Ciao,
chiedo scusa se l'argomento non è propriamente OT ma magari qualcuno mi sa dare una mano.
Parlando di fonti rinnovabili quali l'energia solare o eolica di solito si porta come argomentazione il tempo di ammortizzamento dell'impianto dovuto al risparmio conseguente alla sua installazione. Ora, nella maggior parte dei casi si tratta di un calcolo basato sull'investimento (economico) iniziale e del controvalore (sempre economico) prodotto dall'uso dell'impianto stesso inteso quindi come "risparmio" sull'acquisto di altre fonti di energia - o sulla vendita del surplus.
Bene, secondo il mio pensiero tale valutazione è (volutamente) incompleta e sottostimata in quanto non si tiene conto dell'investimento
*energetico* prima ed economico poi a *monte* dell'installazione. E mi riferisco a tutto l'indotto: ad es. dalla produzione dei pannelli solari al loro trasporto, alla costruzione della fabbrica stessa che lo ha prodotto (e quindi tutto ciò che ad essa è connessa) fino alle società di manutenzione con i loro veicoli, macchinari, ecc....Tenendo conto di tutto questo indotto il bilancio energetico sarebbe ben più ridimensionato rispetto a quanto normalmente si sente parlare.Qualcuno conosce articoli o ricerche scientifici che trattano l'argomento da questo punto di vista?
Grazie e scusate la divagazione! Marco / iw2nzm