Oscillatori al quarzo

Ciao a tutti,

ho un paio di domande sugli oscillatori al quarzo in scatoletta metallica e 4 piedini, per intenderci questi:

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Quelli che ho io riportano le serigrafie

IL SI HXOF-1

1.000MHz 9228

Qual'è la loro precisione? Se divido l'output per 1E6 per ottenere

1PPS che precisione posso aspettarmi?

Qual'è il pinout?

Grazie Boiler

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Boiler
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Il giorno Sun, 29 Aug 2004 10:14:12 +0200, Boiler ha scritto:

I più comuni oscillatori al quarzo hanno precisioni intorno a 50 - 100 ppm.

La stessa dell'oscillatore a quarzo.

Guardando l'oscillatore dall'alto hai:

Vcc Out

- Gnd

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Luigi C.

Il carretto passava e Luigi C. gridava:

Quindi +/- 100 secondi su 1E6, equivalente a quasi un'ora all'anno. Non adatto per un orologio. Meglio i 50Hz di rete.

Grazie mille!

Ciao Boiler

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Boiler

Il giorno Sun, 29 Aug 2004 12:15:34 +0200, Boiler ha scritto:

Infatti sono adatti per frequenzimetri, timer e così via. Facendo una media a lungo periodo (settimana o mese) la frequenza della rete elettrica garantisce una precisione non male.

E di che... :-)

Reply to
Luigi C.

Il carretto passava e Luigi C. gridava:

E come oscillatori di referenza per un PLL vanno bene?

Grazie Boiler

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Boiler

"Luigi C." ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

ha

ppm.

Non so se ho capito bene la domanda, ma se ho un oscillatore con precisione

50-100 ppm e divido l' uscita ad es. per 10, la precisione é 5-10 ppm, dato che anche l' errore viene diviso per 10; o no?
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SOMMERGIBILE

Il carretto passava e "SOMMERGIBILE" gridava:

La domanda l'hai capita bene, ma non chiedere a me la risposta ;-)

Boiler

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Boiler

"SOMMERGIBILE" ha scritto

Dividendo il MHz per 1E6, i 100 Hz di errore diventano ovviamente 0,0001Hz, ma rapportati alla nuova frequenza di 1Hz rimangono sempre lo 0,01%, quindi la "sprecisione" rimane invariata;)

Di solito su un oscillatore quarzato "discreto" si puo' mettere in serie al quarzo un compensatore da poche decine di pF, e tarandolo con un buon frequenzimetro si puo' ridurre l'errore dell'orologio a pochi secondi al mese.

Visto che la frequenza generata dipende anche dalla temperatura sarebbe ancora meglio termostabilizzare il tutto (per esempio mantenendo il quarzo a

40 gradi costanti).

Comunque il fatto che sia dichiarata una tolleranza di 100ppm non significa che l'oscillatore sia necessariamente fuori di cosi' tanto.

ciao Claudio F

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Claudio F

0,0001Hz,

quindi

sgrunt... e perchè mi hanno sempre insegnato che per fare un oscillatore decente (tipo clock per orologi) conviene usarne uno che oscilli a una frequenza molto piú alta e poi dividerla ? non serve a nulla quindi questo trucco ?

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Il giorno Sun, 29 Aug 2004 12:31:11 +0200, Boiler ha scritto:

Se 100ppm ti bastano, si.

Reply to
Luigi C.

Il giorno Sun, 29 Aug 2004 19:45:25 GMT, "Marco Trapanese" ha scritto:

Prova a realizzare un oscillatore a 1Hz con tolleranza di 100ppm... Il ricorso ai quarzi è inevitabile, ma quarzi al di sotto dei 32kHz è difficile trovarne (e costruirne).

Reply to
Luigi C.

ricorso

trovarne

quindi è solo un limite costruttivo, non "matematico" come mi hanno detto... il risultato è lo stesso, ma il concetto è *leggermente* diverso... :-)

grazie, Marco

Reply to
Marco Trapanese

Salve a tutto il NG, mi sono fatto una discreta esperienza teorica e pratica nel campo dei quarzi fino a 20 anni fa. Da allora qualcosa e' cambiato, ma poi non cosi' tanto. Un buon quarzo deve avere una frequenza che a temp. di 25°C non si discosti di piu' di 25 o 50 ppm dalla nominale, caricato dalla capacita' dichiarata. Analogamente la frequenza iniziale non deve variare piu' di 25 o 50 ppm nel campo di temperature di esercizio.

Ergo i quarzi da 100 ppm sono scadenti.

Esistono vari tipi di tagli dei cristalli (angoli rispetto all'asse) identificati con lettere, ad esempio, se ben ricordo:

C = tuning fork per basse frequenze, poco stabili con la temp, cui appartengono quelli da 32 KHz, economico (vedi orologi giocattolo) AT = molto stabili con la temp, che hanno frequenze in fondamentale tra 3 MHz e 10 MHz o poco piu' AT overtone in 3^, 5^, 7^ armonica utilizzati tipicamente nei ricetrasmettitori da CB a UHF.

Il modulo a 4 pin metallico (raramente plastico) contiene a sua volta un quarzo in contenitore ermetico (metallico o ceramico) + un semplice inverter per farlo oscillare ed un altro amplificatore/inverter con funzione di rendere il tutto indipendente dal carico. Poi esistono versioni piu' ricche/sofisticate: VCXO controllati in tensione, TCXO controllati in temperatura.... secondo le esigenze di impiego. Spero di essere stato chiaro, se necessario posso scavare nei ricordi (documentazione). Salutoni

Reply to
Bruno

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