Problemi con i Parametri S

Buona sera a tutto il nostro caro gruppo, Volevo porvi cortesemente una domanda, di cui essendo in primis una bestia e secondo non avendo le necessarie basi matematiche, non sono assolutamente in grado di darmi nessuna risposta.

amplificatore a RF con un mosfet in contenitore TO220 e tale dispositivo si chiama RD15HVF1. Orbene, dovendolo far funzionare su una determinata frequenza, dato che il

usare.

in quanto mi pare non essere molto complicato da usare, salvo anche li ho qualche piccolo dubbio sul valore del Q da inserire. Chiedo scusa per l'ultimo passaggio sul Q, ho cambiato discorso e me ne scuso.

Per poter fare la rete di adattamento d'impedenza, devo come prima cosa fissare sulla carta di Smith i valori dell'impedenza, prima del Gate e poi del Drain.

provare a simulare un buon adattamento d'impedenza. Il Datasheet fornisce solo i valori a 175 Mhz e a 520 Mhz, che ovviamente sono frequenze che non m'interessano in quanto ne vorrei usare un'altra. In mio aiuto viene quella bella tabella dei Parametri S che sta nel Datasheet. Adesso sapendo interpretare per bene quella tabella, ci sarebbe la risposta alla mia domanda! La colonna del Parametro S11 parla del mag e dell' ang e vicino a quelle scritte da dei valori.

Andando a vedere questi dati della tabella riportati sulla carta di Smith, si vede che hanno messo un puntino rosso e queste coordinate della tabella (come le chiamo io) corrispondono a 2,34 Ohm resistivi e -J8,01 Ohm

reattanza capacitiva. Non sapendo fare questa cosa che ho descritto e basandomi sull'esempio del Datasheet, vi volevo chiedere se ci fosse qualche signore buono e cortese tra voi, che mi potesse spiegare questa cosa per me veramente molto difficile! Teoricamente al momento potrei fare solo la rete di adattamento a 175 Mhz e

Grazie e una buona serata o mattinata a tutti voi. Claudio

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Lo Zio
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Premetto che tanto per cambiare non conosco l'argomento, vado ad analogia con quello di cui mi sono occupato a suo

Il mio libro di microonde mi dice che la relazione tra un

Z = 50 * ( 1 + S11 ) / ( 1 - S11 )

chiaramente vale per l'ingresso. Se al posto di S11 ci metto S22 mi aspetto che sia l'impedenza vista "entrando

un'impedenza "uscendo", dato che il MOSFET va su un qualche tipo di carico.

davvero lungo. Stavo per scrivere un programmino per MATLAB ma mi sono arenato su come assegnare gli elementi di un array, mi dimentico sempre se va per righe o colonne

casa :( Naturalmente ci sono mille pagine web che si scopiazzano l'una con l'altra con la solita generazione di un array dati gli estremi e il passo ma per definizione non si trova mai quello che in quel momento serve.

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Le banche hanno risposto a Conte sul "prestare
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Archaeopteryx

On 18/05/2020 04:32, Lo Zio wrote:

Il problema che poni non e' semplice. Un testo che posso consigliarti e' questo:

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Non basta convertire S11 in impedenza di ingresso e S22 in impedenza di uscita, magari! S11/S12/S21/S22 sono i 4 coefficienti ritornati per ogni frequenza da un analizzatore di reti vettoriale (VNA) misurando un doppio bipolo lineare. Oltre che dalla frequenza, dipendono dal punto di lavoro. In questo caso nel datasheet e' scritto Vdd=12.5 V, Id=0.5 A. Inoltre va specificata una impedenza di riferimento, che e' quasi sempre 50 ohm. Notare che ho scritto lineare: la misura e' fatta applicando piccoli segnali e si assume che il dispositivo non produca armoniche. I parametri S sono un modo di rappresentare un doppio bipolo lineare, cosi' come lo sono la matrice delle impedenze Z, quella delle ammettenze Y, quella di trasmissione T. Esistono formule per passare da una rappresentazione all'altra. Se ad esempio fissi l'impedenza di carico, usando i parametri S puoi risalire all'impedenza di ingresso. Vedi ad esempio

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Non tutte le accoppiate funzionano bene: l'amplificatore potrebbe non essere stabile e per questo si calcolano i cerchi di stabilita' di ingresso e di uscita: aree della carta di Smith dentro le quali o fuori dalle quali - dipende dai casi - una data impedenza di ingresso o di uscita garantisce la stabilita'. Secondo che si faccia un amplificatore o un oscillatore, si cerca la stabilita' o l'instabilita'... Esiste una particolare combinazione di impedenze di ingresso e di uscita che fornisce l'adattamento coniugato su entrambi i lati. Anche questa si

per i quali si preferisce scegliere l'impedenza di uscita in base alla classe di lavoro desiderata, per poi calcolare l'impedenza di ingresso e adattare. Se non viene stabile, si risolve introducendo qualche elemento extra (ad esempio un resistore tra gate e source o in serie al drain o un gruppo RC serie tra gate e drain o altro). Il libro che ti ho indicato e' ottimo per queste cose (non l'ho piratato io... l'ho solo appena trovato cercando il titolo, io ce l'ho di carta :-) ).

Siccome il problema inizia a sembrare complicato, aggiungero' che la stabilita' va assicurata anche alle frequenze che non ci interessano: sarebbe inutile fare un ampli per i 144 MHz che oscilla a 211 MHz!

Tutto questo e' ben nascosto nei due esempi di progetto che hai trovato e spiega come mai sono cosi' complicati, rispetto a due semplici adattamenti. Poi ci sono transistor e transistor: se hanno poca capacita' di feedback tra ingresso e uscita, ovvero un S12 molto piccolo, diventa tutto piu' facile.

Mi rendo conto di non averti risolto il problema, ma spero di averti dato qualche elemento buono.

Ciao,

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RoV - IW3IPD 
http://www.iw3ipd.microvise.it/ 
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RoV

distanze dei condensatori nello schema? In basso vedo quelle che sembrano quotature. 175 MHz mi sembra una frequenza non tanto fuori dal modello a costanti concentrate.

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Le banche hanno risposto a Conte sul "prestare
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Archaeopteryx

Sono tratti di linea microstrip piu' corti di un quarto della lunghezza d'onda, che si comportano come induttori. In pratica sono dei filtri a pigreco multistadio. Potrebbero averlo fatto per allargare la banda,

una simulazione.

Ciao,

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RoV - IW3IPD 
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RoV

Grazie mille... Sto dando un'occhiata al libro che hai

veramente un grosso problema. Mi era sembrata una mezza vittoria iniziare a capire qualcosa sul punto di lavoro di transistor e FET, ma al confronto sembra un gioco da bambini.

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Le banche hanno risposto a Conte sul "prestare
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Archaeopteryx

Il 18/05/2020 22:49, RoV ha scritto:

Grazie per il link. Era da un po' che cercavo qualcosa su ampli RF e in particolare sul Doherty. A prima vista mi pare abbastanza buono.

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maitre Aliboron
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maitre Aliboron

Ne ho trovata un'intera serie a nome Rodriguez (suppongo aggiungendo "rf amplifier(s)" dovrebbe uscire il Rodriguez giusto).

A differenza dell'altro pur all'apparenza appetibile,

manual con il progetto passo per passo. Purtroppo ancora

abbastanza vicino a iniziare a studiare le linee di

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volta che ho fatto sesso. E' stato meraviglioso,
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Archaeopteryx

A me quel libro e' piaciuto molto. Cripps non solo e' bravo, ha un modo

"Microwave Bytes" che ha scritto per un bel periodo sull'IEEE Microwave Magazine. Se vuoi puoi vederlo di persona qui:

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Ciao,

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RoV - IW3IPD 
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RoV

Ma infatti, io penso che un libro, anche che se tecnico o didattico, deve essere (aldila' della qualita' contenuto che non e' in discussione) sempre e comunque piacevole da leggere. Fa molta differenza nell'assimilazione dei concetti. Non molti autori IMHO hanno chiaro questo semplice fatto.

Grazie ancora.

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maitre Aliboron
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maitre Aliboron

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