per quello che ne so io ,con l'ottica appropriata, puoi vedere quello che vuoi. ti consiglio di rivolgerti a chi produce sistemi di visione elettronici o sistemi di allarme
Esistono ottiche grandangolari, cosi' come tele. Alcune camere di videosorveglianza evolute hanno anche focale variabile (= zoom) e, volendo, torretta mobile. Si chiamano PTZ (pan, tilt, zoom) e si gestiscono da remoto, anche via telefonino.
Basta che hai a portata di camera una LAN domestica...
in generale la telecamera di sorveglianza ha la focale grandangolare, ossia ha una visuale molto larga e risulta a fuoco da pochi cm all'infinito, senza bisogno di focheggiare.
L'effetto collaterale e' la distorsione delle linee, che in questo tipo di registrazione non risulta importante.
Normalmente l'ottica "grandangolare" viene definita dalla lunghezza focale in millimetri, ma questo valore non ti aiuta a scegliere perche' cambia da camera a camera a seconda delle dimensioni del sensore. Guarda invece l'angolo di visuale, da 120 a 170 gradi indica delle ottiche grandangolari (visione ampia, sempre a fuoco).
Il 26/07/2017 21:51, Giacobino da Tradate ha scritto:
Ah, quindi e' *sempre* a fuoco ?
OK
Ok, vedo dal manuale :
formatting link
Lens :
-I3: 4,6mm;
-I5: 4,6,12mm;
-I8: 6,12,16mm) @F2.0
Cioe' vuol dire che a seconda del diametro? della lente ( 4mm / 6mm /
12mm ) avro' un angolo di visuale diverso ?
Indipendentemente dal diametro, il fuoco e' sempre ottimale ?
Questa telecamera va bene o dovrei cercarne altre con caratteristiche diverse ?
Che lente dovrei prendere per avere il massimo risultato per quello che mi serve: vedere da vicino ( qualche metro ) una figura umana in tutta la sua altezza ?
Ad una distanza di 2/3m, se vuoi avere la "lettura" di una cosa di 2m (poco piu' dell'altezza di una media corporatura), va presa un'ottica sostanzialmente grandangolare.
Devi pero' valutare se la tua intenzione e' "vedere" davvero la sola finestra, oppure anche qualcosa attorno e se vuoi cogliere la dinamica di quel succede prima e dopo l'evento che ti interessa, che non conosco.
A limitare le inquadrature si ottengono sicuramente livelli di dettaglio maggiori, pero' si rischia di tagliare fuori dinamiche che possono invece essere piu' utili. Non so se ho reso l'idea.
Aggiungo che, in base a dove metti la telecamera, puoi non vedere in volto il malintenzionato. Ad esempio, se avessi la tua inquadratura perfettamente centrata sulla sola finestra, vedresti una sagoma che entra nell'inquadratura, di spalle... se davvero volessi la segnaletica dell'intrusore, la camera dovrebbe stare DENTRO l'ambiente dove c'e' la fienstra, e lo vedresti senza dubbio nell'azione.
Paradossalmente, e' piu' probabile fare un riconoscimento facciale con una telecamera posta ad un isolato di distanza, perche', magari uno prima di fare uno scasso si mette un sacchetto in testa, ma non ci gira per strada cento metri prima... ;)
Ok, ma non trovo la specifica precisa *grandangolare* forse e' espressa in inglese ma non saprei come si scrive, quella che ho indicato sarebbe "grandangolare" ?
Si, beh, sarebbe interessante vedere almeno qualche metro del percorso
4 - 6 - 12 mm non e' un diametro (misurabile con un righello) ma la distanza a cui cade a fuoco l'immagine dietro l'obiettivo anteposto al sensore. E' una distanza fisica e reale ma va messo su un allestimento per misurala.
Comunque se allo stesso sensore (nel tuo caso 1/3" = 8 mm di diagonale) tu metti davanti obiettivi sempre piu' lunghi, essi inquadrano una scena sempre piu' ristretta ma in compenso puoi vederla sempre da piu' lontano.
Che distanza c'e' fra la porta che vuoi vedere, e la telecamera che la inquadra? Se la piazzi a pochi metri della porta, usa la focale piu' corta; se piazzi la telecamera dall'altra parte della strada, usa un teleobiettivo.
non e' un diametro ma una distanza focale; piu' la focale e' corta, piu' la messa a fuoco va sempre bene.
Se la metti vicino alla scena, usa la focale piu' corta, in qs. caso
4mm, con un angolo di 83 gradi - accettabile ma non eccezionale.
io cercherei un grandangolare un po' piu' spinto, 100 - 110 gradi.
pensa che in una action cam e' circa 170 gradi, pari alla visione frontale di un uomo... ed e' a fuoco da pochi cm all'infinito.
L'aggettivo usa un sistema di riferimento fisiologico, l'angolo di vista dell'occhio umano.
l'angolo entro il quale con la vista si concentra l'attenzione.
Angoli di vista piu' stretti vengono attribuiti ad obiettivi "tele" (o teleobiettivi, che dir si voglia), angoli piu' grandi ad obiettivi "grandangolari", come il nome ben suggerisce.
Per cui, nella lista che hai riportato, possiamo riconoscere tutti e tre i tipi:
della finestra, probabilmente...
Domanda: Non hai una fotocamera vulgaris dotata di ottica zoom, con la quale sceglierti l'inquadratura desiderata (dalla posizione esatta in cui andrai a mettere la telecamera di sorveglianza), eppoi ti vai a leggere che focale risulta...?
Dovrai adattarti al 4mm o al 6mm, evidentemente. Se accetti di ritagliare la "cornice", puoi scegliere il 6, se invece necessiti del tutto di conservare quell'inquadratura, sei costretto a prendere il 4
Esatto. La dimensione della diagonale dell'area sensibile. In gergo, il "target".
Evidentemente.
Generalmente, si.
Per quel che riguarda la mera qualita' di immagine (dinamica e rumore), piu' e' grande il sensore, piu' il sensore e' performante. Questo, a parita di numero di pixel, va specificato, perche' a fare la differenza e' la dimensione del singolo pixel, non di tutta la matrice.
Sensori di misura diversa ma con numero di pixel diverso, invece, possono essere perfettamente equivalenti come dinamica e rumore, e la differenza e' combinazione della resa con le ottiche. Questo perche' la misura del target porta con se' l'ampiezza dell'immagine catturata.
Esempio: usato su un sensore piccolo tipo quelli per videosorveglianza, un obiettivo da 12mm e' un tele, mentre se lo usi su un sensore grande tipo quello di una fotocamera diventa un obiettivo ultragrandangolare.
Siccome il tuo punto di partenza e' l'angolo di cattura, in ogni caso scegliere una camera con un sensore piu' grande, a parita' di "visione", comportera' una miglior resa delle immagini, soprattuto in condizioni di bassa luce.
Tutto questo, al netto delle tecnologie usate... poi bisogna vedere come le cose vengono fatte.
..io penso senza ripassarmi le cose per pigrizia che un obbiettivo fotograf ico tu possa pensarlo come una sola lente, e che quindi la distanza focale, valga come per una lente molto sottile, la distanza dal piano della stessa a dove si concentrerebbero i raggi, la colpissero tutti in maniera parallela ..penso indicativamente a dove s' incendia la carta quando puntiamo il sole
1/f=(1/s1)+(1/s2) di conoscere la relazione tra un punto che si trova sul piano dell' immagin e a distanza (s1) ed uno che si trova sul piano di messa a fuoco a distanza (s2) dal "piano" della lente immagina ta molto sottile
..se disegni le cose, messe e calcolate le rispettive distanze, trovi subit o con la trigonometria l' angolo di ripresa che t' interessa e tutte le alt re grandezze... prova..
Poi l' obbiettivo ideale sarebbe un forellino piccolissimo, idealmente un p unto, che darebbe lo stessa messa a fuoco per tutte le distanze,
ipresa
...argomento a parte le distorsioni
poi apri internet e senza fidarti ciecamente di chicchessia studiati le cos ine da te!
Mi sono male espresso, scusami. I metadati EXIF sono embeddati nel file JPG, assieme all'immagine, quindi vengono letti da un SW di visualizzazione che possa farlo. In genere, quasi tutti tra quelli piu' evoluti.
Detta semplicemente cosi', non e' ortodossa, perche' l'affermazione e' vera in quanto sottintende che il target finale, ossia, la stampa (o nell'immagine elettronica, il display), sara' dello stessa dimensione, mentre a variare saranno le lunghezze focali delle ottiche.
Invece, il "dettaglio" di un target, tradotto, la dimensione del piu' piccolo particolare risolvibile, e' unica funzione della dimensione del "quanto" fotosensibile, chiamalo pixel per il sensore e chiamalo granello d'alogenuro, per la pellicola. Quanti poi questi pixel siano, per sensori grandi o piccoli, e' un numero che non entra nel bilancio della mera capacita' di risolvenza del sensore, perche', comunque, al di sotto della dimensione del singolo elemento non si potra' scendere, nella lettura.
Vi entra solamente quando si fa riferimento alla dimensione della stampa/visualizzazione che, fermo restando la stessa dimensione per una immagine ripresa con due target diversi, risulta con dettagli maggiori laddove e' maggiore il target. Ma questo comporta l'uso di ottiche di diversa lunghezza focale, ed e' qui il punto.
Il vecchio Medio Formato non usava pellicole con grana piu' fine di quella del 35mm ma, solamente, aveva un'area 4 volte piu' grande. Era il minor ingrandimento in fase di stampa a cui veniva sottoposto il film, che poi determinava il fatto che i dettagli sulla stampa finale erano piu' risoluti, a pari dimensione di carta.
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