stagnatura e pasta saldante

oggi mi sono messo a stagnare alcuni componenti sulla millefori, ma ho notato che in alcune circostanze (per cause da me non ben identificate) lo stagno comincia a fumare (non so se sia dannoso respirare questo fumo). Purtoppo oltre a risultare sgradevole all'olfatto il fumetto oscura anche momentaneamente la vista del punto da saldare provocando notevoli difficolt=E0 e rischiando di sbavare o toccare il foro a fianco. E' normale che si formi questo fumo? Perch=E9? Inoltre in negozio ho visto un kit per saldature a stagno e ho notato che all'interno c'era anche della pasta saldante: come va usata?

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elagogo
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Pasta salda ? VADE RETRO ! Usa un ottimo stagno multicore e vai da dio. Lo stagno multicore é proprio lo stagno che ha l'anima farcita di colofonia. Dopo le saldature passa + volte sulla basetta un pennello con dell'acetone (pennello ricco di acetone) raccogli quel che gocciola in una tazzina vecchia lascia asciugare e....ammira ! ;-) Natale

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Natale Novello

La presenza della pasta salda mi fa sospettare che quello non sia un kit per elettronica, e' probabile che lo stagno abbia un diametro superiore ad 1 mm e non sia 60/40. Procuratu del buon stagno per elettronica e scordati la pasta salda, serve agli stagnini e solo raramente per grossi lavori in elettronica, ma sulle basette fa piu' danni che benefici.

Ciao Celso

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Celsius

Il giorno 21 Oct 2006 11:53:30 -0700, "elagogo" ha scritto:

E' la colofonia (o altra sostanza equivalente) contenuta nelle leghe per saldature comunemente utilizzate in elettronica.

Evita di respirarlo, bene non fa...

La pasta salda può essere usata per agevolare le saldature su grosse superfici, ad es. telai metallici e i terminali dei grandi resistori e reostati di potenza (quelli da centinaia di W). Ne va evitato l'uso nelle saldature su circuiti stampati e simili (millefori).

Reply to
Luigi

[cut...]

Però fra tanti consigli utili è saltato quello basilare (forse dato per scontato...): di accertarti bene (ma dico bene...), prima di metterti a saldare, che i componenti che adoperi e, principalmente, il supporto dove li stagni (mille fori, circuito stampato, etc...) siano ben, ma dico BEN, puliti. In special modo, S G R A S S A T I!

Personalmente adopero questa tattica. Prima faccio in modo di avere TUTTO il materiale a portata di mano. Se la piegatura dei componenti è nota e stabilita cerco di piegrne i più possibili. A questo punto verifico e decido quando avrò sufficiente tempo per fare il lavoro tutto d' un fiato. Ovvero, se possibile, in un unica sessione. Ciò per non dare il tempo al supporto di ossidarsi notevolmente. Quindi, arrivato il momento di eseguire il lavoro, pulisco BENE (in genere Vim, buon risciacquo, ed asciugatura) il supporto (mille fori, o quello che è) e via con il lavoro. Le mani si saranno sicuramente lavate assieme al supporto... Purtroppo, queste ultime, quantunque lavate e asciugate per bene, dopo un pò incominciano a... "sporcarsi" nuovamente (traspirazione). Ma, tutto sommato, è il male minore, rispetto come sono conciati spesso i supporti ed i componenti... Concludo dicendo che io di fumo non ne ho mai visto. Almeno non così appariscente. Odore si, quello si!

Ciao Adam

(togli gli zeri...)

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Adam

Adam ha scritto:

Come non hai mai visto fumo ? :) Che stagno usi ? A che temperatura saldi ? :)

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Alberto Rubinelli

"Natale Novello" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mygate.mailgate.org...

Per il reworking è molto comune usare pasta salda. Non è diavolo e acqua santa!

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Elio

"Celsius" ha scritto nel messaggio news:1161466987 snipped-for-privacy@sp6iad.superfeed.net...

per

mm

Per il reworking è molto comune usare pasta salda. Non è diavolo e acqua santa! Il flussante rende solo più "scorrevole" lo stagno ma se la superficie non è perfettamente priva di ossidi serve la pasta salda.

Reply to
Elio

"Luigi" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

superfici,

potenza

circuiti

Può essere benissimo usata anche per lavorazioni su piastre multilayer e in tutti i casi in cui serve e/o aiuta. Se leggi un manuale di saldatura di 40 anni fa dice di avere sempre a portata di mano la pasta salda e intingerci dentro la punta del saldatore prima di saldare: e te credo le punte 40 anni fa non erano cromate/nichelate e se volevi far aderire lo stagno alla punta dovevi eliminre lo strato di ossido. Per cui se oggigiorno senti "intingere la punta nella pasta salda" è una bestemia ...perchè da intingere non è più la punta ma l'oggetto da saldare. Sulle punte moderne basta infatti la colofonia stessa per far aderire lo stagno alle punte cromate. Anche con pot di saldatura cavi, quelli dove c'è lo stagno fuso, prima si intinge il cavo da stagnare nella pasta salda e poi si immerge il cavo nel pot. Anche per rimuovere un reoforo con poca tolleranza su un multilayer, se non hai una stazione ad aria calda, con la sola colofonia non riesci, perchè lo stagno parzialmente ossidato/patinato non riesce a trasportare il calore all'interno. Basta una goccia di pasta salda sul reoforo, rinfreschi al saldatura e lo stagno viene via che è un gioco.

Reply to
Elio

Salda con il tremito della palpebra ! Gnek Gnek Natale

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Natale Novello

"Elio" ha scritto nel messaggio

Per chi e' gia' pratico di saldature e' tollerabile l'uso oculato della pasta salda, ma non per i principianti. Se non pulita bene puo' causare parecchi inconvenienti quindi crea piu' problemi che effettivi benefici. Se poi uno prende la cattiva abitudine d'usare la pasta salda, non imparera' mai a fare le saldature come si deve, io ne possiedo una scatoletta da una quarantina d'anni e ne ho consumata si e no 1/10! Vedi il mio tutorial sulle saldature nella pagina in firma.

Ciao Celso

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Celsius

"Celsius" ha scritto nel messaggio news:1163166555 snipped-for-privacy@sp6iad.superfeed.net...

La pasta salda usata in elettronica, cloruro di zinco in polvere mischiato a saponi, è inerte a temperatura ambiente, diventa attivo solo a 280 gradi. Un volta raffreddato non fa danni.

imparera'

Da me ne fanno andare via a chili.

Sempre meglio di questo

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che consiglia di immerge(*) la punta del saldatore direttamente nella pasta e chiama la stessa pasta salda "flussante" quando i compiti di pasta salda e del flussante (resine che ricoprono lo stagno impedendo la rapida ossidazione, a mo' di saldatura tig/mig, e ne migliorano la bagnabilità e scorrevolezza per la durata della saldatura) sono totalmente diversi!!!

Poi per altre lavorazioni ci sono anche paste salde allo stagno, flussanti liquidi, solidi o in gel e paste rigeneranti tipo il Tippy(*).

Reply to
Elio

"Elio" ha scritto nel messaggio

Chi ti garantisce che sia sempre di quel tipo?

Ciao Celso

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Celsius

"Celsius" ha scritto nel messaggio news:1163176955 snipped-for-privacy@sp6iad.superfeed.net...

mischiato

gradi.

La scritta sulla confezione.

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Elio

Il giorno Fri, 10 Nov 2006 11:55:28 GMT, "Elio" ha scritto:

Non vedo la necessità di usare pasta salda nel montaggio di componenti su pcb. Una volta che si è pulito per bene il rame (la paglietta per pentole è ottima) e se i reofori dei componenti sono puliti (senza ossido né residui di adesivo), usando un saldatore con la punta ben pulita e stagno di buona qualità problemi non ce ne sono. L'ultima volta che ricorsi alla pasta salda fu per saldare dei conduttori di rame da 2.5 mmq ai reofori (capocorda) di grossi resistori a filo da 300 W.

Basta pulire la punta con l'apposita spugnetta umida, e usare ottimo stagno con anima di flussante.

Io parlavo del montaggio, non dello smontaggio...

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Luigi

"Elio" ha scritto nel messaggio

Se la trovi sei fortunato, ne ho viste di scatolette anonime senza alcuna scritta!

Ciao Celso

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Celsius

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