Ciao a tutti! Ho un semplice problema: ho un dispositivo con una 485 half duplex che vorrei collegare a un pc industriale munito di interfaccia 485 full duplex. Ovviamente è sempre il pc a inviare comandi al dispositivo e ad attendere le sue risposte. Penserei, banalmente, di mettere in corto i positivi e i negativi lato pc, ma sono sicuro che mi sfugge qualcosa... è possibile fare così o possono esserci problemi (ad esempio per le resistenze di terminazione...)?
Lo puoi fare, ma devi eliminare una delle due resistenze di terminazione che ha il pc (probabilmente si può via software). Per il resto devi essere sicuro che all'applicativo che gira su PC non dia fastidio ascoltare se stesso oppure devi disabilitare la ricezione quando trasmetti.
Lo standard RS422 prevede di terminare solo la linea di ricezione, mentre il problema dell'eco non sempre è risolvibile. Eventualmente si trovano convertitori 232-485, come il DAT3580 di Datexel
"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:germnm$ukf$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...
Quanti dispositivi erano? la trasmissione era del tipo master slave? Il cavo era decentemente twistato e schermato?, le masse erano unite?** La linea era correttamente polarizzata?
Sono 15 anni che lavoro con la 485 e l'ho, per mia disgrazia, dovuta applicare in tutte le salse, compreso la pubblica stradale, e *tutto sommato* grossi problemi (una volta debitamente protetta da scariche atmosferiche) non li ho avuti! Il nostro protocollo è master slave e viaggia a 57600bps!! Ci ho fatto anche una rete in fonia, con un modulatore fm a 125 Khz e ricevitori con l'LM567, e risultati "quasi" hi fi :-)) In quest'ultimo caso con 125 khz di portante e l'uso in fonia ho effettivamente dovuto termminare a 120 ohm tutte le linee, altrimenti vi erano zone di "buco" dovute alla riflessione sui cavi:-) Uso driver 1/8 di unit, quindi potenzialmente metto fino a 256 dispositivi su una linea di lunghezza massima fra i 400 e 500 metri (del resto sui data sheets parla di 1200 piedi di lnghezza massima per una linea ad un Mb ) Se posso però divito su diverse linee creando sottogruppi:-) ciao Rusty
Intendi dire se era unidirezionale? No, era bidirezionale. Ogni 50 ms transitava un pacchetto di dati in direzioni alterne.
Il cavo dedicato alla 485 era formato da una quarta twistata e schermata, ma di cui solo una coppia era usata. Quanto alla decenza non saprei quantificarla. Si trattava comunque di un complesso cavo multiconduttore (12 poli).
Intendi tra i due estremi della linea? No.
La linea era polarizzata in uno dei due estremi con resistenze da 4700 ohm.
Ora sullo stesso cavo, con il mio circuito che prevede polarizzazione con R da 680 ohm e terminazioni trasmetto ogni 25 ms pacchetti di dati a
115200 bps. Ho un sistema di rilevamento errori: sono arrivato a contare oltre 100.000 pacchetti (ciascuno di circa 100 byte) senza errori. Poi mi sono stufato di aspettare :)
Anche io la RS485 la utilizzo spessissimo, ma la terminazione ho dovuto sempre inserirla per garantire un basso PER. Anche su tratte molto corte. Come driver uso il classico LTC1485.
"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:ges6vk$hvv$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...
No, per master slave parlo di un dispositivo principale, master appunto, che interroga periferiche indirizzate, gli slave! Ovviamente linea half duplex, quindi 1 coppia:-)
Qui dopo decine di prove abbiamo optato per il cavo da rete ethernet schermato, è il più economico con caratteristiche simili alla 485 come impedenza e capacità:-)
C'era un' equipotenziale fra i due dispositivi attraverso la terra?
Cioè 4700 da A a + e 4700 da B a - ? Nela caso dovrebbe essere una polarizzazione cmq a prova di bomba:-)
Ormai per noi quella velocità è storica dal lontano '94, quindi sono cambiati e aumentati i dispositivi della rete, ma la velocità rimane quella, un pò come lo standard telefonico, utilizza un sistema dell'800, ormai i centralini sono ultremoderni, ma si possono potenzialmente inerfacciare a centrali degli anni '50:-))
Max 485 a migliaia:-))))) (nei vecchi impianti senza protezioni dalle scariche atmosferiche quando cadeva il fulmine sull'edificio o nelle immediate vicinanze per il ripristino si partiva solo con una stecca di max485 e qualche fusibile) ciao Rusty
Come dicevo in quel caso non c'era un vero master e un vero slave. Entrambi comunicavano ciclicamente ogni 50 ms.
Ni, la terra viaggiava lungo un conduttore del cavo multipolare stesso. In altre parole, la terra dell'unità remota era affidata al cavo. Quindi, la terra era presente su entrambi i dispositivi, quanto all'equipotenzialità... c'era di mezzo un cavo di 450 m...
Si. Però ho notato che irrobustire quei pull-up e pull-down ha giovato molto alla linea. Parlo del caso specifico di cui sopra.
"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:ges9cm$krt$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...
In pratica esisteva un'equipotenziale e ciò in una linea 485 è fondamentale anche se molti si ostinano ad attaccare solo il più e il meno, anche su dispositivi commericali:-(
I driver 485, più o meno tutti, se non hanno una differenza di tensione fra A e B di ALMENO 200 mV si comportano toggle, l'uscita rimane una volta alta e una volta bassa alla fine del pacchetto ricevuto!! Me ne accorsi a mie spese qualche anno fa, provavo dispositivi nuovi in laboratorio e mi trovavo in risposta sempre o gli indirizzi pari o indirizzi dispari!!, rinforzando la polarizzazione rpoblema risolto:-) Ovvio che se termini la linea per esempio a 120 ohm per lato da qualche parte devi inserire una polarizzazione che ti garantisca almeno 200 mV dc con linea a riposo ( nessun dispositivo in TX) Per quello che non uso terminazioni se non fortemente necessario:-) ciao Rusty
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