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Ti presento la mia analisi del circuito: se qualcuno nota errori o imprecisioni e' pregato di intervenire.
Abbiamo il seguente problema: affinche' la corrente alternata che attraversa C3 vada a richiudersi correttamente, occorre che i diodi D3 o D6 siano in conduzione, in modo da offrire una bassa resistenza differenziale (tralasciamo per il momento la rete di filtraggio per la griglia schermo C6/R2). Per fare cio' occorre che l'alimentatore sia caricato. Non fosse caricato, C3 si caricherebbe attraverso D3 alla massima tensione 300*1.41=423V (quindi attenzione al dimensionamento di C3!), e finirebbe li'. Ma anche ad alimentatore caricato, i diodi rimangono in conduzione per il solo tempo relativo all'angolo di conduzione, e questo tempo dipende dalla corrente sul carico (in questo caso la corrente anodica). Quindi le variazioni di corrente anodica (soprattutto se ampie ad a bassissima frequenza), te le puoi ritrovare come variazioni sulla tensione di polarizzazione. Questo disturbo arriva alla griglia controllo e puoi avere retroazioni indesiderate. Abbiamo pero' trascurato la rete C6/R2, che ci viene in aiuto (come effetto collaterale), offrendo un percorso a bassa impendenza verso lo
0 centrale. Ma questa rete contribuisce solo alla meta' della tensione. A questo punto la soluzione piu' semplice mi pare quella di sostituire R5 con uno zener con catodo a massa, di valore vicino alla tensione che ti serve (magari due zener da 33V in serie), dopodiche' riaggiusti i valori dei componenti di contorno.
-- M.