sicurezza sul banco da lavoro

"Stefano" wrote in news:e09ooe$qjs$ snipped-for-privacy@area.cu.mi.it:

Ah,beh, chiamalo montante... ;-)

AleX

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AleX
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"AleX" ha scritto nel messaggio news:442870f3$0$2265$ snipped-for-privacy@reader4.news.tin.it...

Beh, non l'ho mai citato con quel nome perché mi pareva eccessivo. :)

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Stefano

scusate ma io vi ho perso qualche post fa. La mia idea è quella di prendere un altra fase e un altro neutro direttamente dal contatore, fare passare i due fili per le canaline fino al bancone del laboratorio e lì installare un altro magnetotermico e un altro differenziale. In questo modo dovrei avere due rami indipendenti. E' corretto? Non parlo di normative, parlo sotto il profilo puramente funzionale... grazie ancora

Luca

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luca_bologna

luca_bologna wrote in news:4429c1f0$0$18286 $ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it:

Beh, le normativa serve a garantire che l'impianto funzioni in sicurezza, non ci vedo contraddizioni.

Comunque: il problema è che se si verifica un guasto nel tratto tra il contatore ed il magnetotermico non sei sicuro che l'intervento del limitatore a bordo del contatore eviti danni alla linea stessa.

Dai un occhiata al link che avevo già segnalato:

formatting link

Ciao, AleX

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AleX

"AleX" ha scritto nel messaggio news:442a8c45$0$36935$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

Infatti. Per questo secondo me sarebbe meglio mettere un magnetotermico a monte di questa derivazione ed un differenziale puro a valle. Per evitare che scatti il magnetotermico poi, puoi usare altri accorgimenti descritti in questo stesso thread per i corti circuiti.

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Stefano

Stefano ha scritto:

ok, ma avendo già un mangetotermico da 10A non posso usarlo a monte della derivazione perchè non regge tutti e 3 i kw del contratto. Se io metto il magnetotermico da 10A con il salvavita di casa in parallelo subito sotto il contatore e il differenziale a valle, in serie al mangetotermico da 10A, ottengo di far staccare solo il differenziale a bancone mentre il salvavita e il magnetotermico al piano di sopra rimangono ON? E in più ho il tratto tra il mangetotermico e il differenziale in laboratorio in sicurezza? tipo:

contatore | _|____________ | | salvavita magnetot. per la casa 10A | | | diff. in laboratorio

scusate la pedanteria ma è per stare sul sicuro :-) grazie

Luca

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luca_bologna

luca_bologna in data 30/03/2006 ha scrisse:

Per ridurre la possibilità che scatti a monte potresti mettere al posto del magnetot. da 10A uno da 25A di curva un po' più lenta, usare un cavo da 6mmq in doppio isolamento fino al bancone, e nel quadro del bancone (in doppio isolamento anche quello) metti un magnetotermico differenziale 2x10A Id 0,01A.

Bisogna pensarci su (ti ho scritto al volo prima di partire per il lavoro), ma l'idea di massima potrebbe essere questa.

Ciao Fabio

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-Fabio-

-Fabio- ha scritto:

Immagino che "ridurre la possibilità" significhi che la cosa non è sicura! sob... Quello che mi hai detto per me è fattibile, il problema è che a quanto ho capito non è sicuro che nel 100% dei casi si riesca ad avere una selezionabilità precisa. Credevo che la cosa fosse molto piu semplice!

Ritornando all'idea del cavo preso direttamente dal contatore e del magnetotermico al piano di sotto (che a quanto ho capito non è il massimo della sicurezza) a quali problemi potrei andare incontro? Ovvero: da cosa non è al sicuro il tratto di cavo che c'è tra il contatore e il magnetotermico al piano inferiore?

Ho riguardato meglio il mio impianto ed è fatto da un salvavita da 25A con differenziale di 30mA, curva C. Il mangetotermico che vorrei installare è da 10A in curva C e il differenziale da 25A con deltaI di 30mA (a quanto ho capito il differenziale è sovradimensionato).

Luca

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luca_bologna

luca_bologna wrote:

Non ho letto tutto il thread, e magari dico cose gi=E0 dette.

Nel mettere un cavo che parte dal contatore ENEL e che, senza protezioni a monte, arriva al tuo banco di lavoro, non c'=E8 niente di non sicuro o di non a norme. Ma deve essere correttamente dimensionato, e forse questo potrebbe rendere la soluzione inefficace. Vedo di spiegarmi. Devi garantire una corrente di cortocircuto della linea senza una tua protezione a monte, sufficiente a far intervenire l'altra protezione, ossia il magnetotermico dell'ENEL che =E8 da 63A. Ci=F2 ti obbliga ad usare cavi di grossa sezione, fino a quattro volte quella ora utilizzata per la linea protetta a monte con magnetotermico da 16A. Quando poi farai un cortocircuito sul banco la corrente potrebbe essere sufficiente a far intervenire, oltre che la protezione da 10A sul banco, anche l'interruttore magnetotermico ENEL da 63A, che nella situazione attuale non interviene perch=E9 la corrente di cortocircuito =E8 inferiore, essendo la linea usata di sezione inferiore. Potresti mitigare la cosa abbassando la corrente di cortocircuito sul banco lasciando inalterata quella sulla linea prima della protezione che metti sul banco. Ad esempio inserendo una zavorra da una decina di metri di cavo da 2.5mmq dopo l'interruttore magnetotermico da 10A che metti sul banco. Dosando la zavorra dovresti riuscire ad ottenere la selettivit=E0 che ti serve. Ovviamente sul banco ti serve anche un differenziale, e prima del differenziale non ci devono essere punti di possibile contatto accidentale, quindi tutto doppio isolamento.

Tuttavia mi sembra che la soluzione migliore per il tuo problema sia quella di un variac e di un amperometro e voltmetro, con o senza trasformatore di isolamento. Per quanto sia possibile addomesticarli, i cortocircuiti dovrebbero essere confinati a eventi imprevisti. Se non sei sicuro di un utilizzatore lo alimenti con il variac a zero, sali con la tensione e vedi la corrente, molto prima di arrivare ai 10A della protezione avrai gi=E0 capito se l'utilizzatore =E8 in corto. Vale anche la pi=F9 economica soluzione di alimentare dapprima l'utilizzatore attraverso una lampadina, esempio una alogena da 250W, e solo dopo che hai visto la luce della lampadina affievolirsi corticircuitare la lampadina.

Anche il trasformatore di isolamento pu=F2 servire ad aggiustare la selettivit=E0, in quanto riduce la corrente di cortocircuito e rende quindi pi=F9 "diversi" gli interventi tra i magnetotermici da 16A e da

10A. Qualche critica al trasformatore di isolamento che ho letto qui, =E8 ingiustificata. Non solo si pu=F2 mettere, ma =E8 l'unico modo per lavorare in sicurezza con i TV a telaio caldo e con altri utilizzatori sui quali sono richiesti interventi sulle parti a tensione di rete. Per grosse potenze non si usa, ma i tecnici che ci lavorano devono essere ben preparati alla situazione in cui operano.

Ciao.

lucky

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lucky

"luca_bologna" ha scritto nel messaggio news:442b2900$0$18299$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

Ho scritto a monte *di questa derivazione* riferendomi cioè alla linea che va alla presa in laboratorio.

E' quello che abbiamo detto. Ciao.

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Stefano

ok! grazie a tutti per le risposte, mi sembra che le ultime due abbiano fatto il punto della situazione e ora *finalmente* mi sembra tutto piu chiaro. Grazie per la pazienza e per le risposte

Luca

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luca_bologna

"luca_bologna" ha scritto nel messaggio news:442d69a5$0$29722$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

Attenzione comunque che se fra(cioè nel tragitto da..) l'inizio di quella nuova derivazione che farai e l'interruttore differenziale puro vicino alla presa, si ha una dispersione verso terra non avrai alcun modo di saperlo, ovvero non c'è alcuna protezione li in mezzo.

E' per questo che non sarebbe a norma questo collegamento. L'unica soluzione a norma sarebbe quella mettere il differenziale all'inizio di questa nuova linea, tuttavia se scatta il differenziale ti devi spostare.

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Stefano

la

IMHO, come ho scritto nel mio precedente post, per le norme basta

- la protezione al cortocircuito verificata per l'interruttore magnetotermico dell'ENEL da 63A.

- la realizzazione in doppio isolamento fino al differenziale sul banco.

E quale norma violerebbe?

zio

Se la linea =E8 doppio isolamento il differenziale all'inizio della linea non serve.

Ciao.

lucky

.
Reply to
lucky

luca_bologna ha scritto:

Al 100% no, bisogna fare dei calcoli in base alla lunghezza dei cavi, la corrente di guasto, ecc.

Mettendo una curva di intervento leggermente ritardata, la cosa è fattibile e in linea di massima non dovresti avere scatti intempestivi del magnetotermico a monte.

formatting link
I magnetotermici usati normalmente sono quelli con curva C.

Il cavo che va dal contatore al quadro del banco non è protetto contro il sovraccarico ed il corto circuito. Rischi: incendio, perdita dell'isolamento e relativa messa in tensione di parti metalliche a contatto con il cavo, ecc.

Mettere a monte un 10A ed a valle un 25A (ammesso che sia anche magnetotermico) ti fa ottenere l'effetto opposto a quello che vuoi.

Dovresti mettere nel quadro (in doppio isolamento) subito a valle del contatore un magnetotermico da 25A curva "D" oppure "U" (fatti consigliare dal rivenditore il quale avrà sicuramente i grafici della curva di intervento sotto mano) mettere un cavo in doppio isolamento da

6mmq che arriva al quadro del banco (in doppio isolamento) e lì potresti mettere un magnetotermico differenziale da 16A curva C con Id pari a 10mA o 30mA (consiglio il 10mA).

Fabio

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-Fabio-

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