Lo so, ogni tanto mi vengono i dubbi e vi chiedo scusa in anticipo. E' possibile calcolare la resistenza di una lampada ad incandescenza quando accesa? Ovvio che sperimentalmente si potrebbe determinare, ma analiticamente come?
prendere in considerazione,tipo... materiale del filamento e sue caratteristiche fisiche, temperatura che raggiunge ad accensione completa. Mi sa che qui la legge di Ohm non ce la fa, sarebbe troppo semplice R = E/I Ciao e scusate se vi faccio perdere tempo con queste sciocchezze. Gab
Credo siano due cose diverse. La legge di Ohm ce la fa e
Ovvero potresti avere il valore della resistenza a partire dalla sola potenza nominale della lampadina. Ma se ci vuoi arrivare "analiticamente" penso che un calcolo di massima sia possibile stimando la lunghezza del filamento e il
rompere una lampadina, e fare misure meccaniche su un filamento non la vedo tanto facile; se non si rompesse si potrebbe anche stirare e misurare direttamente la lunghezza se no si cerca di misurare il passo dell'elica e con la lunghezza del filamento non stirato risalire alla lunghezza effettiva. Fatto questo, sicuramente si trova in rete una composizione media della lega, e probabilmente si
funzione della temperatura. Sicuramente anche la
dovrebbe corrispondere al massimo sfruttamento delle caratteristiche della lega metallica (poi con quella si
Quanto precisamente non lo so.
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"Caro, la bambina sta piangendo. Vado a cambiarla"
"OK; se riesci, trovane una che dorma di notte"
usando proprio la legge di ohm, con buona approssimazione, puoi perfino farlo usando due vecchi "tester" analogici o meglio una coppia di multimetri true RMS
L'ho scritto, "sperimentalmente no" ma solo analiticamente.
circuito con un carico (potrebbe anche essere una seconda lampadina), misura volt, ampere e la caduta di tensione ai capi della lampadina e il
elettronica (non italiana) ho trovato un grafico che ti permette di ricavare la R in funzione di V e W in una lampadina accesa, e allora mi sono domandato se quei valori li avevano ricavati sperimentalmente o analiticamente. Ciao Gab
Per chi lo volesse sapere si tratta della rivista brasiliana "Monitor de Radio e Televisao" degli anni 50 della quale ho solo le
Leggendo la discussione non sono sicuro della sua domanda (anche se pare avere avuto da leggere qualcosa che l'ha interessata) e quindi le giro la domanda cosi':
"Quali sono i parametri di partenza ?"
Partendo da quali dati ? Suppongo siano dati di partenza nominali, visto che non vuole quelli sperimentali, ho capito bene ? Altrimenti cosa ?
Non e' cosi'.
Ma allora la sua domanda e' diversa, cioe' diventa, come faccio a progettare lunghezza e spessore del filamento per ottenere una data emissione ?
Tipo e materiale e caratteristiche fisiche sono la stessa cosa, non e' che elencando sinonimi ci complica le cose.
Che e' nota (dalle leggi di emissione del corpo nero).
E perche' ? Ogni circuito ha una sua impedenza, perche' non dovrebbe averla anche una lampadina ?
E' convenzione usare la E per indicare l'energia ...
I parametri di partenza sono quelli di una normale lampadina ad incandescenza, ossia i Volt e i Watt. (lampadina accesa)
60 W quando accesa?.
ricordarsi quando da ragazzini si usavano le lampadine come resistenze. Scartabellando fra le mie vecchissime carte mi sono imbattuto in quel grafico (vedilo in mio intervento precedente in questo 3D), il solo fatto che la tensione massima presa in considerazione siano 120 V le
capire come avranno fatto a costruire quel grafico. Tutto qua, niente di
link che propone abbiano chiarito alquanto l'argomento. Altri commenti sono sempre graditi. Dimenticavo, E sta per forza elettromotrice ossia V. Se si va a leggere
Ohm veniva espressa E/I= R RxI= E E/R= I Buona serata Gab
La resistenza di una lampadina accesa e' uguale alla tensione applicata divisa per la corrente (legge di Ohm), quindi R=V/I. Ovviamente si parla di valuri efficaci, per una corrente sinusoidale. Poiche' la corrente e' uguale alla potenza divisa per la tensione, posso sostituire nella formula, alla corrente la sua espressione P/V. Se preferisci fare due passaggi perche' e' di piu' immediata comprensione no problems: ti calcoli prima la corrente circolante e poi applichi la legge di ohnm pura e semplice.
P = V x I V = R x I che posso anche scrivere I = V / R
ove:
P e' la potenza che si misura in watt V e' la tensione che si misura in volt I e' la corrente che si misura in ampere R e' la resistenza che si misura in ohm
Ora, guardi la seguente sostituzione:
P = V x I = V x (V / R) = V^2 / R
e spostando i termini ottengo:
R = V^2 / P = (i volt al quadrato) / (i watt)
Per ogni combinazione di tensione e potenza posso ricavare la resistenza equivalente. Questa relazione vale sempre in modo accettabilmente preciso per gli usi comuni, se posso trascurare, come e' il caso per una lampadina ad incandescenza, induttanza e capacita'.
...snip...
R = 230 x 230 / 60 = 881,6666... ohm
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Infatti :-)
E' la relazione R = V x V / P
Piu' interessante e' invece il ragionare, con una lampadina data, come varia la resistenza al variare della tensione ... infatti la resistenza della lampadina non e' "fissa", ma dipende dalla temperatura che dipende dalla corrente che dipende dalla tensione ...
temperatura e conseguente variazione della resistenza in funzione proprio della temperatura. Quindi, dai un'occhiata al link di delacroix e al grafico che ho postato e ti renderai conto che la formulina che hai
in una lampadina accesa a varie tensioni. Se lo facessi provocherei un massacro del circuito :-( . Gli 800 ohm che hai ricavato non corrispondono allo stato di fatto.
Chiedo umilmente scusa per avervi fatto perdere tempo. Ciao Gab
quale io vorrei arrivare. E' ovvio che il filamento della lampada raggiunge una determinata temperatura a seconda del voltaggio che applico e di conseguenza varia la sua resistenza. Io non so se tale
maggiore l'incandescenza e quindi maggiore la temperatura e quindi maggiore la R. Sicuramente esiste una relazione fra detti parametri, ma non saprei nemmeno da dove cominciare a ricavarla. Bei tempi quando da ragazzini si andava per i campi a cercare i cercamine e i telefoni da campo, residuati del passaggio delle varie truppe, e ricavarne i componenti elettronici. Cordiali saluti.
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