Ciao a tutti... ho un dubbio: devo applicare una resistenza ad un led (bianco, da 3v) per essere alimentato da 5v. La resistenza si può mettere anche dopo il led (tra il catodo del LED e il GND) oppure bisogna metterla per forza tra l'anodo del led e il +5v?)
E' elettricamente equivalente. Per=F2, se il LED =E8 a pannello e collegato con dei cavi, sarebbe buona norma prevedere che in caso di tranciamento di uno di essi non si verificassero gravi conseguenze. Mi spiego meglio: ammettiamo che il LED arrivi al frontalino con due cavi e che il frontalino sia collegato a terra e, probabilmente, anche al negativo. E' consigliabile non far giungere all'anodo del LED il +5V diretto perch=E9 se tale conduttore si trancia o stacca (ad es. per chiusura disattenta del contenitore, classico cavo che si infila tra pannello e scatola mentre avviti il frontalino) facilmente creer=E0 un corto verso massa o andr=E0 penzoloni per il circuito. Se al LED giungono GND e resistenza, invece, nonostante il malfunzionamento il cortocircuito sar=E0 scongiurato perch=E9 limitato dalla resistenza stessa. Il pi=F9 delle volte =E8 meglio fare un cc verso GND che a +5V.
Classico esempio: da un connettore di alimentazione +5-gnd-gnd-+12 di un PC (tipico connettore alimentazione del DVD) si stacca un contatto mal crimpato e penzola all'interno del PC verso la scheda madre. Se =E8 GND, hai qualche speranza di salvezza, se =E8 il +12V allora prega molto forte.
In altre situazioni pu=F2 far comodo avere la massa in comune per semplicit=E0 di cablaggio (magari =E8 gi=E0 presente per altre situazioni - pulsanti, interruttori).
Non riesco ad immaginare altre situazioni se non legate a cablaggi ed a schermature elettrostatiche.
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