[semi OT]: Bilancio energetico fonti rinnovabili

Ciao,

chiedo scusa se l'argomento non è propriamente OT ma magari qualcuno mi sa dare una mano.

Parlando di fonti rinnovabili quali l'energia solare o eolica di solito si porta come argomentazione il tempo di ammortizzamento dell'impianto dovuto al risparmio conseguente alla sua installazione. Ora, nella maggior parte dei casi si tratta di un calcolo basato sull'investimento (economico) iniziale e del controvalore (sempre economico) prodotto dall'uso dell'impianto stesso inteso quindi come "risparmio" sull'acquisto di altre fonti di energia - o sulla vendita del surplus.

Bene, secondo il mio pensiero tale valutazione è (volutamente) incompleta e sottostimata in quanto non si tiene conto dell'investimento

*energetico* prima ed economico poi a *monte* dell'installazione. E mi riferisco a tutto l'indotto: ad es. dalla produzione dei pannelli solari al loro trasporto, alla costruzione della fabbrica stessa che lo ha prodotto (e quindi tutto ciò che ad essa è connessa) fino alle società di manutenzione con i loro veicoli, macchinari, ecc....Tenendo conto di tutto questo indotto il bilancio energetico sarebbe ben più ridimensionato rispetto a quanto normalmente si sente parlare.

Qualcuno conosce articoli o ricerche scientifici che trattano l'argomento da questo punto di vista?

Grazie e scusate la divagazione! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese
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"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:whNXh.16559$R snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Non ci sono sottostime nella valutazione degli anni necessari per il ritorno economico dell'impianto, poichè chi investe lo fa in un mercato (relativamente) trasparente e libero, dove vige una legge molto semnplice: investo dove mi rende di più e con i minori rischi. E faccio notare che gli investitori non sono solo privati, piccole industrie o produttori agricoli, ma vere e proprie finanziarie, con una liquidità significativa. Altro discorso è il punto di ritono energetico. Vedi oltre.

cut

Non so citarti documenti. Ma ti invito a seguire il seguente ragionamento:

-l'insolazione annuale in Italia è in media di circa 1500 ore equivalenti. Quindi, ogni kW installato produce (stima) 1.5 MWh di energia ogni anno.

-la durata media di un campo fotovoltaico è attualmente sui 25 anni. Quella dell'elettronica degli inverter non la conosco di preciso, dipende da vari fattori, ma mi risulta che si parli di oltre una decina d'anni.

ok, prendiamo per buono il valore di 10 anni. A questo punto puoi fare il calcolo di quanti MWh ha prodotto un kW di impianto installato, dopo tale numero di anni di lavoro. Fa 15MWh. Valuta tu se, a braccio, quell'energia è superiore o meno a quella necessaria per la produzione, l'installazione e l'assistenza di un kW di impianto. (inciso, 1 kW sono circa 7 pannelli 80x120, 15MWh sono circa 6 mila euro con il conto energia).

L'argomento è sicuramente di gran moda...

--
simone.bern
Mr. Heisemberg is not the only one who can affect a measurement by looking 
at it (Robert A. Pease)

zsimonez.zbernz@zliberoz.it (Rimuovere i caratteri di zorro per rispondere 
via mail)
Reply to
simone.bern

Marco Trapanese wrote in news:whNXh.16559$R snipped-for-privacy@twister1.libero.it:

Si chiama "energy payback" (usalo come chiave di ricerca su google), in contrapposizione al "financial payback".

Per il fotovoltaico:

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Ciao, AleX

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AleX

Il 25/04/2007, Marco Trapanese ha detto :

dovresti mettere dall'altra parte anche l' "indotto" della produzione energetica con fonti non rinnovabili che risparmi. Se fosse tutto solare o eolico non avresti centrali elettriche "tradizionali" e il suo ciclo produttivo.

Inoltre dovresti mettere dentro anche le esternalità positive e negative che si generano. Il calcolo è molto più complesso di quello che sembra e purtroppo molti parametri hanno tutt'ora una valutazione monetaria che può variare in base al metodo adottato per la stima.

Cmq, come ti hanno detto, molti fattori li puoi ignorare perchè tu operi in un mercato la cui astrazione è rappresentata dal mercato in concorrenza perfetta (libera circolazione delle merci, trasparente e senza vincoli di entrata e uscita per acquirenti e compratori) e il risultato è quello appunto di fare un conto sull'investimento totale, il tempo di ammortizzamento e la durata dell'impianto.

Non c'è nessuna sottostima, tanto meno voluta, solo una semplificazione del sistema.

Calcola infine che man mano che le fonti non rinnovabili si consumano, più il prezzo di queste materie prime sale con la conseguenza che se oggi il solare o l'eolico potrebbero non essere convenienti, tra qualche tempo lo saranno sicuramente.

Sono discorsi che chi ha almeno una infarinatura di economia (magari indirizzo ambientale) si rende conto quanto siano delicati e difficili da valutare.

Per finire (anche perchè tra poco mi addormento alla tastiera), quello che guida l'acquirente nel mercato è il costo e null'altro. Un impianto fotovoltaico mi costa X con una resa Y che ammortizzo in Z anni. Se l'impianto dura (in teoria) K e K>Z allora monto il fotovoltaico, se K

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Felix

Si, questo è vero. Forse il "problema" sta nella fase di transizione (ammesso che mai si potrà convertire tutta la produzione energetica in fonti rinnovabili).

Infatti, me ne rendo conto e cercavo appunto studi completi in proposito.

Su questo non ci piove! La mia era solo curiosità di capire se anche il bilancio energetico è direttamente legato a quello economico oppure si discostava da esso.

Ciao! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Grazie mille Alex, ora so cosa cercare :)

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Ok, ho probabilmente confuso i bilanci energetici/ambientali e finanziari.

Fin qui era più o meno il conto che avevo fatto anche io. Solo che non sono stato in grado di valutare quale frazione dei 15MWh è stata utilizzata per mettere in funzione l'impianto (al solito considerando tutte le contingenze).

Nota: del fatto che il bilancio sia positivo non lo metto in dubbio (15 MWh sono parecchi!) infatti la mia perplessità era riguardo ad una eventuale sottostima non certo ribaltamento del bilancio!

Comunque ora mi è più chiaro il discorso, Grazie a tutti per gli interventi!

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Marco Trapanese ha usato la sua tastiera per scrivere :

in pratica la stima è prettamente economica (di convenienza), quindi l'unico parametro che consideri è il bilancio energetico del sito in cui stai valutando la posa.

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Felix

Chiaro, grazie! Marco / iw2nzm

Reply to
Marco Trapanese

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