Utilizzando un trasformatore 220 con cambiatensione impostato a 120 >
12V? Se disponibile sarebbe meglio impostarlo a 140, dato che il rapporto do trasformazione è stato calcolato considerando le perdite.
Ciao Gianluca
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Non temer mai di dire cose insensate. Ma ascoltale bene, quando le dici.
(L. Wittgenstein)
Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen
(L. Wittgenstein) [Grazie, Franco!]
- Vi prego, quotate con parsimonia! Grazie! -
oops non avevo visto l'ingresso... Comunque con un po di fantasia : prende due 230- 12+12 e ci fa' quello che vuole 230 - 12+12 (attacca l'altro solo a un 12, forse puo' metterli anche in parallelo per avere la stessa potenza) e 24 - 230 = 230 - 12 - 120 ....
Forse l'età mi rende poco perspicace, ma a te in sostenza cosa serve?
Avere 120V in uscita isolati dalla rete o avere sia i 12 che i 120? Perché mi sembra strano abbassare da 220 a 12 e poi rialzare da 12 a 120. Un trasformatore (non un autotrasformatore) di fatto ti isola dalla rete. Andrea
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dunque, il progetto e' per una valvola 12AX, che ha una tensione sul catodo di 140V, mentre il "grid heater" va a 12.6V
ecco lo schema dell'alimentatore
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nella descrizione del progetto il tipo dice che e' importante che la tensione B+ non sia la stessa che alimenta il 12V, e ho ragione di crederci....
come si vede il progetto e' per una tensione di rete a 120VAC noi abbiamo 220V e di conseguenza ho dovuto cambiare un alimentatore e cercare questo introvabile 120-12
quindi come potrei fare? sostituire il T2 con 2 220-12 in serie? non capisco bene come collegarli pero'....
ma invece un 220-24, che usato 'al contrario' sarebbe un 24-220, se alimentato a 12V non dovrebbe darmi 110V circa in uscita?
Quanto previsto e' un buon metodo per complicarsi la vita...
Io suggerirei un trasformatore 230/120 V per l'anodica ed un secondo trasformatore 230/12 o 230/6 V per il filamento. Una volta, ai tempi delle valvole, si trovavano trasformatori con le entrambi gli avvolgimenti ma, posto che si riescano a trovare, e' probabile che se li facciano pagare una cifra. Puoi trovare qualcosa di recupero o, avendone voglia, si puo' riavvolgere qualcosa di esistente.
Un progetto delle palle :). A parte un buon modo di complicarsi la vita, come dice tomaso, se usi gli 1N4001 per raddrizzare l'anodica e` probabile che assista a un bel botto! Un diodo da 50V per raddrizzarne
150 non mi pare una buona idea :). I condensatori sono un po' tirati come tensione, e anche il tubo ha una tensione di filamento che direi un po' altina (12V raddrizzati fanno circa 16V, meno la caduta sulla resistenza fanno circa 14V sul filamento). Ma quest'ultima e` solo una pignoleria.
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Franco
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(L. Wittgenstein)
Vorrei ribadire che si continua a parlare di 220 , ma non esiste gia' da piu' 15 anni , la tensione che viene fornita e' di 230v se monofase e 400v se trifase... premesso questo avresti in teoria 115v , in pratica non lo so , dovresti provare ad alimentare un trasformatore alla rovescia e vedere un
12-230 alimentato a 12 effettivi quanto ti da sul secondario....
Mi ero fermato ad un'occhiata superficiale al file senza ingrandirlo ed effettivamente, oltre alla configurazione circuitale, c'e' effettivamente un bel po' di scroteria distribuita!
Saluti.
P.S.: sabato prossimo rischiamo di incontrarci al MarC (e non MarK come dice il Tuo amico, mio conterraneo)?
Se misuri *prima* di attaccarci la valvola, probabilmente trovi qualcosa dalle parti di 16 V, perche' la resistenza da 12 ohm non fa nessuna caduta di tensione.
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Franco
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