trovi la frequenza di risonanza della induttanza con un condensatore noto (vedi circuitino aggiunto) e col solito XL=XC ossia 6.28*FL =1/6.28F*C trovi la L Ciao Giorgio [FIDOCAD] MC 20 50 0 0 080 MC 70 50 0 0 080 MC 55 60 1 0 170 MC 45 70 3 0 120 MC 20 50 0 0 480 LI 20 70 105 70 LI 45 60 55 60 LI 45 60 45 50 LI 30 50 70 50 LI 85 45 85 55 LI 85 55 100 55 LI 100 55 100 45 LI 100 45 85 45 LI 100 50 110 50 LI 110 35 110 75 LI 110 75 130 75 LI 130 35 110 35 EV 115 45 115 50 EV 115 55 130 40 LI 135 75 135 35 LI 130 35 135 35 LI 130 75 135 75 LI 80 50 85 50 MC 20 70 0 0 045 LI 105 70 110 70 SA 45 50 SA 45 70 SA 55 70 SA 45 60 TY 25 40 5 3 0 0 0 * 10k TY 60 55 5 3 0 0 0 * C noto TY 35 75 5 3 0 0 0 * L incognita TY 20 25 5 3 0 0 0 * F risonanza = quella per lettura max SA 20 70 TY 80 40 5 3 0 0 0 * Sonda X10 TY 65 40 5 3 0 0 0 * 10k

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giorgiomontaguti

ciao, io pensavo di fare una serie tra una resistenza nota e la mia induttanza, dargli una frequenza e misurare la caduta sull'induttore per risalire poi al valore di L.. non è più smplice e veloce della ricerca della risonanza?

grazie 1K! purtorppo uso il pacchetto Orcad e non posso aprirlo, ma mi vado subito a scaricare fidocad! ;) ciao

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Davide C.
Peugeot 106 Driver (21,75k,PT)
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ahrfukkio

Ciao Anche questo e' un buon sistema, basta ricordare che le tensioni ai capi dei due componenti non si sommano come ..le patate !! : - ). Attento anche a non fare saturare l'induttanza. Con la risonanza hai anche una idea del Q dell'induttore. Comunque di metodi ve ne sono molti; gli induttanzimetri piu' semplici misurano il ritardo del tempo di salita ,provocato dalla induttanza e si fanno con un 4049 e il tester digitale.

Se intendi frequentare questo gruppo ,Fidocad e' il sistema usato da tutti, quindi ti conviene scaricartelo.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

ecco, gia qui mi cogli alla sprovvista; va bene lo sfasamento corrente/tensione, ma io pensavo di misurare la tensione bovinamente.. perchè non andrebbe bene?

ottima osservazione, ma penso che basti fare qualche misura, quando i valori rispettano la formula sono a posto, nel momento che si discostano vorrà dire che sono ad induttore saturo.. mi sa che allafine faccio prima con la risonanza!

mmm... mi lascia perplesso in quanto a precisione...

Fatto! :D

ciao e grazie ancora

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Davide C.
Peugeot 106 Driver (21,75k,PT)
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ahrfukkio

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