Quanto costa far produrre una scheda elettronica?

Supponiamo che io abbia inventato un aggeggio elettronico e voglia farmelo produrre da una industria elettronica che mi assembla la scheda... quanto mi costa questo scherzo?

In base a che cosa si regolano le ditte per fare i preventivi? Per fare un esempio pratico, se mi servono 1000 pezzi di una basetta doppia faccia 5x10, con sopra dei componenti che costano in tutto XXX euro a pezzo, che cifra posso sentirmi chiedere?

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Massimo Soricetti
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Molto grossolanamente ti costa la somma del costo del pcb + quello dei componenti (puoi scegliere di farteli cercare da loro o procurarli tu), + un tot di setup. Per alcuni componenti probabilmente ti verra' chesto di acquistare quantita' maggiori per averli confezionati in modo che siano utilizzabili dalle macchine. Aggiungi eventuali test di verifica se vuoi che li facciano loro per te. Tutto questo per farti montare le schede ed eventualmente fornire i componenti, poi per eventuali certificazioni (e quando sono necessarie) non so dirti. Se il prototipo ce l'hai fatto e funzionante, cerca qualche assemblatore e contattalo, dopo qualche rimbalzo e' facile che trovi qualcuno molto gentile che ti faccia una stima in euro e ti possa anche dare consigli utili, per ottimizzare l'assemblaggio.

Ciao! Fabio.

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Fabio_78

Devi dividere i costi. Chi fa gli stampati non =E8 lo stesso che li assembla. Chi li assembla non =E8 detto che si incarichi dell'acquisto di tutto il materiale.

Cap. I=B0: Circuiti stampati. Un doppia faccia, fori metallizzati, serigrafia di 50x100 mm costa all'incirca euri 1.00. Gli impianti variano da ditta a ditta, ma dovrebbero essere contenuti nei 200 euri. Totale: 1200 euri per avere 1000 PCB. Se il circuito =E8 anche SMD, lo stampataro deve fornire un layer all'assemblatore per le lamine zincate (servono per distribuire lo stagno).

Cap. II=B0: magazzino componenti. Alcuni assemblatori hanno un nutrito magazzino componenti per cui a volte non serve altro che indicareuna distinta base e ci pensano loro all'approvigionamento. Spesso, per=F2, per componenti particolari non si sbilanciano e rilancianon la palla al committente, almeno per anticipare i costi. Ad esempio, certi microcontrollori rischiano di giacere inutilizzati se il committente fa marcia indietro e magari costano parecchio. Inoltre, altri componenti anche comuni vengono venduti solo in pizze molto grosse e se l'assemblatore non li utilizza normalmente deve acquistarne una quantit=E0 minima che poi addebita al cliente, anche se l'utilizzo =E8 il 10%. Altro esempio, certi condensatori o resistenze particolari in cui l'ordine minimo =E8 10000 pezzi o pi=F9 (una pizza) possono giacere inutilizzati al 99%: l'assemblatore fa l'acquisto, usa quello che serve e rende il rimanente al cliente. Quindi bisogna porre attenzione in fase di progettazione all'utilizzo smodato di cose particolari: meglio usare 5 compnenti volgari che uno "speciale". Io, personalmente, mi informo dall'assemblatore sul suo magazzino e cerco di usare quello che ha lui in casa e non quello che pare a me.

Cap. III=B0: assemblaggio. Per curcuiti SMD occorre realizzare una lamina di zinco serigrafata per poter depositare lo stagno sul PCB. Se i passi non sono minori dello 0306 i costi sono contenuti in un centinaio di euri per lamina (possono essere anche due se si utilizzano i due lati del PCB), ma se si sfora dallo 0402 i costi lievitano perch=E8 cambia la tecnica di relizzazone della lamina stessa e possono aumentare gli scarti di assemblaggio. Se si utilizza componentistica tradizionale, invece, si considera un tot centesimi ad inserimento componente e non serve lamina zincata.

Cap. IV=B0: test. Le schede vanno testate se possibile in produzione, soprattutto per evitare che un errore si manifesti sull'intera produzione. Bisogna attrezzare il produttore con un banco collaudo che lo metta in grado di verificare la corretta esecuzione del lavoro. Un secondo banco collaudo =E8 consigliato per un controllo qualit=E0.

Per concludere, attualmente vedo che per realizzare un circuito anche minimo in una cinquantina di esemplari (campionatura), il cliente finale non pu=F2 spendere meno di 1000-1500 euri. Questo include: progetto, prototipo, impianti PCB, assemblaggio home- made, collaudo, costo componenti, costi fissi. E sto parlando di schede con meno di 20 componenti "normali" in tradizionale (senza microcontrollori). Un lavoro che richiede mediamente dalle 30 alle 50 ore, per cui, a fare a modo, ci si guadagna come una colf senza nessuno dei vantaggi. :-( Senn=F2 brontolano (infatti seguo anche un'altra attivit=E0).

Piccio.

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Piccio

Il 19/04/2012 23:40, Fabio_78 ha scritto:

ok

Sì, è ovvio che con un prototipo posso avere un preventivo preciso, ma quello che mi interessava era, prima di fare un prototipo, farmi almeno un'idea vaga dei costi e delle condizioni che (eventualmente) ti chiedevano... anche per decidere COME conveniva farlo, il prototipo.

Per esempio sospetto che le induttanze e/o i trasformatorini siano un problema, è vero?

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Massimo Soricetti

Il 19/04/2012 23:57, Piccio ha scritto:

Ecco, questo è interessante. Il banco collaudo è un'attrezzatura che devo costruire e fornire io, giusto?

Un primo ordine di grandezza. Bene...

Purtroppo il progetto prevede proprio un micro come centro del sistema, quindi è una cosa che non si può evitare. Oltre a lui non ci sono molti componenti, però, per cui non è necessario che sia piccolissimo.

Seconda domanda: le induttanze (valori non standard) sono un problema? E i trasformatorini?

Terza domanda: supponiamo che ci siano da realizzare tante piccole board: è fattibile farne molte su un solo stampato grande, far assemblare una serie di stampatoni e poi tagliarli dopo l'assemblaggio? E' una buona idea oppure non conviene?

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Massimo Soricetti

Il 20/04/2012 0.50, Massimo Soricetti ha scritto: [...]

in che senso?

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il 20/04/2012 1.06, Massimo Soricetti ha scritto:

premetto che condivido la risposta di Piccio.

se il collaudo è funzionale, ovvero verificare che la scheda funzioni, lo puoi fare tu e darlo al terzista.

se il collaudio è ICT

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si usano macchine apposite (HP3070 per citarne una) e si verifica che i componenti montati siano di valore corretto.

[...]

si fa proprio come dici tu, si costruisce uno stampato (detto quadrotto) che comprende un numero di "figure", ovvero di copie del crt base....poi si dividono (dopo l'ICT se si fa)...

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Ciao Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il 20/04/2012 7.04, PeSte ha scritto:

No, i trasformatori te li fanno come li vuoi, per le induttanze il mercato e' abbastanza vasto. giorgio

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Giorgio

Cosa intendi per problema? Ci sono induttanze che si montano come normali componenti smt o THT, e le vendono nastrate come qualsiasi altro componente. I trasformatori pure sono come componenti qualsiasi, quelli a frequenza e tensione di rete ne trovi a catalogo per tutte le esigenze. Se poi hai esigenze particolari o parli di trasformatori in ferrite, ci sono laboratori che te li fanno su richiesta, e in genere fanno anche le induttanze. Una volta sola ho chiesto un preventivo per un "traformatore" per flyback e mi hanno chiesto meno di 500 euro per circa un 100aio di pezzi, testati e consegnati.

Io cerco sempre di farmi un'idea di cio' che e' facile trovare in giro, i cataloghi online digikey, rs components, farnell ti danno una indicazione di cosa e' facile procurare.

Ciao!

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Fabio_78

Molti anni fa mio zio aveva una piccola azienda di progettazione e produzione in piccole serie. Bobine e trasformatori switching venivano realizzati con l'avvolgitrice che aveva in laboratorio, anche perché non si può stare ad aspettare giorni se occorre fare prove con trasformatori differenti.

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LAB

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