Ciao Grazie della indicazione, ma era solo il nome che non conoscevo. Il transistor gioca invece proprio sulle sovratensioni , per generare l'alta tensiione che serve a caricare il condensatore !!! Ed essendo alimentato con 1.5V non ha problemi di sovratensioni pericolose .
Il trasformatorino d'innesco del flash e' troppo debole?
Sono contento che ci sia chi e' riuscito a metterlo a punto bene, altri si scoraggiano ai primi tentativi.
E' un tracciacurve per oscilloscopio? In caso affermativo lo possiedo anch'io ma non lo uso mai, non ho mai posto per mettere l' oscilloscopio sul tavolo, uso solo i diodi siglati di cui posso consultare il datasheet. Stessa sorte e' toccata al frequenzimetro digitale grosso, ora uso solo quello a PIC autocostruito che e' meno ingombrante di un multimetro. Sai come controllo se un circuito oscilla? uso un rivelatore di stato logico a penna autocostruito, so che e' un modo un po' barbaro di lavorare ma non ho proprio posto per tenere l'oscilloscopio sempre a portata di mano.
Se vuoi iniziare con i PIC+LCD posso fornirti il print di un battery characteryzer, so che ne hai fatto uno anche tu ma questo e' piu' sofisticato e fornisce maggiori informazioni senza bisogno di fare alcun calcolo.
1)Un diodo veloce polarizzato inversamente tra C E è sempre bene usarlo. si può provare insieme ad un piccolo condensatorino da dimensionare per alta tensione che scarica i picchi di extratensione di commutazione
2) Il TR lavorando in commutazione ON/OFF devi essere sicuro che (vada bene in saturazione) altrimenti lo sfondi non per potenza ma perchè superi la VCE max per una data corrente di commutazione.
Devi avere le curve caratteristiche del TR e cercare il grafico:-
ACTIVE region safe operating area (se non lavora in saturazione)
per esempio un BUV 25 ha una Vce= 500 v ed Ic= 15 A
Lavorando poco fuori saturazione si potrebbe pensare che può interrompere un carico resistivo da
15 A e 500 volt , invece se vai a guardare il grafico vedi che la VCE decresce all'aumentare di Ic per 15 volt Ic= 15 A 225W a dissipatore infinito per 100 volt Ic= 0.3 A 30W
Come vedi la potenza max del TR decresce notevolmente e non linearmente all'aumentare di VC.
IL trasformatore è uno spinterogeno di camion. Serve a creare scintille per fare una dimostrazione per studenti di liceo del trasmettitore a scintilla di Ruhmkorrf e del ricevitore a Coherer di Calzecchi-Onesti.
Se si tratta di pilotare bobine delle candele dei motori io ne ho fatto uno che lavora da dieci anni senza problemi
Il TR è un BuW46 da 1000 Volt Vces
TRA C E c'è un diodo veloce da 1 A polarizzato inversamente al TR con in parallelo un condensatore per puntine spinterogeno con in serie una resistenza da 82 Ohm 5 W
Sul condensatore non c'è scritto niente, basta che vai da un elettrauto e ne prendi uno per puntine in genere sono da 1 Microfarad 630 volt (non elettrolitico!)
Il diodo io ho usato un rgp 10g 1A 400 volt fast
Lo piloto con un generatore Ne 666 ehm 555 a Frequenza variabile da 100Hz a circa 1000 HZ onda quadra, ma potresti farlo con Duty Cycle variabile così ti diverti a vedere come varia la scintilla al variatre del rapporto ON/OFF a parità di frequenza
10 khz mi sembrano eccesivi per le perdite sulla bobina studiata per motori che massimo fanno 6000 giri=100hz un sei cilindri ha bisogno di 3 scintille al secondo= 300hz
Ciao Con la laser mi trovo benissimo (LaserShot LBP 1120 Canon), anche se e' un po' ingombrante ,messa sopra il PC con supporto speciale. Come carta uso la copertina di una rivista di cui sono abbonato, COMPUTERIDEA , fatta con carta patinata abbastanza sottile. Il fatto che sia o no stampata, non cambia nulla ,salvo vedersi peggio la stampa prodotta dalla laser, se il fondo e' completamente nero. Occorre fare attenzione alla stiratura, per evitare di bruciare la carta e fissare bene il master sulla vetronite ben pulita ,e il tutto ad un blocco di carta ,con doppio adesivo.
Per avere anche un solo accenno di scintilla servono piu' di 2000 V e non credo basti. Comunque qualche prova la faro' !!
Quello l'ho da tempo e lo uso sopratutto come "Trovagambe dei transistor " e per avere una idea del Beta,ma usa tensioni di non oltre 30 Vca ,poche per vedere se un diodo tiene tensioni inverse alte. Semplicemente con due trasformatori, ottengo un 220Vca ben isolato dalla rete e uso questa tensione ,con 100k in serie, per le prove come semplice caratteristigrafo su oscilloscopio. Per la frequenza uso praticamente il generatore o l'oscilloscopio. I diodi al germanio, scarsi come inversa, sono una bomba come radrizzatori.-
Viceversa io non ho problemi di spazio (ho usurpato la camera del figlio che essendo in Africa.....)mentre ho sempre problemi di cataloghi , che, o sono piu' vecchi dei transistor ,o sono i transistor ad essere piu' vecchi....e come sai ..meno vado in rete... quindi nessuna informazione dalle sigle !!!
Il bisogno aguzza l'ingegno...e quando devo vedere se oscilla qualche telecomando o wireless, a frequenze piu' alte di quelle leggibili col mio modesto oscilloscopio....faccio praticamente come te !!!!!(basta una spira, un diodo al germanio e un tester)
Mi sto anche impigrendo e oltre a qualche circuitino semplice.. di piu' non faccio. . Ciao Giorgio
Ciao Celso Infatti mi ero fatto dare tutti i programmi che servono per scrivere il SW, e schemi per fare il programmatore delle eprom, ma dopo aver usato per anni l'assembler del Z80, poi l'assemler del PC ..non me la sono sentita di ricominciare con quello dei PIC !!! Ma sopratutto non ho problemi che giustifichino ..l'impresa !!
Non sono io l'autore del secondo consiglio ma bensi' Gigi Ventosa, comunque non occorre imparare l'assembler (che poi e' simile a quelli che gia' sai) dato che per fare certi apparecchi trovi gia' il programma da inserire nei PIC, basta farsi un semplice programmatore come il PROPIC che trovi nel mio sito corredato anche da print (facile da costruire) ed inserire il codice nel PIC trattandolo poi come un semplice integrato. Anche i circuiti che usano i PIC sono abbastanza semplici, prova a dare un'occhiata al frequenzimetro di cui ti avevo inviato le foto, per fare lo stesso circuito con logica cablata sarebbero serviti un bel po' d'integrati, in questo caso il PIC e' utile per ridurre ingombro e complessita' circuitale, certo che non va usato per fare un semplice oscillatore o altre amenita' del genere che si fanno facilmente con transistors o comuni integrati. E' tendenza di chi non conosce l'elettronica ma piu' approfonditamente l'informatica usare i PIC per fare tutto, dato che non sarebbero stati capaci di realizzarle la stessa funzione con logica cablata.
Ciao Mi sembrava in po una cattiveria,... ma questo dubbio l'ho avuto anch'io !! : - ) Il mio problema e' che, se mi ci dedico al solo scopo di im parare ad usarli, non avendo problemi adatti,so che poi dimentichero' tutto molto piu' rapidamente !!! Non ivecchiatevi MAI !!!
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