Step Up/Step Down

Buon Giorno a Tutti!!

Rieccomi a Voi con un'altra richiesta....

Avrei necessità, sempre per il circuito dei trenini, di regolare la tensione in un determinato punto del circuito (Tratto in Salita) in modo che questa sia di un valore superiore del 10-50% (regolabile) del valore normale: Avevo pensato di utilizzare un circuito di step-up, ma non ho trovati schemi per aumentare di X% la tensione, ma solo di raddoppiarla o +. Inoltre avrei necessità che, invertendo la polarità, questo funzionasse come Step Down (sempre regolabile)

Se non sono stato abbastanza chiaro: ho bisogno che quando il treno affronta una salita gli arrivi più corrente perchè altrimenti arranca, se inverto la polarità, la salita diventa discesa e pertanto ho bisogno invece che rallenti altrimenti si sfracella alla prima curva...

Se qualcuno di Voi ha la pazienza per aiutarmi.......

Grazie a tutti

Sergio

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SergioBS
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Secondo me anzichè scomodare uno step-up/dw conviene agire sullo stabilizzatore di tensione. Se hai ad esempio un 78xx lo sostituisci con un lm317. A pagina 20 del datasheet c'è un esempio di come utilizzare dei transistor per scegliere in digitale la tensione di uscita. Lo schema e semplice e facile da espandere. Ad ogni modo poi sarai tu che dovrai decidere quando è necessario aumentare la tensione... Sicuro che non convenga utilizzare uno stabilizzatore di corrente anzichè di tensione? Lo stabilizzatore di corrente sente che il carico assorbe di + (salita) e quindi si autoregola per mantenerti costante la corrente. In questo modo il treno dovrebbe procedere sempre a velocità costante

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Ice

Ciao Ice!

Grazie per la risposta.... relativamente all'LM 317 lo sto già utilizzando come regolatore principale (LM 337) il punto è che io vorrei regolare la tensione di quel tratto in proporzione a quella che esce dall'LM317, pertanto dovrei anche aumentarla, ma se posso pilotare il 317 con l'uscita del 337 sono apposto....ci darò una occhiata....

per quanto riguarda il problema tensione/corrente...io sono incompetente in materia, ma penso che aumentando la tensione a parità di resistenza aumento la corrente... o sbaglio?... forse con uno stabilizzatore di tensione risolverei i due problemi in un sol colpo...

Scusa....regolatori di tensione...qualche suggerimento?

Grazie

Sergio

"Ice" ha scritto nel messaggio news:04MTb.246922$ snipped-for-privacy@news4.tin.it...

stabilizzatore di tensione. Se hai ad esempio un 78xx lo

utilizzare dei transistor per scegliere in digitale la

modo poi sarai tu che dovrai decidere quando è necessario

di tensione? Lo stabilizzatore di corrente sente che il

costante la corrente. In questo modo il treno dovrebbe procedere

Reply to
SergioBS

Ciao Sergio, il consumo di corrente di un motore in continua dipende dalla tensione applicata e dal carico applicato, ossia lo sforzo che fa. A tensione fissa, se lo fai girare libero consuma "x", se gli blocchi l'asse consuma dieci o cento volte di più. Con tutti gli stadi intermedi. In pratica, la corrente assorbita è inversamente proporzionale al numero dei giri.

Nel tuo caso dovresti regolare l'alimentatore principale in modo da farlo camminare bene in salita, e da quello prelevare una tensione più bassa per la pianura ed ancora più bassa per la discesa.

Ciao. Giuliano

SergioBS ha scritto:

--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito 
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
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JUL

Ciao Giuliano!

grazie per la risposta!

"JUL" ha scritto nel messaggio news:bvo58t$e0$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Compreso (forse)...ma a questo punto, come posso fare per fornirgli più corrente senza aumentare la tensione?

Si è quello che avevo pensato ma mi obbliga a riporgettare il tutto, mentre pensavo di aggiungere un "incrementatore di tensione" dove c'era bisogno... forse era più incasinato ma....

Rielaboro tutto e ti faccio sapere

Grazie

Sergio

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SergioBS

La Legge di Ohm dice che la corrente si calcola con V/R. Visto che la R dipende dal motore, in quel punto del tracciato, l'unico modo per aumentargli la corrente consiste nell'aumentare la tensione.

Ciao. Giuliano

SergioBS ha scritto:

--

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JUL

Posta lo schema a blocchi del tuo sistema.

E` possibile fare un circuito come quello che chiedi, ma puo` essere complicato. Quando chiedi che un circuito elettronico di potenza possa lavorare con tensioni bipolari in ingresso e in uscita e` sempre un po' incasinato.

Lo schema che devi postare e` a blocchi: devi far vedere come distribuisci la potenza, i livelli di tensione, come controlli i singoli tratti, dove fai le inversioni, come controlli la velocita` di ogni tratta...

Servono anche altri dettagli, ad esempio fra due tratti di binari isolati, c'e` l'isolamento su entrambi i binari o su uno solo? Usi la linea aerea? Quando un treno passa da un tratto all'altro mette in "corto" i due tratti di binari?

Su ogni tratto di binario c'e` un solo treno o ce ne possono essere piu` di uno?

La cosa buona e` che credo che i modelli non vadano in recupero di energia in frenata e in discesa e quindi l'alimentazione puo` essere a soli due quadranti.

Sarebbe anche una buona cosa se facessi una tabella del consumo di un treno "medio" in funzione della tensione: ad esempio ogni 2V dici quanti ampere consuma.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Ciao Franco!

Grazie per l'interessamento...eccoti i chiarimenti richiesti:

Allora non è nulla di complicato: un modulo pulsantiera che comanda gli scambi e mi memorizza lo stato degli stessi mediante relè bistabile un modulo che rileva la presenza in un certo punto del circuito di un treno a mezzo LDR un modulo che rileva l'assorbimento di corrente su una specifica tratta di rotaia un modulo che mediante porte logiche comanda un relè che da e toglie corrente alle varie tratte a seconda del verificarsi di determinati eventi modulo alimentazione 5A con regolatore di tensione con LM 338 e invertitore di polarità

OK, come al solito...

il circuito è suddiviso in 48 tratti tutti più o meno delle stesse dimensioni: un binario è collegato ad un polo per tutti i tratti mentre l'altro binario è isolato in 48 punti la tensione varia da 8 a 18 Volts I singoli tratti vengono comandati da un relè che innesca il circuito di "Start/Stop graduali" a Mosfet (come da te proposto (anche se non ho ancora ricevuto i componenti e non l'ho testato) la velocità, come la direzione è unica per tutte le tratte, ovvero entrambe vengono regolate dal modulo di alimentazione in effetti quando un treno passa da una tratta all'altra mette in corto per alcuni decimi di secondo le due tratte, ma non lo vedo come un problema..viste le premesse di cui sopra...

no, di base su ogni tratta non ci deve essere più di un treno, a dire il vero il sistema di rilevazione di assorbimento dovrebbe nelle intenzioni, disattivare una tratta nel momento in cui rilevasse che su due tratte contigue ci sono 2 treni, questo per fare in modo che non si raggiungano...non ho ovviamente un impiando K-DCC

per quanto riguarda il consumo, come da Thread sul Start/Stop Graduali... sono in difficoltà: vari siti specializzati parlano di un consumo non superiore ai 300 mA... io sperimentalmente ho rilevato una resistenza di 20 Ohm...considerando che la il range di funzionamento è 12-20 Volts... dai miei calcoli esce che il consumo è di circa 0,8-1 A, ma il dato della resistenza non è affidabile: ho rilevato valori "random" da 15 a circa 100 Ohm....

Siccome ho 3 tratti in forte salita, ho notato che i treni arrancano in quella zona e devo aumentare la tensione perchè in un punto proprio si ferma....pensavo di aumentare in quel punto la tensione, ma che questo aumento fosse parametrizzato al resto del circuito... Ho trovato un circuito di Vittorio Crapella

formatting link
che consente di raddoppiare la tensione, ma è un poco troppo...rischio di bruciare tutto....

Cosa suggerisci?

Grazie....

Sergio

Reply to
SergioBS

Ciao Franco!

Grazie per l'interessamento...eccoti i chiarimenti richiesti:

Allora non è nulla di complicato: un modulo pulsantiera che comanda gli scambi e mi memorizza lo stato degli stessi mediante relè bistabile un modulo che rileva la presenza in un certo punto del circuito di un treno a mezzo LDR un modulo che rileva l'assorbimento di corrente su una specifica tratta di rotaia un modulo che mediante porte logiche comanda un relè che da e toglie corrente alle varie tratte a seconda del verificarsi di determinati eventi modulo alimentazione 5A con regolatore di tensione con LM 338 e invertitore di polarità

OK, come al solito...

il circuito è suddiviso in 48 tratti tutti più o meno delle stesse dimensioni: un binario è collegato ad un polo per tutti i tratti mentre l'altro binario è isolato in 48 punti la tensione varia da 8 a 18 Volts I singoli tratti vengono comandati da un relè che innesca il circuito di "Start/Stop graduali" a Mosfet (come da te proposto (anche se non ho ancora ricevuto i componenti e non l'ho testato) la velocità, come la direzione è unica per tutte le tratte, ovvero entrambe vengono regolate dal modulo di alimentazione in effetti quando un treno passa da una tratta all'altra mette in corto per alcuni decimi di secondo le due tratte, ma non lo vedo come un problema..viste le premesse di cui sopra...

no, di base su ogni tratta non ci deve essere più di un treno, a dire il vero il sistema di rilevazione di assorbimento dovrebbe nelle intenzioni, disattivare una tratta nel momento in cui rilevasse che su due tratte contigue ci sono 2 treni, questo per fare in modo che non si raggiungano...non ho ovviamente un impiando K-DCC

per quanto riguarda il consumo, come da Thread sul Start/Stop Graduali... sono in difficoltà: vari siti specializzati parlano di un consumo non superiore ai 300 mA... io sperimentalmente ho rilevato una resistenza di 20 Ohm...considerando che la il range di funzionamento è 12-20 Volts... dai miei calcoli esce che il consumo è di circa 0,8-1 A, ma il dato della resistenza non è affidabile: ho rilevato valori "random" da 15 a circa 100 Ohm....

Siccome ho 3 tratti in forte salita, ho notato che i treni arrancano in quella zona e devo aumentare la tensione perchè in un punto proprio si ferma....pensavo di aumentare in quel punto la tensione, ma che questo aumento fosse parametrizzato al resto del circuito... Ho trovato un circuito di Vittorio Crapella

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che consente di raddoppiare la tensione, ma è un poco troppo...rischio di bruciare tutto....

Cosa suggerisci?

Grazie....

Sergio

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SergioBS

Per te che fai il modellista. Per me non e` mica detto che sia semplice.

Quindi inverti la polarita` di tutto il plastico? Tutti i treni quindi vanno "avanti" o "indietro"? Credevo si potessero comandare indipendentemente. E` vero pero` che i treni vanno di solito solo "avanti" sul binario sinistro, ma se devi fare manovre in stazione?

Forse si puo` pensare qualcosa di elettronico, ma proporrei una soluzione transitoria estremamente semplice, giusto per provare se la cosa funziona.

Quindi ad esempio niente alimentazione flottante fatta con un ponte. Hai tagliato gia` un buon numero di soluzioni.

Come comandi la tensione complessiva? Credevo che ogni pezzo di binario avesse la sua tensione e polarita` regolabile in modo da avere la massima flessibilita` su ogni treno.

OK. Ci sono i sistemi come dicevo prima in cui puoi "condurre" ogni treno come vuoi con polarita` e velocita` diverse?

E` un problema quando hai un tratto di binario a tensione diversa dal tratto contiguo. La locomotiva prende tensione solo da un asse o da piu` assi? [Se poi per le salite hai una o piu` locomotive che tirano e una che spinge diventa divertente passare da un tratto di binario all'altro ;-).

Che non so cosa sia :-)

In realta` la resistenza di un motore elettrico in continua non ha molto senso, perche' e` solo una parte del modello del motore. Il motore e` "modellato" come una resistenza in serie a un gruppo RC: l'unica misura sensata e` quella con un amperometro e il treno che viaggia.

Ok, questo la volta prossima, anche perche', come dicevo prima, fare un circuito che lavori con due polarita` e in un caso aumenti e nell'altro riduca la tensione puo` essere complicato.

Una soluzione transistoria molto semplice: in serie alla alimentazione del tratto in salita, metti tre o quattro accumulatori NiCd o NiMH, che danno una tensione complessiva di quattro o cinque volt. Quando sei in polarita` "avanti" la tensione delle batterie si somma a quella del trasformatore e ottieni la tensione in piu` che ti serve. Quando invece la tensione e` "indietro" la tensione della batteria si sottrae a quella dell'alimentazione complessiva e in discesa i treni vanno piu` piano. Inoltre quando passa un treno in retromarcia la batteria si ricarica parzialmente :-).

La soluzione e` ovviamente una fetecchia, ma si tratta solo di provare se la cosa funziona. Se il plastico lavora quasi sempre in "avanti", allora di tanto in tanto si devono ricaricare le batterie (batterie da

1500 Ah, formato AA, dovrebbero darti circa un ampere per piu` di un'ora di transito del treno). Se invece il plastico lavorasse per consistenti frazioni di tempo (>20%) in posizione "indietro" allora si puo` aggiungere un diodo e una resistenza per ricaricare in continuo le batterie senza aspettare che passi il treno, che comunque non ricarichera` mai completamente le batterie.

Un problema di questa soluzione e` che quando il treno cortocircuita i tratti di binari contigui a quello sovralimentato, la batteria viene momentaneamente messa in corto, e bisogna prevedere una resistenza (mezzo ohm direi) in serie alla batteria in modo da limitare la corrente di cortocircuito.

Prova cosi`, che poi vediamo se si puo` fare un circuito semplice per realizzare la stessa funzione.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Ciao Franco!

grazie per il "modellista" se ti sente qualcuno vero ci picchia entrambi...per me il trenino è un pretesto per imparare qualcosa a livello di elettronica digitale e qualcosa di analogica e altre cose, tipo autocad, con il quale sto "disegnando" le rotaie in 2D e sto provando in 3D...etc se vado avanti di questo passo non so quando finisco...

Si in effetti ci sono sistemi che permettono di comandare indipendentemente ogni treno (K-DCC): si tratta (penso) di un sistema basato su CAN, sui binari viene inviata corrente alternata, ogni componente elettrico del sistema ha un decodificatore, pertanto unitamente alla corrente possono venire inviati dei comandi, che poi ogni decodificatore analizza e se il "messaggio" è per lui, svolge il compito richiesto: in questo modo è possibile comandare ogni treno separatamente e farli andare in direzioni diverse pur essendo sullo stesso tratto di binario: ad uno viene "detto" di prendere la semionda negativa e va in un senso, alll'altro la semionda positiva... e il gioco è fatto, volendo si può collegare al computer etc etc

Questo sistema oltre a richiedere delle conoscenze specifiche che non ho, è nella filosofia: "ogni secondo schiaccio un pulsante e gli faccio fare qualche cosa": io invece ho basato il mio sulla filosofia: "adesso lo accendo e fa tutto da solo".

Si, o tutti da una parte o tutti dall'altra... poi tramite "artifici" nel tracciato in alcuni punti sembra vadano in direzioni diverse, ma questo è un artificio, al massimo posso invertire la polarità interna di un locomotore e questo andrà sempre in senso contrario (penso)

Pensavo a qualcosa di elettronico...inoltre il circuito è in fase di montaggio....mi risulta difficile testarlo sul campo... al momento quasi tutti gli esperimenti li faccio su di una bread board e al posto del locomotore uso una lampadina....

Come dicevo, il sistema K-DCC prevede di comandare ogni locomotore... per quanto ne so la corrente scorre uguale in tutti i binari: è la centralina che dice a che velocità e che direzione prendere, o stare fermo (o accendere le luci, suonare la sirena, frenare etc etc). Nel mio sistema invece ad ogni tratto do corrente che potrebbe essere diversa, ma considera che i tratti sono lunghi circa 100-150 cm l'uno... non avrebbe senso invertire la marcia da uno all'altro...

Si, Vedi sopra ma non è il mio caso..loro hanno i treni intelligenti e le rotaie stupide io il contrario (o tutto stupìdo)

;-).

Dipende dal locomotore.. alcuni lo prendono da due assi altri da uno solo....anche se la modifica non richiede più di alcuni minuti... Ritengo difficile impostare che una locomotiva tiri e l'altra in fondo al treno spinga... penso che i motori anche dello stesso tipo di locomotore non siano perfettamente uguali e pertanto ci potrebbe essere una situazione in cui quello che tira è più veloce di quello che spinge o viceversa...

OK monto un pezzo di circuito, la provo e ti faccio sapere....

Grazie

Sergio

PS: se a titolo di curiosità ti possono interessare i circuiti che sto elaborando...fammi sapere te li invio in privato.... mi vergogno un poco, ma.... Come Schematic e PCB editor io uso eagle 4.11...

Reply to
SergioBS

Che ha un comportamento un po' diverso da un motore, ma poi mica tanto.

Meglio da un asse solo, si evitano "cortocircuiti" di durata elevata.

Pero` nelle salite i treni reali hanno due locomotive che tirano e una che spinge. Il capoconvoglio e` la prima locomotiva, e quando non c'erano mezzi di comunicazione fra le varie locomotive, il primo macchinista dava un fischio e poi inseriva i motori. Gli altri vedevano la tensione di linea che si abbassava e davano motore anche loro. Per la fermata non ricordo come facessero (e` passato parecchio tempo da quando avevo fatto un po' di viaggi notturni su locomotive di treni merci).

A proposito, il circuito di partenza e arresto graduale funziona solo se c'e` il treno sopra. Se non c'e` il treno non so come si comporti, ma in ogni caso deve essere attivato prima che arrivi il treno sul tratto di binario, in modo che il treno non rallenti e poi riparta.

Non ho eagle! E sto facendo il piccione viaggiatore fra l'italia e gli stati uniti e non ho molto tempo.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

OK pensavo di farlo altrimenti mi potrebbe vanificare alcune cosette...

Si i treni reali... io ci avevo pensato e non so se funziona... al momento ho due locomotori che somigliano uno alla panda e l'altro alla ferrari... sono incompatibili...

Allora, io ho "verificato sperimentalmente" e il circuito (non quello con i Mosfet) e funziona indipendentemente se il treno si muove o meno...

Comunque il sistema di partenza e arresto graduale funziona "al contrario" in questo modo: in condizioni normali è chiuso, ovvero da il massimo di corrente, in caso di verificarsi di certi eventi il relè collega tramite la resistenza la terra ai due BDX e il treno rallenta e si ferma, al terminare dell'evento il relè ricollega il positivo alla resistenza e ai due BDX e il treno riparte dolcemente....

Beato te....io ho fatto la trottola per anni senza mai un attimo di pace ma alcuni mesi fa ho deciso di smettere, o quantomeno ridurre drasticamente... sono soddisfatto (forse) ma mi manca un poco....

vista la situazione, grazie ancora di più per l'attenzione dedicata a questi futili motivi...

Sergio

Reply to
SergioBS

Ciao Senza entrare nel dettaglio, dato che questi trenini hanno motori in DC (con magnete permanente e collettore), non hai mai pensato di alimentarli con impulsi e variarne la parghezza (PWM). La coppia anche a basso numero di giri, non scende molto , come ad es, nei riduttori di velocita' dei trapani con SCR. Basta un astabile con duty variabile(2 transistor) e un IRF . Sulla pista fatta per un amico, funziona benissimo ed e' anche pilotabile da PC. Ciao Giorgio

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Giorgio Montaguti

Grazie Giorgio per l'interessamento!

si in effetti i sistemi DCC funzionano in questo modo, addirittura la rotaia viene alimentata in alternata per poter prelevare, volendo, la semionde negative.. e far circolare il locomotore in senso inverso... io non ho "sposato" questa tecnica... però in effetti potrebbe essere interessante soprattutto per la coppia...

hai qualcosa sottomano o mi consigli di cercare su google?

Sergio

"Giorgio Montaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.tin.it...

tensione

questa

Reply to
SergioBS

Ciao Un circuitino semplicissimo come prima indicazione e' il seguente.Spero tu abbia fidocad .

Ciao Giorgio

[FIDOCAD] MC 25 20 0 0 115 LI 25 20 95 20 LI 25 30 25 40 MC 40 25 0 0 100 MC 50 30 1 0 080 LI 50 25 50 30 MC 50 45 0 0 300 MC 65 20 0 0 115 MC 55 35 0 0 170 MC 40 30 1 0 080 LI 40 40 40 45 LI 40 45 35 45 LI 50 40 50 45 LI 40 30 40 25 MC 25 35 0 0 170 LI 35 35 50 45 LI 55 35 40 45 LI 65 30 65 35 SA 45 20 SA 65 20 SA 25 35 SA 40 45 SA 50 45 SA 65 35 SA 65 55 SA 25 55 MC 70 45 0 0 410 LI 65 35 70 35 LI 70 35 70 45 SA 95 20 MC 110 20 0 0 540 LI 95 20 125 20 LI 95 35 95 50 LI 95 50 110 50 SA 110 20 MC 125 20 0 0 010 MC 125 55 0 0 020 SA 85 55 TY 40 15 5 3 0 0 0 * 100k TY 5 30 5 3 0 0 0 * 0.1uF TY 65 15 5 3 0 0 0 * 3.3k TY 15 15 5 3 0 0 0 * 3.3k TY 30 50 5 3 0 0 0 * 3.3k TY 50 50 5 3 0 0 0 * 3.3k TY 65 30 5 3 0 0 0 * 0.1uf MC 40 45 0 1 300 LI 25 55 125 55 MC 90 45 0 0 180 LI 90 45 90 35 SA 90 35 TY 90 55 5 3 0 0 0 * 47uF 25V TY 65 55 5 3 0 0 0 * IRF510 LI 85 35 95 35 MC 85 55 0 0 045 TY 25 60 5 3 0 0 0 * NPN qualunque SA 90 55 TY 60 5 8 5 0 0 0 * REGASTB LI 5 85 15 85 LI 15 85 15 75 LI 15 75 25 75 LI 25 85 70 85 LI 70 85 70 75 LI 80 85 130 85 LI 25 75 30 75 LI 30 75 35 75 LI 40 75 45 75 LI 50 75 55 75 LI 65 75 65 80 LI 65 80 65 85 LI 20 75 20 85 LI 20 85 25 85 LI 60 75 65 75 LI 75 75 75 85 LI 75 85 85 85 LI 70 75 75 75 LI 75 75 80 75 LI 85 75 90 75 LI 95 75 100 75 LI 105 75 110 75 LI 120 75 120 85 LI 120 75 125 75 LI 125 75 125 85 LI 115 75 115 85 LI 115 75 110 75 LI 15 90 15 100 LI 70 90 70 100 TY 40 95 5 3 0 0 0 * 8mS LI 15 95 30 95 LI 55 95 70 95 TY 125 10 5 3 0 0 0 * +V (5--15) MC 90 35 3 0 200 SA 90 20 TY 90 15 5 3 0 0 0 * 1N4001
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Giorgio Montaguti

Grazie Giorgio!

Purtroppo devo partire tra poco e non potrò testarlo immediatamente...in casa ho un IRF9630 dici che possa andare?

grazie

A presto

Sergio "Giorgio Montaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.tin.it...

rotaia

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SergioBS

Scusa Giorgio....se approfitto....

non me ne intendo molto, ma immagino che variando il trimmer da 100K ottengo il risultato richiesto...

c'è un modo per fare in modo che questa regolazione invece che manuale sia fatta in "automatico", magari potendo regolare la gradualità?

mi spiego meglio, invece che girare manualmente il trimmer (a parte un trimmerservoassistito) che circuito posso usare per simulare tale cosa?

Grazie

Sergio

"Giorgio Montaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.tin.it...

rotaia

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SergioBS

Ciao Hai capito bene ,ma non vedo un sistema facile per sostituire il potenziometro con un sistema variabile con comando elettronico ,lasciando quel circuitino.

Se pero' cambi modalita' del PWM da frequenza costante e duty variabile, a frequenza variabile e duty fisso, (praticamente un astabile a frequenza variabile che comanda un monostabile a larghezza fissa), allora si fa facilmente. L'astabile a F variabile si fa collegando le due R dalle basi ad una tensione variabile ,invece che alla alimentazione,oppure con un NE555 variando la tensione sul pin 5 oppure.....mille modi .. Il monostabile con un altro NE555...

Si puo' mantenere ache il sistema F fissa e duty variabile con astabile fisso e monostabile variabile sempre con 2 NE555 .

Ciao Giorgio

Reply to
Giorgio Montaguti

Ciao Ripensandoci ho aggiunto uno stadio bilanciato (due transistor) che comanda le due R di base dell'astabile coi transistor, e ho simulato il circuito. Con una tensione di ingresso da 0 a qualche volt, si ottiene una sostanzioza variazione del duty con F costante. Se per caso ti interessa questa soluzione coi 4 transistor fischia e te la mando come copia della simulazione (file.gif) via e-mail. Non come fidocad perche' non credo interessi ad altri Ciao Giorgio

Reply to
Giorgio Montaguti

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