Qua in Emilia c'=E8 un clima paradossale: a fronte di tanto lavoro non vi =E8 intenzione di investire gran ch=E9. Molte aziende considerano la progettazione come un bene di magazzino e pagano solo sul venduto. Investo percentualmente pi=F9 io che lavoro indipendentemente che ditte con 20 dipendenti. Devo scomodare l'avvocato per fatture da 500 euri. La ricerca =E8 considerata una perdita perch=E9 non rende entro 30 ggfm. Far causa costa una cifra e questo certe aziende lo sanno e lo mettono in bilancio. Meglio far lavorare 10 terziari per 200 euri l'uno che uno solo per
2000 euri: se non paghi, i primi non fanno causa perch=E9 non ne vale la pena, l'altro s=EC.
Su un sito pubblicizzano un mio prodotto che non =E8 mai stato pagato (siamo sui 15'000 euri, accessori inclusi).
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Bisogna ammettere che i singoli sono molto penalizzati, oggi. Eppure le pi=F9 grandi scoperte della storia sono state fatte da cantinari con mezzi esigui.
Io per adesso faccio ancora l'elettronico, almeno finche' non marca proprio male ... ma se avete bisogno di un controllo qualita' sulla ristorazione, sono disposto anche a trasferte :))
-- ================================================================ Alberto Rubinelli - A2 SISTEMI news.aioe.org ThunderBird 2.0.0.4 Via Costantino Perazzi 22 - 28100 NOVARA - ITALY Tel 0321 640149 Fax 0321 391769 BBS 0321 392320 Mail: snipped-for-privacy@oldcomputers.de skype: albertorubinelli ICQ : 49872318 Visita il mio museo di computers:
"maitre Aliboron" ha scritto nel messaggio news:482dfc38$0$11053$ snipped-for-privacy@news.free.fr...
Ho indirizzo Telecomunicazioni. Ho due esperienze sulle spalle di poco conto, nella prima ho lavorato in produzione quindi saldavo, usavo l'oscilloscopio, multimetro e riparavo schede..era un lavoro interessante ma ho lasciato dopo
9 mesi dato che a loro serviva una persona in produzione e non una persona che era in produzione ma che poi avrebbe migliorato la sua posizione. Nella seconda invece ho fatto tutt'altro: ero responsabile della programmazione della produzione. All'estero? L'importante è che si parli inglese o che lo si parli almeno in azienda
Considerando le mie 460 pagine di tesi (Ingegneria Meccanica), mi sono un po' rattristato..nel testo si parla di 600...non saro' mai un vero ingengere!! :)
Devono essere pensieri ricorrenti nella mente degli (ing.)elettronici: in laboratorio all'univ in un pomeriggio venne stilata una lista delle piccole isole del pacifico in cui andare ad aprire un bar sulla spiaggia... ;-)
"Francesco" ha scritto nel messaggio news:482e0462$0$29988$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...
Ti dirò che un ingegnere in campo elettronico che sa saldare e usare multimetro e oscilloscopio potrebbe essere interessante, non è che si trovano dietro tutti gli angoli... Sarebbe però fondamentale sapere almeno in che provincia abiti, la disponibilità a spostarsi non è ritenuta sufficiente perchè spesso si tende a tornare all'origine "appena possibile" vanificando quindi il tempo che i colleghi hanno investito per introdurre il neoassunto nei misteri dello specifico lavoro di cui si dovrà occupare. E dopo i primi due o tre che hanno percorso questo iter (assunti --> formati dai colleghi che hanno sempre tanto da fare ma che un minuto per spiegare quella cosa lo trovano sempre ---> passati i primi due anni a fare il pendolare ---> trovato lavoro vicino a casa perchè ormai ha i fatidici due anni di esperienza) ti garantisco che i colleghi quando vedono arrivare un'altro che viene da fuori ma è disposto a trasferirsi non ci perdono più tempo e spesso non si preoccupano neppure di imparare come si chiama, perchè tanto fra poco va via
"Francesco" ha scritto nel messaggio news:482e0462$0$29988$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...
Ottimo, tieni quest'indirizzo presente:
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Visitalo di frequente, spesso vengono messi avvisi di ricerca, man mano che i posti si liberano. L'ambiente e' belga ( francese) ma al lavoro la lingua che usiamo e' l'inglese. auguri
beh, direi anche io.. del resto solo 460 pagine non possono essere sufficienti per trattare un argomento vasto ed importante come le brocciatrici.. :P :D
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Davide C.
www.ingegnerando.it
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Io mi spaccio per ingegnere, anche se sono laureato del nuovo ordinamento (e abilitato alla professione).
Non ho problemi però a prendere un seghetto o una lima in mano, e sto attento alla reperibilità dei componenti di ciò che progetto, nonchè alla montabilità a mano di un prototipo (o di piccole campionature). So usare sia il saldatore a stagno (nessun problema a saldare gli 0603 o un TQFP o un TSSOP, ecc.) sia quello ad arco (e me la cavo benino col tig), so sistemare un pc e metterlo in un dominio, so programmare abb.decentemente a qualsiasi livello (assembler, C o similari, C++ o similari, java)...... e se c'è da fare la bassa manovalanza (es. montare un quadro elettrico o verniciare qualcosa col compressore) so fare anche quello.....
Infatti sono il responsabile unico della progettazione hardware/firmware di basso livello nell'azienda dove lavoro, ma non mi metto a fare il fighetto e chiedere cifre esorbitanti, perchè mi rendo conto che comunque la mia esperienza è limitata e ho ancora molto da imparare (in fondo non si finisce mai di imparare, no?)
Scusate lo sfogo, ma mi sono sentito chiamato in causa e confuso con quella marea di fighetti che si sono laureati insieme a me e che più volte hanno rifiutato "ingaggi" inferiori ai 2000 euro netti al mese... Oppure quelli che dicono : "Io faccio la specialistica così quando esco prendo di più", senza considerare il fatto che c'è una bella differenza tra l'università ed il mondo reale
"arabba" ha scritto nel messaggio news:evuXj.79235$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...
Hai ragione. Ma nel mio caso è diverso. Ho sempre avuto la passione per l'elettronica, tant'è che sono anche perito elettronico. Il problema è che non mi si può venire a dire (ti parlo di un colloquio che ho avuto): "hai mai progettato qualcosa, hai l'hobby dell'elettronica, acquisti riviste del settore?" Le acquisterei se sapessi che ciò potrebbe portarmi dei benefici altrimenti preferisco fare ciò che mi permette di "mangiare". Io posso solo dire che mi reputo una persona sveglia, apprendo da qualsiasi parte del corpo, mi piace discutere per crescere. Nella vecchia esperienza, avevo un Ingegnere straniero come mio responsabile (nonchè socio), una volta che l'ho contraddetto per discutere del caso lui mi ha detto "come è possibile che un ingegnere che non ha mai lavorato, possa contraddire me che ho 20 anni di esperienza!" Alla faccia dell'umiltà. Dopo tutto ho lavorato 9 mesi in quell'azienda e quando ricevevo un prodotto difettoso, ad occhio riuscivo a capire dove era il problema (poi con l'oscilloscopio e altro riuscivo a capire se era quello il problema oppure no). Però, non è assolutamente comprensibile che mi abbiano assegnato un 1 livello CCNL..una persona con un pò di criterio come fa a lavorare tranquillamente pensando che la propria qualifica sia "apprendista operario". Ovviamente c'era un tecnico (operaio) con 20 anni di esperienza che quando assemblava i prodotti faceva delle vere e proprie opere d'arte, per questo c'è ancora da lavorare. Sono pugliese, ho lavorato in piemonte; sarei restato lì molto tempo per crescere, ma quando noti una certa ostilità da parte del tuo capo che al posto di formarti pensa che "tu gli possa fregare il posto", è inutile continuare a perdere tempo.
"Francesco" ha scritto nel messaggio news:482eca37$0$17952$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...
perito
riviste
Mi sembra una domanda legittima. Altrimenti si fanno l'idea che sei un elettronico credente ma non praticante.
altrimenti
Come fai a saperlo se non le compri?
mbeh... 'ffettivamente... lo contraddicevi molto?
Senti chi parla :-)
no).
eh bravo, con l'oscilloscopio e l'iniettore di segnali sono capace anch'io.
Quello che tu andavi a fare, lo sapevi fare solo tu? lo sapevi fare meglio di loro? lo sapevi fare prima di loro? Se la risposta e' no, allora eri intercambiabile e se si e' intercambiabili si viene pagati poco.
Poi quando si diventa bravi, svelti e artisti, allora non si e' piu' intercambiabili e si possono dettare le condizioni. Uno magari e' convinto di valere, il problema e' che non deve essere convinto lui, devono essere convinti gli altri
Io noto dal tuo messgagio una alta concezione di te, dai l'impressione che ti aspettavi che ti dovessero qualcosa.
Sei adatto a fare il libero professionista, non il dipendente.
non ti sembra di generalizzare troppo? Ritengo che queste possano essere semplicemente i risultati di una scelta sbagliata da parte del responsabile delle assunzioni di nuovo personale.. che non ha valutato correttamente la persona. E l'ambiente di lavoro ha fatto il resto.
Li puoi rimettere in carreggiata con una delle mie mirabili citazioni :D "La disciplina non e' il suo forte, Sig. Anderson. Lei crede di essere speciale, che le regole in qualche modo non la riguardino.. inutile dire che si sbaglia."
Non si puo' pretende che tutti i neoassunti siano navigati professionisti, IMHO.
Non hanno ben chiaro cosa si intende per processo produttivo. Io ad esempio pur essendo parte dell'odiata categoria la vedo in modo diametralmente opposto. I miei progetti *devono* rispettare una serie di linee guida:
- essere realizzati con componenti standard, comuni e con la maggiore reperibilita' possibile. E' fondamentale la reperibilita' futura e la disponibilita' di un vasto numero di equivalenti. Il costo e' a sua volta fondamentale. L'integrazione per me non ha senso quando per realizzarla devo utilizzare un componente chiave senza un vasto numero di equivalenti.
- L'obsolescenza programmata.. margini operativi risicati.. sono tutte cazzate. Io non sono disposto a permettere che un mio progetto abbia un qualsiasi point of failure eliminabile ma non eliminato. I miei progetti sono fatti per persistere nei secoli, e possibilmente nei millenni.
mah.. per un semplice prototipo basta un Dremel.
infatti e' questo ad essere preoccupante. Non e' che qualcuno ha assunto male?
quello che importa a me, e' comprendere cosa si sta facendo. Il titolo per me non e' rilevante. Quello che mi da fastidio e' assemblare scatole nere, per questo adoro la progettazione analogica.
saggia scelta. E' importante saper fare tante cose, specialmente quando dovremo tornare a coltivare i campi per campare.
"A. Vincenzoni" ha scritto nel messaggio news:g0mrf2$5lm$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...
Hai perfettamente ragione ma dimmi a cosa mi serve sapere quali sono le ultime innovazioni sulle famiglie logiche, quando il mio lavoro è "il netturbino" (questo è solo un esempio)
Lo contraddicevo nel giusto. Esempio: se uno mi dice che il Duty Cycle è pari al rapporto tra Ton/Toff (cioè che DT=1 quando l'onda quadra ha Ton=Toff) non lo devi contraddire anche se ha 20 anni di esperienza? Non metto in dubbio la sua preparazione, era una persona che ne sapeva molto e da cui avrei potuto imparare tanto, però ci sono modi e modi di trattare la gente. Altro esempio: Il mio capo stava sviluppando una nuova scheda. Su un piedino di output di microcontrollore era presente un onda quadra di
40 MHz; tale segnale veniva portato tramite una pista di un circuito stampato in ingresso ad un altro chip. Misurando con l'oscilloscopio il segnale di output del microcontrollore e il pin di input del chip ad esso in cascata, si notava la presenza di armoniche non presenti in uscita dal microcontrollore. Lui riteneva che tale malfunzionamento era dovuto al fatto che la pista si comporta come una linea di trasmissione, io ritenevo invece che tale pista si comportava come linea di trasmissione ma i cui effetti erano ininfluenti alla distorsione del segnale in quanto la lunghezza d'onda del segnale non era confrontabile con le dimensioni della pista. Io ritenevo invece più probabile che tale malfunzionamento era dovuto alla presenza di comportamenti reattivi tra l'ingresso del chip e massa. Può darsi che sbagliavo, in quanto ho appurato che tra teoria e pratica c'è molta differenza, ma se "tu" non mi dai delle spiegazioni, come faccio a capire che ciò che sto dicendo è una eresia? Non mi basta che tu mi dica "è così perchè lo dico io"
Giusto, ma se uno cerca un operaio, cercasse un tecnico non uno a cui gli si chiede il certificato di laurea!
Perfettamente d'accordo. Sai cosa c'è: il CCNL stabilisce delle regole che secondo me devono essere rispettate!
Ciao, scusate se mi inserisco nel discorso, ma a me è capitato, alla domanda sull'hobby, di rispondere "elettronica", e chi mi stava sottoponendo al colloquio si lamentò che tutti i periti che gli capitavano avevano quest'hobby, invece di praticare qualche sport. Io gli risposi che uno sport lo praticavo anche, ma pensavo non c'entrasse una beneamata mazza col lavoro - non glielo dissi proprio in questi termini eh! ;) comunque mi mandò a casa, accidenti a lui.
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"Non seguire la massa, segui la Vcc!"
?syaochan? ~ syaochan@hotmail.com
I selezionatori del personale sono tra le persone piu' strane. A me hanno una volta chiesero il segno zodiacale (domanda idiota, tra parentesi, perche' aveva la data di nascita sotto gli occhi).
Ho rinunciato da tempo a capirli.
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maitre Aliboron
Sono stato ad una mostra di Escher, per 12 ore:
non riuscivo a trovare l'uscita.
(lopezzone da it.hobby.umorismo)
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