Pilotare 2 circuiti con un solo pin di output di un micro

Ciao, volevo chiedervi un consiglio. Secondo voi è possibile utilizzare uno stesso pin di output di un micro picaxe 18x per pilotare due circuiti ? Mi spiego. Il piedino nr. 10 del picaxe 18x può funzionare sia come pin di output che come pin SCL (Serial clock) per le connessioni SCL/SDA di tipo 2 wire serial interface. Nel mio circuito vorrei usarlo contemporaneamente per pilotare sia uno dei pin di dati di un display (D0-D7), sia usare la connessione SCL per interfacciarsi con un DS1307 (Serial Real Time Clock). Per maggiore chiarezza a questo url potete visionare lo schema.

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Vi consiglio non di cliccare sulla url ma di copiarla nel vostro browser perchè non so perchè ma il link non funziona. Chiaramente, il programma in basic gestirà in due tempi diversi il pilotaggio del pin come output del display e il pilotaggio del pin come Serial clock per l'interfacciamento con il DS1307.

Altra domanda sullo stesso schema. Potete notare che c'è una sezione denominata "Misurazione tensione di rete". L'ho realizzata raddrizzando la tensione di rete (200V) e con un partitore l'ho portata ad un valore inferiore a 5V che poi viene stabilizzata con il condensatore elettrolitico e con un diodo zener. Secondo voi può andar bene come schema ? Oppure faccio saltare in aria tutto il circuito ?

Grazie, Ciao

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alexdo
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non ho visionato lo schema e credo he quando ti trovi in situazioni simili dovresti pensare ad un micro con più I/O oppure espandere quelli attuali

cmq se di pic parliamo e con I2C a bordo (hardware) allora non puoi perchè il pin non è più sotto il tuo diretto controllo se invece il pic non ha l'i2c hw oppure tu non lo usi e scrivi le tue routine allora potresti farcela... l'importante è non pilotare il display quando stai trasmettendo sul bus i2c (il pic è master immagino) cioè immagino che il display oltre al bus dati abbia anche il pin CS, RD, RW... ebbene mentre il cs non è attivo tu con le linee del databus ci fai quello che vuoi!ù

tutto questo funzionerebbe perchè il master i2c inizia la comunicazione cambiando lo stato di SDA (h-->l) mentre il CLK=H

-ice-

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ice

alexdom wrote: [...]

appena attacchi la RS232 ad un PC vedrai che bel botto!!!!

Attenti a giocare con la 230 se non la conoscete!!!!!!!

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Grazie davvero per la risposta molto competente. Se guardi a questo link

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troverai la configurazione dei pin del picaxe 18X. Come vedrai, il pic implmeneta sul pin

10, sia la funzionalità di pin di output che quella di ic2 scl clock. Immagino quindi che a seconda dell'istruzione basic eseguita il pin si predispone per funzionare in un modo piuttosto che in un altro. E' chiaro che quando vorrò lavorare in ic2 dovro inizializzare i pin con un'istruzione ic2slave per poi leggere e scrivere cin ic2read e ic2write. Quando invece vorrò usare il pin come output dovrò dare il comando "output 4" poi settargli il valore. Che ne pensi ? Forse con le tue considerazioni e con queste mie la cosa potrebbe andare. Non mi va sinceramente di complicare il circuito espandendo le uscite per aggiungerne solo una.

E del partitore per la 200 cosa mi dici ?

ice ha scritto:

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alexdo

Perchè dici questo ? Penso che dimensionando opportunamente il partitore non dovrebbe succedere nulla. E poi potrei sempre programmare il picaxe tramite rs232 senza la 220 per poi collegarla una volta scollegata la rs232. Così almeno salvo il pc.

PeSte ha scritto:

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alexdo

perché tutta la scheda è sotto tensione di rete...e la GND del pc con buona probabilità è collegata alla terra....ergo....

a parte che dubito che tu possa "misurare" la 230 con quel partitore (vedi la mia risposta del 14cm e anche quella di emi), questa non è una questione dimensionamento!

fattibile. Francamente non condivido comunque il fatto che la scheda sia sotto tensione di rete

Ste

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Quindi cosa suggerisci per misurare la tensione di rete ? Trasformatore ?

PeSte ha scritto:

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alexdo

Il giorno Tue, 18 Dec 2007 15:48:29 +0000 (UTC), alexdom ha scritto:

Oppure un optoisolatore, dipende se devi monitorare la presenza o sapere il valore della tensione.

Comunque attenzione a giocare con la 220, nei casi fortunati salta il differenziale, negli altri...

-- ciao Stefano

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SB

beh...è sicuramente la strada più semplice e sicura

Ste

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PeSte

potrebbe andare. ho visto il link ma il picaxe non lo conosco... dalla configurazione sembra un pic a tutti gli effetti cmq

puoi provare quindi a fare come dici ma credo che avrai problemi... infatti quando imposti l'uso della porta i2c hardware la routine di inizializzazione potrebbe farti brutti scherzi sulla linea sda che invece deve stare al suo livello logico mentre il clk cambia... altrimenti lo slave i2c riceve un comando di start... se guardi il datasheeet di un pic qualsiasi con i2c a bordo ti rendi meglio conto di quello che dico

aggiungerne solo una. io invece procederei proprio in questa direzione... quando sviluppo qualcosa cerco sempre di scegliere un micro che mi lasci delle risorse disponibili... I/O, ram, flash... questo per evitare che in futuro sia da riprogettare l'intera board per una piccola modifica! Ad ogni modo tieni conto che con il metodo che dici tu (se funzionasse) hai un impatto negativo sulle prestazioni... dietro una semplice riga scritta in C ci sono parecchie istruzioni asm

di seguire i consigli di PesTe e gli altri... che sanno quello che dicono!

-ice-

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ice

Se utilizzo un trasformatore con 2 avvolgimenti secondari separati (non con presa centrale) potrebbe andar bene ? Uno da utilizzare per l'alimentazione della scheda, l'altro per effettuare la misura. La variazione di assorbimento della scheda può creare variazioni sull'altro secondario dedicato alla misurazione ?

PeSte ha scritto:

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alexdo

si

mah...direi di no, inoltre in una misura come questa i problemi sono altri....tieni presente che la tensione di rete è tutto tranne che una sinusoide a 230V efficaci, quindi...

Ste

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PeSte

Non mi serve grande precisione in realtà. Se però utilizzo un secondario ad esempio da 12 V, devo ricondurlo ad una tensione diciamo intorno ai 3,5V in modo da poter monitorare le variazioni in su e in giù (ad esempio 220V = 3,5V e 225V = 4V e 215V = 3V) questo perchè al pin del picaxe non devo mandare una tensione superiore a 5V. Per poter fare questo pensavo di raddrizzare i 12V, stabilizzarli con un condensatore e mettere in serie una resistenza per abbassare la tensione. Se dò per scontato che la corrente assorbita dal picaxe rimane invariata al variare della tensione d'ingresso, quindi sulla mia resistenza avrò sempre una caduta costante e quindi in definitiva manderò sempre al picaxe una tensione proporzionale alle variazioni della tensione di rete, dico giusto ?

PeSte ha scritto:

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alexdo

mi sembra ragionevole

con la resistenza in serie non cavi nulla....devi fare un partitore...

raddrizzando e filtrando i 12V ottieni qualcosa appena sotto i 16V... ...questa tensione la mandi ad un partitore per ottenere la tensione da mandare all'adc.

Ti suggerisco di filtrare anche l'uscita del partitore con condensatori piccoli (dalle parti dei nF)....inoltre è sicuramente consigliabile filtrare anche via software.

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
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PeSte

Perfetto. Mi hai dato un'ottima idea. Grazie mille. Pensando di far circolare 1mA di corrente nel partitore, da lì mi ricavo i valori delle resistenze per avere 3,5 V in uscita. Supponendo di avere una tensione rimanente di 12,5V (16-3,5) dovrei avere con questa corrente una potenza dissipata di 12,5 x 0,001 = 0,0125W e quindi con delle resistenze da 1/2 watt dovrei farcela tranquillamente. Giusto ? In ingresso al partitore metto un condensatore elettrolitico da 100mF 25 V e in uscita un condensatore ceramico da

100nF. Scusami se ragiono ad alta voce ma su queste cose sono un pò arruginito.

PeSte ha scritto:

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alexdo

direi anche da 1/4W

100mF spero siano micro farad (uF)....

comunque con 100uF dovrei avere un ripple da qualche decina di mV sull'adc che non mi sembra male

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Il giorno Wed, 19 Dec 2007 10:42:40 +0000 (UTC), alexdom ha scritto:

tensione diciamo intorno ai 3,5V

3,5V e 225V = 4V e 215V = 3V)

Per poter fare questo

serie una resistenza per abbassare la tensione.

variare della tensione d'ingresso,

definitiva

tensione di rete, dico giusto ?

No, molto meglio i 2 secondari.

Il condensatore elettrolitico che vai a mettere dopo il ponte si caricherà solo sulla punta della sinusoide producendo una distorsione della stessa che ti rende difficile una misura affidabile della tensione. Se proprio vuoi utilizzare un secondario solo, dovresti mettere una resistenza in serie al trafo ( a occhio un 10 Ohm 2W - bisogna fare 2 conti con l'assorbimento reale - ) prima del ponte per ridurre l'influenza del picco di corrente sulla resistenza interna del trafo, e poi derivare con un diodo prima della resistenza suddetta la DC da misurare con un partitore resistivo.

Non è come avere 2 secondari, però migliora le cose.

-- ciao Stefano

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SB

Si, intendevo microfarad.

PeSte ha scritto:

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alexdo

No no, penso che utilizzerò due secondari. Però mi interesserebbe approfondire la tua ipotesi. Guarda questo schema:

formatting link
Ho interpretato bene il tuo circuito oppure ho sbagliato tutto ?

Riguardo invece la stabilizzazione tu dici che il condensatore stabilizza però in un modo che non mi garantisce una misurazione corretta. Quale soluzione suggeriresti allora ?

SB ha scritto:

tensione diciamo intorno ai 3,5V

3,5V e 225V = 4V e 215V = 3V)

Per poter fare questo

serie una resistenza per abbassare la tensione.

variare della tensione d'ingresso,

definitiva

tensione di rete, dico giusto ?

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alexdo

Il giorno Wed, 19 Dec 2007 14:47:55 +0000 (UTC), alexdom ha scritto:

Bene

Non lo vedo bene, manca la parte superiore

in un modo

allora ?

Scaricati fidocad:

formatting link

o visualizzalo con questo:

formatting link

Il testo sotto con copia & incolla

[FIDOCAD] MC 15 25 0 0 500 MC 95 25 0 0 210 MC 115 25 3 0 210 MC 105 35 0 0 210 MC 105 35 3 0 210 MC 75 25 0 0 080 MC 65 25 1 0 200 LI 50 25 75 25 LI 85 25 95 25 MC 65 45 0 0 115 MC 65 65 0 0 115 LI 50 95 130 95 LI 130 95 130 25 LI 130 25 115 25 MC 105 80 0 0 045 LI 105 35 105 80 LI 105 80 65 80 LI 65 80 65 75 LI 65 40 65 45 LI 65 55 65 65 LI 65 60 85 60 MC 85 65 1 0 170 LI 105 15 105 10 LI 105 10 165 10 MC 150 15 0 0 180 LI 150 10 150 15 MC 150 25 0 0 045 SA 150 10 SA 105 80 SA 65 60 SA 65 25 SA 85 80 LI 85 75 85 80 LI 85 65 85 60 TY 70 55 5 3 0 0 0 * MISURA

-- ciao Stefano

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SB

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