Perché le lampadine ad incandescenza hanno una tens ione di lavoro?

A scuola mi hanno sempre insegnato che la lampadina =E8 l'esempio tipico di una resistenza: di questa l'aspetto pi=F9 importante =E8 il wattaggio, ovvero quanto dissipa in calore+luce. Non mi =E8 molto chiaro il perch=E9 una lampadina presenti una tensione di lavoro: =E8 perch=E9 a quella tensione assorbe quella potenza oppure c'=E8 dell'altro (tipo che la lampadina non =E8 una resistenza vera e propria ma pi=F9 un'impedenza)? Se la prima ipotesi =E8 vera, non capisco perch=E9 se collego una lampadina 230V/100W ad un alimentatore 12V non vedo nulla...non si riscalda neanche...eppure dovrebbe consumare circa 12/230=3D1/20 del suo wattagio nominale (100W). Un minimo di luce dovrei vederla (ma anche un minimo di calore dovrei sentirlo), o no?

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lionelgreenstreet
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Il 27/07/2011 10:06, lionelgreenstreet ha scritto:

Potenza, non "wattaggio".

Esatto. Alla tensione nominale dissipa la potenza dichiarata. Se la sottoalimenti avrai un'emissione luminosa (e termica) inferiore o nulla, le la sovraalimenti puoi danneggiarla.

E' una resistenza anche se il suo valore cambia quando da spenta (fredda) si accende e si scalda.

Leggi sopra.

Potenza nominale.

Conto della serva: a 230 Veff la corrente sarà circa 100 W / 230 V = 430 mA, quindi ipotizziamo una resistenza di 230 V / 430 mA = 530 ohm.

A 12 V (continui) supponendo che la resistenza sia la stessa (non è vero, però facciamo finta che sia) avremmo una corrente di 12 V / 530 ohm = 22 mA, ovvero una potenza dissipata di 12 V * 22 mA = 270 mW.

Che è lo 0,2% di 100 W oppure 1/370.

(spero di non aver sbagliato i conti anche se molto approssimativi).

No! Marco

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Marco Trapanese

Marco Trapanese ha scritto:

Ho fatto una misura, a 12 V la corrente che attraversa la lampadina e' I = 0.10 A, la resistenza corrispondente e' quindi 120 ohm (non si puo' trascurare il fatto che a filamento "freddo" la resistenza e' minore) quindi la potenza dissipata dalla lampadina a 12 V e' 1.2 W (e in effetti si sente benissimo toccandola che si scalda un po').

Ciao

--
Giorgio Bibbiani
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Giorgio Bibbiani

perché a quella tensione fa la massima luce senza bruciarsi, e dovrebbe dare il massimo rendimento.

: è perché a quella

una lampadina è una resistenza, ma quando è fredda è un po' più bassa di valore, è ovvio, il filamento ha un escursione termica elevatissima del suo lavoro, con un ohmmetro misuri a 20 gradi, quando è accesa sono oltre 1000, tutti i conduttori variano resistenza con la temperatura, alcuni in più, altri in meno, in elettronica è tenuto in considerazione.

con una tensione 20 volte inferiore dissipi una potenza 400 volte inferiore.

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Giggino er bullo

Il 27/07/2011 10:48, Giorgio Bibbiani ha scritto:

Immaginavo che la resistenza fosse minore ma non avevo qui una lampadina :)

Marco

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Marco Trapanese

Marco Trapanese ha scritto:

Mi avete fatto ricordare il professore di misure elettriche (1962): la misura della resistenza del filamento delle lampadine la faceva fare col metodo potenziometrico per far scorrere una corrente bassissima che non provochi alcuna (o minima) variazione della temperatura; da ricordare inoltre che in corrente alternata, proprio per la bassa resistenza a freddo, se l'accensione avviene nel picco della sinusoide l'assorbimento sara' molto elevato: infatti le lampade si rompono piu' spesso in questa fase. Piero

--

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pierino

Se fosse una "resistenza" ideale, ma, purtroppo, e' una lampadina...

Saluti non lineari?

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Tomaso Ferrando

Ci hanno provato, ma, evidentemente, non ci sono riusciti.

Saluti non rettilinei.

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Tomaso Ferrando

C'e' anche una massa che sparisce?

Neanche calore? Ma P = V x I vale solo oltre una certa soglia?

Saluti e relativita'.

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Tomaso Ferrando

Il 28/07/2011 11:00, Tomaso Ferrando ha scritto:

Eh?

Sei un matematico o un ingegnere? :) Lui parlava di "sentire" il calore con la mano. Non sei d'accordo che esiste almeno un valore di P = V x I per cui il calore generato non è avvertibile al tatto?

Marco

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Marco Trapanese
13:00

- Mer 27 Lug 2011, 10:52, Marco Trapanese ha scritto:

- Comunque, la resistenza a temperatura ambiente delle lampadine a tensione di rete (spente) è nell'ordine di un decimo

---

-*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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If his chest had been a cannon, he would have shot his heart upon it.
Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
il suo cuore. (Herman Melville, Moby Dick; Patrick Stewart,
Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)
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uniposta

Circa 2500°C (circa 2800°K)

--
Gianluca
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LAB

Il 28/07/2011 9.09, pierino ha scritto: [..]; da ricordare

una formula empirica che uso da qualche anno dice che, all'accensione a freddo di una lampada a filamento, in regime alternato, si ha un picco di inrush pari a 5 o 6 volte la corrente nominale per un paio di periodi di sinusoide.

Ciao Ste

--
Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Grande insegnante il professore di misure!

Ha per caso scritto qualche saggio sull'utilizzo della resistenza afreddo del filamento?

Saluti sbruciacchiati.

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Tomaso Ferrando

a,

Niente, niente...

Purtroppo ne' l'uno ne' l'altro.

Probabilmente, ma non solo uno...

Saluti approssimati.

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Tomaso Ferrando

Un decimo di che cosa?

Saluti e complementi.

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Tomaso Ferrando
18:23

- Dom 31 Lug 2011, 17:43, Tomaso Ferrando ha scritto:

- Un decimo della resistenza a regime...

però devo precisare, parlo delle vecchie lampadine tradizionali cha da alcuni mesi non ci son più, e le alogene che le han sostituite non so ancora.

A seconda del tipo di lampadina, comunque (di questa o di quella tensione, di questa o di quella potenza, di questa o di quella temperatura di filamento), la resistenza a freddo e lampadina spenta può variare grossomodo fra alcune volte meno e dieci-venti volte meno.

Ma basta riscaldare anche poco il filamento e già aumenta parecchio

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If his chest had been a cannon, he would have shot his heart upon it.
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Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)
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uniposta

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